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Roma centro storico: no alla scuola trasformata in centro commerciale
- Subject: Roma centro storico: no alla scuola trasformata in centro commerciale
- From: "Rete Monti" <rete.monti at tiscali.it>
- Date: Fri, 29 Nov 2002 19:48:36 +0100
RETE SOCIALE MONTI COMUNICATO STAMPA SULLA QUESTIONE DELL'ANGELO MAI Roma Centro storico:no alla scuola trasformata in centro commerciale Mai un centro commerciale all'Angelo Mai!!!!!!!!!!!!!! La Rete Sociale Monti condanna duramente il recente accordo tra il Comune di Roma ed il Ministero del Tesoro in merito alla vendita dell'ex-Istituto Angelo Mai (zona via Clementina-via degli Zingari) e alla sua destinazione a centro commerciale o, al più, a residenza di elevata qualità. Si persegue e si approfondisce una politica già più volte criticata e condannata, sia da parte della Rete Sociale Monti che da parte di molte associazioni e comitati di cittadini del centro storico, che vede la progressiva e inesorabile trasformazione dell'area centrale in una replica omologante e di basso profilo di tante "città globali", dove prevale la logica dei centri commerciali e della residenzialità di alto livello riservata a chi se la può permettere e che tende ad espellere sistematicamente sia la popolazione attualmente residente, soprattutto se meno abbiente, sia gli artigiani che costituiscono il tessuto produttivo che più rappresenta l'identità locale del centro storico di Roma. Questa politica, che sta interessando molti degli edifici pubblici in via di dismissione e che mira solo alla valorizzazione dei beni immobiliari secondo la pura e semplice logica del profitto, ha come unico effetto di breve e lunga durata di snaturare completamente il carattere radicato e l'identità forte di Roma storica, rischiando di trasformarla in un enorme fenomeno da baraccone, contro tutti gli sforzi che si fanno localmente di mantenere vivo il tessuto sociale e culturale esistente. Bisognerebbe piuttosto, soprattutto in un tessuto storico come quello di Monti così minuto e peculiare ma aggredito da tutte le parti, mirare a sostenere la vivibilità locale, la residenzialità di chi già ci vive ed in particolare dei ceti meno abbienti, la creazione di spazi pubblici, il sostegno all'artigianato, l'apertura al rione degli spazi aperti residui. Si è critici anche nei confronti di un metodo di decisione che sembra ancora una volta passare sopra la testa dei residenti e dei cittadini direttamente interessati, in barba a tutte le dichiarazioni di apertura alla partecipazione più volte avanzate dal Comune. Si richiede che un edificio (peraltro di edilizia storica) così importante per il rione sia vincolato ad una destinazione "pubblica", dove siano privilegiate utilizzazioni a scopo culturale (università e istituti di ricerca), a scopo sociale e per una residenzialità riservata ai ceti meno abbienti (anche utilizzando i fondi per l'edilizia economica e popolare), senza perdere quest'importante occasione di calmierare il mercato immobiliare che sta diventando oppressivo. Si chiede, in particolare, che gli spazi aperti (compreso il giardino), gli unici esistenti in tutto il rione, siano resi disponibili alla cittadinanza e soprattutto ai bambini. In ogni caso, si tratta di una decisione che deve confrontarsi con la popolazione che vive questo contesto. Promotori della Rete Sociale Monti Amnesty International Gruppo Centro, Associazione Difesa Pedoni, Associazione Sportiva Rione Monti, Associazione Strade Monticiane, Botteghe Artigiane, Casa Editrice Empirìa, Casa Editrice Voland, Consortium, Cies, LignariusÊ La Gabbianella ,Ass.LIberoPensiero, Reorient, Satyagraha, Soci Banca Etica, Università della città, Cittadini del rione. Riferimenti Luigi Ravara 06 4744336 Riccardo Troisi 335/5769531 <mailto:riccardo.troisi at libero.it>riccardo.troisi at libero.it
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