la truffa dell'Indennità Integrativa Speciale



LA TRUFFA DELLA CONTINGENZA NEL TABELLARE

             Lo scorso 14 maggio 2003, presso l'Aran, in ossequio alle
osservazioni espresse dal Consiglio dei Ministri, CGIL, CISL, UIL, UGL e la
CONFSAL hanno siglato le rettifiche agli artt. 12, 20 e 21 dell'Ipotesi di
contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dei Ministeri,
siglata il 28 febbraio 2003.

Oltre a quella inerente all'art.12 (modifiche all'art.24 del CCNL del
16.5.1995 - violazioni da parte dei lavoratori), le OO.SS. firmatarie hanno
accolto l'imposizione del governo nella parte in cui si stabilisce che "il
conglobamento sullo stipendio tabellare dell'indennità integrativa
speciale, di cui all'art. 20, comma 3 del presente CCNL (a decorrere dal 1
gennaio 2003, l'indennità integrativa speciale (IIS), di cui alla tabella A
allegata al CCNL del 16 maggio 2001, cessa di essere corrisposta come
singola voce della retribuzione ed è conglobata nella voce stipendio
gabellare), non modifica le modalità di determinazione della base di
calcolo in atto del trattamento pensionistico anche con riferimento
all'art. 2 comma 10 della legge 335 del 1995".

        In altre parole, l'accorpamento della I.I.S. nello stipendio
tabellare, non cambia la determinazione della pensione in quanto, la stessa
l'Indennità Integrativa Speciale, non seguirà la sorte dello stipendio e
per tale motivo non sarà aumentata del 18% (legge 177/76).

Nel frattempo, gli uffici preposti al calcolo del trattamento pensionistico
dovranno scorporare le due voci ed operare come di consueto.

Per quanto riguarda la liquidazione della B.U., considerato che solo il 60%
della contingenza, a tutt'oggi, incide per la sua determinazione, i famosi
9 euro procapite serviranno a pagare i maggiori oneri per coprire il
restante 40%. Pertanto, continueranno ad essere sottratti dai già miseri
106 euro medi lordi! E' bene ricordare che solo la RdB, da subito, aveva
chiesto lo storno di queste somme nello stipendio tabellare.

        Il calcolo, a partire dal 1.1.2003, sul 100% della contingenza ai
fini della liquidazione, porterà certamente un incremento della
liquidazione stessa ma non con effetto retroattivo. Infatti, i periodi di
servizio precedenti al 1/1/03, saranno calcolati alla vecchia maniera.

Considerato, infine, che è in avanzato stato di elaborazione (avvisaglie si
sono già realizzate nei precedenti contratti) la trasformazione della
liquidazione in Trattamento di Fine Rapporto (TFR), con l'introduzione dei
fondi pensione "privati", la nostra liquidazione sarà sequestrata dalle
Banche e dalle Finanziarie che, in tal modo, gestiranno le pensioni
integrative dei dipendenti pubblici. Questo comporterà, oltre ad un pesante
attacco alle pensioni pubbliche, nessuna garanzia di rendimento certo
essendo, questi organismi, agganciati alle dinamiche della Borsa.

La RdB, in questi anni, si è fatta portavoce della questione salariale, per
la difesa del potere d'acquisto delle buste paga e per una equa
distribuzione della ricchezza prodotta nel Paese mentre, Cgil, Cisl e Uil,
hanno dimostrato ai lavoratori che gli unici interessi che difendono sono i
propri e quelli dei loro padrini (gli accordi di luglio '92 e 93, il blocco
della scala mobile, la riforma delle pensioni del governo Dini, il
pacchetto Treu, fino all'accordo del 4 febbraio 2002 per il pubblico
impiego).

Roma 23.5.2003

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