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[uaar] Lettera aperta di protesta per visita papa al parlamento
- Subject: [uaar] Lettera aperta di protesta per visita papa al parlamento
- From: "Villella" <villella at tin.it>
- Date: Sun, 17 Nov 2002 15:58:36 +0100
UAAR, Casella Postale 989, 35100 Padova tel. / segret. Tel. / fax: 049 876 23 05 E-mail: info at uaar.it Sito UAAR: www.uaar.it Comitato di Presidenza dell'UAAR Laura Balbo, Margherita Hack, Piergiorgio Odifreddi, Floriano Papi, Emilio Rosini LETTERA APERTA per i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, per il Presidente della Repubblica e il Presidente della Corte Costituzionale. Padova, 14 novembre 2002 Il 25 luglio 2002 i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati hanno invitato il Papa a visitare il Parlamento italiano, riunito in seduta comune nonostante l'Art. 55 della Costituzione, "ribadendo la loro più sicura ammirazione per l'opera instancabile che il Pontefice profonde al servizio dell'uomo". I nove-dieci milioni di cittadini italiani che non professano nessuna reli-gione non condividono questa acritica deferenza che sorvola su posizioni inaccettabili della Chiesa cattolica sul controllo delle nascite, sulla sessualità, sulla ricerca scientifica e sul rispetto dei diritti delle donne, dei gay e degli atei. Questo omaggio al Papa non rientra nei doveri che lo Stato si è assunto con i patti lateranensi. Rappresenta, invece, una grave discriminazione nei confronti delle altre confessioni religiose e dell'organizzazione degli atei ed agnostici, in base al principio di uguaglianza stabilito dall'art.7 della Costituzione. Purtroppo, alcuni rappresentanti delle istituzioni repubblicane si comportano come se in Italia esistesse una confessione religiosa ufficiale dello Stato. Il Capo della Chiesa cattolica è venuto a raccogliere quell'omaggio che non contraccambia quando attacca tenacemente alcune leggi che in quell'aula sono state approvate ed hanno permesso all'Italia di raggiungere gli altri paesi civili dell'Europa, per esempio la legge sul divorzio e la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza e, in dispregio da quanto previsto dalla nostra Costituzione, ribadisce il concetto di parità fra scuola pubblica e scuola privata. L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, UAAR, comunica che ha organizzato a Roma una "Passeggiata di protesta in difesa della laicità dello Stato italiano e delle sue Istituzioni" per manifestare il dissenso alla visita di Giovanni Paolo II al Parlamento italiano, che è avvenuta secondo modi e con motivazioni inaccettabili per uno Stato laico. La Passeggiata avverrà nel centro di Roma presso le sedi delle Istituzioni che più devono vigilare perché la Costituzione sia rispettata e per ribadire la necessità imprescindibile del rispetto della laicità dello stato e di tutti i suoi cittadini, indipendentemente da ogni credo e concezione del mondo, laicità che è la premessa indispensabile alla convivenza civile e pacifica in un contesto sempre più pluralista e secolarizzato. La solidarietà dell'UAAR va a quei parlamentari che non hanno partecipato all'evento me-diatico e che hanno inteso difendere, così, la laicità dello Stato e la dignità e l'indipendenza delle Istituzioni repubblicane. Giorgio Villella Segretario nazionale dell'UAAR
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