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Pordenone: Lucciole in lotta - empowerment di una minoranza
- Subject: Pordenone: Lucciole in lotta - empowerment di una minoranza
- From: "Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute" <lucciole at iol.it>
- Date: Thu, 13 Mar 2003 12:08:59 +0100
Comunicato stampa 3/3/2003 Da alla cortese attenzione di ŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠ.. Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Lucciole in lotta- empowerment di una minoranza 8-23 marzo 2003 Fondazione Ado Furlan via Mazzini 49 Pordenone Patrocinio: Comune di Pordenone . Ass. Politiche Sociali- Comune di Venezia-Mestre. Ass. Politiche Sociali "In una calda notte estiva un gruppo di "peripatetiche" in attesa dei loro clienti ai bordi del parco di una provinciale cittadina del nord est decisero di riunirsi e protestare contro i cittadini americani della vicina Base militare della potente US AIR Force. I giovani militari della base erano colpevoli di usare violenze verbali e a volte anche fisiche verso le prostitute ed esse decisero che ciò era intollerabile. Come pure era intollerabile la repressione messa in atto dalla polizia. Era il 1982 e il breve ma vibrante comunicato stampa inviato ai giornali locali suscitò un tale clamore sui media nazionali che la faccenda divenne un "caso". Nel 1983 quel collettivo divenne una associazione legalmente registrata con il nome di "Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute". Un Manifesto politico fu subito preparato e affisso sui muri della città. Vi si rivendicavano i diritti negati alle cittadine prostitute e vi si domandava la modifica della legge sulla prostituzione." Pia Covre La mostra ripercorrerà la storia del Comitato per i Diritti delle Prostitute attraverso immagini, videoregistrazioni, presentazione dei materiali prodotti in occasione partecipazioni a dibattiti culturali , politici ed eventi artistici. Alla mostra parteciperà, tra gli altri, l'artista sloveno Tadej Pogacar Presenterà il seguito del lavoro elaborato all'interno del progetto RED CODE e realizzato durante la Biennale d'arte di Venezia del 2001, con il quale l'artista ha esplorato gli ambiti delle economie parallele non convenzionali Red Code si è proposto come interfaccia tra pubblica opinione e persone che si prostituiscono, è stata pratica di introduzione di un nuovo modello cognitivo di occupazione territoriale, ha offerto alle persone che si prostituiscono la possibilità di pubblica apparizione in un contesto internazionale. Nel quotidiano sono sempre più invisibili le battaglie simboliche. Il mercato globale impone velocità e rapidità di azione, anche a livello politico e decisionale.. La mostra presenterà in una nuova veste grafica tutto il lavoro svolto in questi anni, anche a livello politico mettendo a disposizione documentazione, proponendo la lettura di materiale prodotto, e la visione delle campagne di in-formazione svolte a favore della tutela dei diritti delle persone che si prostituiscono e presentando lavori video realizzati, anche in campo internazionale, da associazioni consorelle del comitato che si battono per la difesa dei diritti delle persone che si prostituiscono. Programma Sabato 8 marzo inaugurazione e presentazione della mostra con un intervento dell'artista Tadej Pogacar e della regista Irene Rubini. Inaugurazione ore 16.00 Giovedì 13 presentazione del nuovo libro di Carla Corso e Ada Trifirò "Še siamo partite!" edito da Giunti nella collana Astrea. Presentazione ore 20.00 Sabato 15 rassegna di video : Varie dal mondo. Sex workers united for their rights Ore 16.00 replica ore 18.00 Sabato 22 presentazione del "Puttanopoly", Un gioco per ragionare ; un pensiero per giocare http://puttanopoly.com Presentazione e gioco ore 18.00 Apertura Orario : dal martedì a domenica 15,30 20.00 Sabato aperto anche la mattina dalle 10.00 alle 13.00 Chiuso lunedì Per informazioni chiamare Daniela Mannu luccioleinlotta at hotmail.com tel-fax:0434-646678 cell: 3498059606 oppure inviare una mail al Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute: www.luccioleonline.org lucciole at iol.it
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