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Cobas - Sterfano Cose del ministero
- Subject: Cobas - Sterfano Cose del ministero
- From: "tonino b" <tonino.b at tiscali.it>
- Date: Thu, 6 Mar 2003 10:17:57 +0100
CONFEDERAZIONE DEI COMITATI DI BASE COBAS economia e finanze Via Prenestina 163 - 00176 Roma Tel. 0627800816 - Fax 0627800817 E-mail: riserva.indiana at libero.it Sito internet: http://cobastatali.cjb.net/ COSE DEL MINISTERO Guardiamo le cose "del nostro ministero" dal punto di vista dei lavoratori e non da quello di una dirigenza che mira ad autoriprodursi come gerarchia sociale. Regna sovrano il dubbio sul futuro del dicastero stesso e sembra e l'impressione che niente funzioni è sempre più palpabile. Nei corridoi la gente vaga cercando un perché mentre il lavoro è sempre più mal pagato e male organizzato. E' come se tutti vivessimo un enorme mobbing. Il rapporto di lavoro diventa ogni giorno più alienante perché non se ne conoscono gli scopi. Non si capisce ancora come mai non ci siano reazioni da parte del personale: questo ci fa riflettere sulla capacità di sopportazione dell'impiegato statale, che prima o poi esploderà. In situazioni di sfacelo come quella attuale, specie dal punto di vista della sicurezza, della tutela e dell'igiene del posto di lavoro, ci viene da ridere pensando all'organizzazione dei corsi di formazione per il decreto legislativo 626/94. Sono completamente inutili ma non dal punto di vista del formatore ma proprio per un'applicazione concreta nel palazzo di via venti settembre o nelle sedi esterne ad esso. Altro discorso è quello che riserviamo alla "riqualificazione". Certo che cgil cisl(?) uil unsa hanno una bella faccia tosta a ripresentarsi come difensori dei lavoratori, dopo aver svenduto per anni l'essenza stessa del lavoro statale, aprendo con indifferenza la via alla progressiva privatizzazione e precarizzazione che questo governo sta brutalmente portando a termine. Quello che non riusciamo a capire è come la menzogna, la falsa coscienza, l'ipocrisia possano in realtà aver "mobbizzato" e reso inerme tutta una categoria di lavoratori, che non riesce a trovare la forza (e forse non vuoleŠŠ) per scrollarsi il giogo vergognoso e folle di meschini rappresentanti sindacali che continuano ad usarli per i loro miseri scopi, la propria carriera. Il problema è ribellarsi, rompere questo muro di omertà, trovare la capacità umana di resistere a questa guerra psicologica che quotidianamente affrontiamo e che rende difficile il rapporto di lavoro. Dobbiamo creare reti di solidarietà di solidarietà, organizzarci per dire no ad un'oppressione sempre più soffocante e ristabilire il primato dei nostri bisogni umani. I COBAS sono un'organizzazione che non si pone problemi di gerarchia interna ma vive nella capacità di autorganizzarsi dei lavoratori e nella loro AUTONOMIA politica e sociale nei confronti di un sistema "moloch" che nell'ideologia di dominio trova la sua risultanza gerarchica. Se siamo forti nel rispondere ad una gerarchia ministeriale in questo posto di lavoro, sarà facile per i nostri compagni disobbedienti contrastare i progetti di guerra del capitale internazionale. No alla guerra, senza se e senza ma PACE subito
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