Vigili del fuoco a Camp Darby: una sola nota stonata!



Vigili del fuoco a Camp Darby: una sola nota stonata!

Comunicato stampa RdB PI settore vigili del fuoco

Alla manifestazione dell'8 marzo a Pisa davanti a Camp Derby spiccava la
presenza di una nutrita delegazione di Vigili del Fuoco in tenuta da
intervento, giunti nella città toscana da tutto il paese, a sottolineare
come i Pompieri credono nel sentimento di solidarietà che la parola pace
ispira: chi più di loro vive le emergenze, le precarietà, il dolore ed il
disagio che nel quotidiano si consumano all'ombra dell'indifferenza
sociale. La RdB settore vigili del fuoco è fiera di aver fatto da veicolo e
momento di confluenza per tutti quei colleghi che hanno voluto partecipare
alla marcia, la soddisfazione per noi è stata grande. Soprattutto perché il
momento è per noi delicato causa la minaccia di militarizzazione del Corpo
che si vorrebbe usare in operazioni di ordine pubblico e di logistica
legate allo stato di guerra attraverso la "difesa civile". Abbiamo dovuto
con dolore registrare una sola nota stonata in tutto questo: ci ha avvilito
la presenza di alcuni mezzi dei Vigili del Fuoco all' interno della base,
schierati ben in vista, e la presenza di lavoratori vigili del fuoco su di
essi. Il momento peggiore è stato certamente quando i manifestanti hanno
chiesto ai nostri colleghi di uscire e marciare con loro, " voi potete
ancora pensare e siete liberi di fare la vostra scelta" questo intonava a
gran voce il corteo che ovviamente non rivolgeva lo stesso invito alla
polizia pure presente: ennesima riprova che la gente vuole i Vigili del
fuoco al proprio fianco a difendere i diritti civili e non accanto a coloro
che devono, loro malgrado, asservirsi a chi adesso vuole scatenare una
folle guerra. Ci ha sorpreso in questo la figura del dirigente di Pisa
ingegner Romano che ha inviato i mezzi e relativi equipaggi VF dentro la
base, distogliendoli dal servizio di soccorso, come se gli americani
avessero bisogno di essere aiutati, la potenza egemone "presidiata" con dei
mezzi vetusti tra cui una autoscala degli anni 70 da cui pendeva una
parabola, certo non era impiegata per uso istituzionale. Un dirigente,
anima della Missione Arcobaleno che, se anche fosse stato obbligato ad
inviare i mezzi, avrebbe dovuto avere il buon gusto di dire agli equipaggi
di tenersi in disparte, invece facevano coreografia accanto a polizia e c.,
uno spettacolo a dir poco indecoroso. Pare che il personale (libero dal
servizio) impiegato per quel "lavoro", avesse dato la propria
disponibilità, fatto è che molti erano del turno che doveva poi montare la
sera alle 20,00, segno che per trovare un pompiere disposto ad affiancare
chi vuole la guerra occorre adattarsi ad ogni compromesso, andando contro
anche a disposizioni ministeriali tassative che vogliono non si impieghi
per 12 ore il personale che ha già prestato servizio. Sarà nostra cura
verificare la cosa che, se si rivelasse vera, sarebbe quantomai grave. Al
di là di questo episodio siamo soddisfatti della riuscita della
manifestazione e di come i colleghi hanno risposto manifestando, con in
dosso i giacconi da intervento e i simboli della pace portati con orgoglio,
quale sia la vera anima di questo Corpo Nazionale, una anima sociale, una
anima che rispecchia il sentimento della popolazione verso di noi.

Roma 10/3/2003

Paolo Pucci