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(Fwd) [uma-list] trainstopping
- Subject: (Fwd) [uma-list] trainstopping
- From: "Davide Bertok" <bertok.davide at tiscali.it>
- Date: Fri, 28 Feb 2003 00:39:48 +0100
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: <c.olivieri at agora.it> To: "Umanisti" <iniziative at umanisti.it>, "C37delgen" <C37delgen at yahoogroups.com> Subject: [uma-list] trainstopping Date sent: Thu, 27 Feb 2003 19:29:19 +0100 Send reply to: iniziative at umanisti.it Partito Umanista - Comunicato Roma, 27 febbraio 2003 Il diritto e il dovere di fermare i "treni della guerra" CHI E' CONTRO LA LEGGE? Le accuse dei nostri governanti e dell'ala opportunista del centro-sinistra per la presunta illegalità delle manifestazioni per impedire o rallentare il trasporto degli strumenti di guerra sul nostro territorio nazionale non ci interessano molto. Chi agisce per la pace con la nonviolenza non deve dare nessuna spiegazione. E bloccare questi treni, questi aerei e queste navi rappresenta un'azione nonviolenta a favore della pace. Sono coloro che vogliono contrabbandare l'annunciata guerra all'Irak come una guerra giusta a dover spiegare come mai si vuole usare la massima espressione della violenza per risolvere i conflitti. Chi è contro la legge, signor ministro dell'interno, se la risoluzione 33/73 dell'Assemblea generale dell'Onu all'articolo 1 recita: "Ogni nazione e ogni essere umano, a prescindere da considerazioni di razza, coscienza, lingua o sesso, ha il diritto intrinseco a vivere in pace. Il rispetto di tale diritto, al pari degli altri diritti umani, risponde agli interessi comuni di tutta l'umanità e costituisce una condizione indispensabile per il progresso di tutte le nazioni, grandi e piccole, in tutti i campi." ? Chi è contro la legge, signor presidente del consiglio, se la stessa Assemblea generale ha adottato nel 1984 la Dichiarazione sul diritto dei popoli alla pace, che "proclama solennemente che i popoli del nostro pianeta hanno un sacro diritto alla pace" e "dichiara solennemente che la tutela del diritto dei popoli alla pace e l'impegno alla sua attuazione costituiscono un obbligo fondamentale di ogni stato." ? E' vero che l'articolo 340 del Codice Penale sanziona l'interruzione di un servizio pubblico con pene che possono arrivare fino a cinque anni di reclusione, ma è anche vero, signori opportunisti del centro-sinistra, che esiste l'articolo 51 del Codice Penale, il quale esclude la punibilità dei comportamenti, come impedire il passaggio dei treni, fondati appunto su un diritto. E che cos'è, se non un diritto, quello della collettività all'instaurazione di rapporti pacifici con altri popoli, il pretendere che i nostri governanti attuino nei loro comportamenti i principi fondamentali della nostra Costituzione, primo fra tutti quello di astenersi dall'uso della forza nei rapporti internazionali, o meglio del ripudio della guerra? La stessa legge 185/90, che disciplina il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, all'articolo 1 dice che "il transito di materiale di armamento (.) deve essere conforme alla politica estera e di difesa dell'Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali." Chi è contro la legge? Non c'è legge che tenga. Qui la pace va pretesa. Carlo Olivieri Segreteria Stampa Nazionale Partito Umanista via Michele Bonelli 4 - 00168 Roma tel. 06.5500620 - fax 06.55178469 ------- End of forwarded message -------
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