VITTORIA STORICA PER I GAY |
La Giunta Regionale Toscana
dice sì alla legge anti-discriminazione che difende gli omosessuali.
Esulta Gottardi, dell'Arcigay locale: "ma alcune norme sono da
migliorare". Ecco il testo approvato. |
di Giulio Maria Corbelli |
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FIRENZE - Il 12 maggio potrebbe
diventare una data storica per la Toscana e per l'Italia intera. E' la
data in cui la giunta regionale ha approvato la legge contro le
discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale e dall'identità di
genere (clicca
qui per il testo di legge). Certo, per l'approvazione definitiva si
dovrà attendere il voto del consiglio regionale, che dovrebbe avvenire nel
giro di pochi mesi; ma il "sì" della Giunta costituisce indubbiamente un
ottimo presupposto perché questa normativa, analoga a molte altre in
Europa ma che in Italia è la prima e ad oggi l'unica nel suo genere, veda
finalmente la luce.
«Questa è una legge - commenta Claudio
Martini, presidente della Regione che ha appoggiato la proposta - che
farà crescere il grado di civiltà della nostra società. Vuole sancire
diritti, far cadere barriere, dare pieno riconoscimento alle diversità.
Quando questo percorso è partito, grazie anche all'iniziativa
dell'Arcigay, lo abbiamo subito visto come una feconda occasione di
dibattito e di crescita culturale. Oggi - prosegue Martini -, grazie
all'approvazione di questa proposta, compiamo il passo più importante e
doveroso per un'istituzione: diamo ai risultati di quel confronto la forma
della legge. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo rispettato».
«Si tratta di una proposta - aggiunge da parte sua l'assessore
alla cultura Mariella Zoppi, che ha presentato in giunta il testo -
che va incontro, con provvedimenti di servizio ed azioni chiaramente
individuate, a tanti problemi derivanti da pregiudizi e fraintendimenti
che, purtroppo, ancora esistono in materia di riconoscimento di scelte
individuali sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Molti
paesi, come la Francia, hanno da tempo compiuto - conclude l'assessore -
un lungo cammino in questa direzione e, tuttavia, ogni lunga marcia
comincia con un primo, in questo caso, significativo passo».
Non
tutto è andato come previsto, però: «La legge così come approvata dalla
Giunta Regionale recepisce una buona parte delle nostre proposte - afferma
Riccardo Gottardi della segreteria regionale di Arcigay Toscana - ma ad
esempio non prevede, come noi avevamo chiesto, la tutela dei minori da
inutili quanto pericolosi tentativi di "guarirli dall'omosessualità" che
vengono ancora oggi fatti in alcune cliniche, anche pubbliche, della
nostra Regione praticando terapie psichiatriche e ormonali. Inoltre,
diversamente da quanto avevamo chiesto, la legge parla solo della
minoranza omosessuale e non estende le garanzie - ad esempio quelle di
accesso ai servizi turistici e commerciali - a chi viene discriminato per
altri motivi (minoranze religiose, etniche o di altro genere). Infine, la
legge non prevede alcuna esclusione dai contributi pubblici del Piano
Regionale di Sviluppo delle imprese datori di lavori che abbiano
palesemente discriminato per orientamento sessuale o altre
ragioni».
Ciononostante, la legge, che fu proposta il 2 aprile
dello scorso anno al Presidente Martini da Arcigay Toscana, insieme
all'Agedo Toscana (associazione di genitori parenti e amici di
omosessuali), al MIT Toscana (Movimento Identità Transessuale) e
all'associazione Ireos di Firenze, costituisce un importante passo in
avanti. «Al Presidente Martini - dice ancora Gottardi - va il nostro
apprezzamento per aver mantenuto la promessa di portare avanti la legge.
La Toscana manda così un messaggio forte a tutto il paese perché si
intervenga per superare le discriminazioni ed i pregiudizi verso gay,
lesbiche e trans che sono una piaga sociale dell'Italia. Speriamo che
molte altre regioni seguano finalmente il nostro esempio, dando
un'effettiva protezione ai loro abitanti, visto che il governo nazionale
sembra voler addirittura disattendere gli obblighi europei in
materia».
Riguardo alle norme incluse nel progetto di legge e
emendate dalla Giunta, Gottardi annuncia che Arcigay Toscana con le altre
associazioni «incontrerà tutti i gruppi politici in Regione nella speranza
che il Consiglio Regionale, in sede di approvazione definitiva della
legge, dia una risposta anche a questi problemi»
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