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FIAT: Ma quale crisi....
- Subject: FIAT: Ma quale crisi....
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Mon, 25 Nov 2002 13:04:21 +0100
- Priority: normal
Ma quale crisi……. Negli ultimi mesi, stiamo assistendo a quella che viene definita la crisi della Fiat. Risultato: quasi 8.000 lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, una stima quindi di 30.000 persone che non avranno più la possibilità di sostenersi economicamente considerando le rispettive famiglie. Ancora una volta chi paga sono i lavoratori, giustificando questa crisi con l'eccessivo costo del lavoro e con la crisi della produzione. Andando indietro con gli anni, i più attenti, si rendono conto che questa crisi è stata indotta da scelte sbagliate di manager irresponsabili accolte dai vertici aziendali, da una scelta ben precisa di vendere il gruppo alla General Motors. Chi sono allora i responsabili ? Sono i vari Romiti, sono i vari personaggi oscuri che hanno speculato, sono loro che insieme agli Agnelli dovrebbero pagare le conseguenze di questa " crisi ". Da sempre la legge del capitalismo, mai scritta ma presa come tale, afferma che chi rischia è l'impresa perché mette il capitale. E i lavoratori ? In questo caso chi sta rischiando ? Chi ha messo il proprio lavoro per arricchire pochi. Non è assurdo ? Perché nessuno prende provvedimenti nei confronti dei veri responsabili ? La mia sembrerà una domanda banale e mi do una risposta: perché dovrebbero farlo. In un sistema disumano come il nostro, perché dovrebbero farsi carico di queste persone, quando la stessa famiglia Agnelli ha sempre appoggiato politicamente dal fascismo alla democrazia cristiana, fino all'ultimi governi di centro-sinistra e di centro destra ? La mia quindi non è una critica a questo governo che si definisce liberista e poi parla di assistenzialismo come faceva il centro-sinistra, è un'accusa complessiva all'intero sistema sociale e politico attento solo a salvaguardare gli interessi di pochi a scapito della maggioranza della popolazione. Tutti i governi hanno più volte finanziato la Fiat che dichiarava lo stato di crisi o che voleva aprire stabilimenti al sud. La stessa negli ultimi dieci anni, chiudeva i bilanci in attivo, ma perché non restituiva i finanziamenti ricevuti ? Solo questo basterebbe, per esempio, al mantenimento di questi lavoratori.Un semplice cittadino quando chiede un prestito è tenuto a restituirlo con tutti gli interessi, perché la Fiat no. E' l'intero sistema in crisi, non certo la famiglia Agnelli che potrà vivere tranquillamente come tantissimi imprenditori che di certo non moriranno di fame a causa di una " crisi ". Sì, ma adesso che fare ? E' necessario rivoluzionare la relazione tra lavoro e capitale. Proporre, per esempio, delle leggi che permettano la partecipazione dei lavoratori alle scelte di produzione delle imprese e il reinvestimento degli utili all'interno delle stesse, per evitare la fuga dei capitali all'estero. Un salario minimo garantito per coloro che sono in attesa di un lavoro o che lo perdono. Vogliamo, insomma, che tutti possano vivere una vita degna senza più sentirsi assistiti o ricattati da questo sistema disumano e chi dice che questo non è possibile è un bugiardo e traditore. Antonio Tevere Partito Umanista
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