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Giuristi democratici sull'art. 18
- Subject: Giuristi democratici sull'art. 18
- From: "Marina Prosperi" <mog3863 at iperbole.bologna.it>
- Date: Thu, 29 May 2003 10:03:19 +0200
Il referendum per l'estensione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, alle imprese con meno di quindici dipendenti, rappresenta un appuntamento importante per mettere all'attenzione del paese la questione aperta dei diritti dei lavoratori. La riforma All'inizio del 2003 il Parlamento ha recepito con la legge n. 30 un pacchetto di riforme in materia del lavoro, che rende i rapporti di lavoro maggiormente flessibili, privando i dipendenti di sufficienti garanzie per i momenti di disoccupazione tra un lavoro a tempo determinato a chiamata o in staff, e facilita la frammentazione delle grandi imprese attraverso le cd cessioni di ramo di aziende, trasformando dunque grandi imprese in un nugolo di piccole aziende, attraverso il cd outsourcing. La riforma tocca anche aspetti di natura sindacale, operando un superamento di fatto della contrattazione collettiva nazionale ed aprendo la strada verso una trattativa sempre più decentrata, finalizzata all'introduzione di contratti di lavoro negoziati direttamente tra lavoratore e datore. Inoltre con la firma del Patto per l'Italia, con le associazioni sindacali CISL e UIL, il Governo si appresta a modificare l'art. 18 SL anche nelle imprese con più di quindici dipendenti, eliminando l'obbligo di reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo. Il significato del referendum Con il referendum del 15 giugno i Comitati promotori intendono estendere le garanzie previste dall'art. 18 SL a tutti coloro che svolgono una prestazione di lavoro subordinata, riaffermando il principio che il diritto al lavoro non si tutela restringendo il campo delle garanzie, ma ampliando queste ultime a tutti i lavoratori. E' chiaro a tutti come la vittoria del referendum rappresenti una presa di posizione forte sull'intero impianto di riforma in materia di lavoro. Il prorompente schieramento a favore del no, capitanato da Confindustria, dal centro destra e dai settori del centro sinistra che non pongono il diritto al lavoro come obiettivo primario, minaccia inesorabilmente il diritto di tutti ad una piena tutela in ambito lavorativo, privilegiando l'aspetto economico del diritto dell'impresa al risparmio sul costo del personale, sulla sicurezza e sull'assistenza. Mantenere l'art. 18 SL e ampliarne l'applicabilità vuol dire, innanzitutto, porre un freno alle possibilità di licenziamenti arbitrari e immotivati. VOTIAMO SI per riaffermare il diritto di tutti i lavoratori all'eguaglianza, al rispetto ed alla dignità, per i quali, l'estensione dell'art. 18, è strumento ineliminabile di tutela e giustizia GIURISTI DEMOCRATICI BOLOGNA
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