I: osservatorio sulla legalità 30/01/03



 chi desidera essere depennato da questa ML abbia la cortesia di comunicarlo
firmandosi per esteso. grazie Associazione Partenia
 http://utenti.tripod.it/partenia




 dal Bollettino Giudiziario
dell'OSSERVATORIO EUROPEO
sulla legalita' e la questione morale
www.osservatoriosullalegalita.org
> >
> > LA CIRAMI E IL PROCESSO BERLUSCONI
> > IL PARERE DI ANTONIO DI PIETRO
> > All'indomani della decisione della Corte di Cassazione di rigettare la
> > richiesta, formulata da Silvio Berlusconi e Cesare Previti, di spostare
i
> > processi che li riguardano dalla sede giudiziaria di Milano a quella di
> > Brescia possiamo affrontare a bocce ferme il nocciolo del problema.
> > L'estate scorsa  Berlusconi e Previti  unitamente ai loro avvocati,
> > profittando del fatto di essere anche parlamentari avevano rilanciato in
> > Parlamento (oserei dire avevano imposto) l'approvazione di una legge
> > (ribattezzata "legge Cirami", dal nome del suo presentatore) tendente a
> > reidrodurre il "legittimo sospetto" - circa la serenita' e la terzieta'
> del
> > giudice - quale causa di trasferimento dei processi da una sede ad
> un'altra.
> > Al di la' del merito del principio, e' noto a tutti (e chi lo nega e'
solo
> > l'ultimo Pinocchio) che tale legge e' stata valuta a tutti i costi
proprio
> > per ottenere lo spostamento dei processi di Berlusconi e Previti da
Milano
> > e Brescia nel disperato tentativo di allungare i tempi processuali e
> > ritardare il giudizio finale. Se non ci sono riusciti e' solo perche'
> anche
> > questa legge - come la precedente sulle "rogatorie" - e' stata fatta in
> > modo cosi' maldestro da essere risultata inefficace al primo vaglio dei
> > giudici della Suprema Corte. Insomma hanno fatto (si sono fatti) la
> > ciambella ma si sono scordati il buco.
> > Il processo in questione in realta' e' molto semplice: si deve solo
> > stabilire se tre giudici romani (Squillante, Metta e Verde) hanno o no
> > ricevuto denaro da Berlusconi e Rovelli (per il tramite degli avvocato
> > Previti ed Acampora) attraverso bonifici bancari tra conti correnti
esteri
> > che tutti avevano aperto in Svizzera. Come si vede, trattasi di un
> processo
> > che - di per se' poteva chiudersi in poche udienze (i bonifici bancari
> sono
> > documentali e ci sono o non ci sono). Eppure sono passati anni ed ancora
> il
> > processo non si riesce a fare. Ogni volta gli imputati hanno accampato
> > mille eccezioni procedurali e rilanciato assurde accuse  ai loro
giudici.
> > Ora che non dovrebbero piu' sfuggire ai loro giudici naturali finalmente
> > potremo sapere come sono andate veramente le cose.
> > Dico "dovrebbero" perche' penso che purtroppo ancora una volta ne
> > inventeranno un'altra. Berlusconi l'ha gia' fatto capire all'indomani
> della
> > decisione della Corte di Cassazione. Diranno (e con loro sproloquieranno
> > tutti i loro "reggicorda", grazie alal solita "campagna stampa di
> regime"):
> > "gli eletti dal popolo non possono essere giudicati altrimenti si
> > impedirebbe loro di esercitare il loro mandato". Accuseranno - come gia'
> > stanno accusando - i giudici di voler sovvertire l'ordine democratico
> dello
> > Stato. Addirittura ora se la prendono anche con quegli attempati signori
> > della Suprema Corte, quegli stessi che solo poco tempo addietro
Berlusconi
> > ringraziava e lodava pubblicamente all'indomani della Cassazione della
> > condanna a tre anni di carcere che aveva ricevuto dalla Corte di Appello
> > per la vicenda delle tangenti alla Guardia di Finanza.
> > Ovviamente il "rialzo dello scontro" e' studiato a tavolino. Ha
cominciato
> > subito Berlusconi con il suo proclama del giorno dopo: "e' una
> persecuzione
> > politica" si e' messo a blaterare a reti unificate (grazie anche
> > all'asservimento mediatico di cui gode).
> > E' un "giochino" funzionale allo scopo (e per questo va smascherato
> > subito): serve per preparare il terreno alla richiesta del ripristino
> > dell'immunita' parlamentare. Anzi di piu': non si limiteranno a
> > ripristinare il vecchio istituto dell'autorizzazione a procedere" ma ne
> > inventeranno uno ancora piu' "blindato", quello della "immunita' tout
> > court" proponendo una legge del tipo "nei confronti dei parlamentari
ogni
> > processo si sospende di diritto" (con il rischio che il Parlamento
finira'
> > per diventare un ricettacolo anche di incalliti criminali).
> > Che fare allora? Non resta che continuare la "mobilitazione permanente"
> > per rilanciare e tenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica. E'
> questa
> > la nostra unica arma che abbiamo ma anche la piu' efficace. Dobbiamo
> > vigilare affinche' nessuno dei parlamentari dell'opposizione si lasci
> > tentare dalla voglia di votare favorevolmente la modifica dell'art. 68
> > della Costituzione (che regola appunto l'istituto dell'immunita'
> > parlamentare). Trattandosi di una norma costituzionale, per modificarla
ci
> > vuole il voto favorevole di 2/3 dei parlamentari per essere
immediatamente
> > valida, altrimenti e' necessario fare un referendum confermativo. E'
> > proprio quello che dobbiamo pretendere. Se quelli della casa della
> Liberta'
> > dovessero davvero osare reintrodurre l'immunita' parlamentare, dobbiamo
> > attivarci per contrastarla con il referendum. Sono certo che la pretesa
di
> > considerare i parlamentari "diversi" di fronte alla legge rispetto a
tutti
> > gli altri cittadini non passerebbe al vaglio degli elettori (e poi
vediamo
> > se continueranno a dire che, siccome sono stati eletti dal popolo,
possono
> > fare tutto quello che vogliono).
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