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Re: IL MOVIMENTO ANTI LIBERISTA E LA SCELTA NON VIOLENTA
- Subject: Re: IL MOVIMENTO ANTI LIBERISTA E LA SCELTA NON VIOLENTA
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Sat, 02 Nov 2002 00:06:13 +0100
- Priority: normal
On 1 Nov 2002 at 11:02, huambo wrote: > Che Davide Bertok, gli umanisti, i lillipuziani e altri abbiano fatto > la scelta della non violenza è loro preciso diritto. Che vogliano > imporre la loro scelta a tutti è una forma di violenza gratuita che > non condividiamo e che condanniamo apertamente. Ciò non vuol dire che Buona questa. Qua i casi sono due: o non si capisce oppure si fa finta di non capire. Il documento che ho inviato mi sembra chiaro, basta rileggerlo: espone semplicemente una presa di posizione. Se esprimere una posizione è violenza allora mi chiedo che cos'è il comportamento di Casarini & c. capaci di voler imporre un certo modus operandi in nome dell'unitarietà dei social forum: alla fine pur di non restar fuori anche chi la pensa diversamente da loro accetta passivamente la situazione oppure non ha la forza di dissentire. Ho saputo di molti social forum dove non esiste un vero dibattito: è già tutto preconfezionato da una minoranza. > noi abbiamo fatto la scelta della violenza. Per principio non mettiamo > al centro delle nostre scelte i mezzi usati, ma gli scopi che vogliamo > raggiungere. Le scelte di principio non valgono per i mezzi, che E chi dissente non ha diritto di procedere alla sua maniera o anche esporre la sua posizione soprattutto agli indecisi? > possono cambiare quando cambiano le situazioni oggettive in cui si > opera. Tanto è vero che il Papa, che al limite potrebbe fare la scelta > strategica della non violenza, visto il suo ruolo, non ha esitato a Adesso vi paragonate al Papa, che fa violenza già solo con le sue encicliche moraliste che tutti i suoi fedeli devono passivamente accettare?? > giustificare la guerra in alcune situazioni (vedi Croazia ed anche > Afghanistan). Se questo vale per il Papa (al di là se si condividono o > meno le sue scelte) a maggior ragione vale per chi fa una battaglia > politica. Una scelta giusta in un caso, non è detto che sia giusta in Allora hanno ragione gli americani. Ci hanno fatto la guerra in casa (sempre nella versione ufficiale) i terroristi arabi, perciò è nostro diritto andare a vendicarci da loro?? > un altro. A meno che non si voglia per esempio affermare che gli > Iraqeni si debbano mettere in preghiera mentre gli yankee li > bombardano; oppure che Kurdi Palestinesi e Ceceni si debbano > concentrare a mani alzate nelle piazze per farsi massacrare più > facilmente. E per favore smettiamola con la storia che i BB abbiano No, è diverso, lì si difendono, mai negato il diritto di difesa, ma la vendetta è un'altra cosa... > creato i presupposti per le scorribande poliziesche di Genova. Se la > memoria aiutasse Davide e altri, si ricorderebbero le dichiarazioni > del governo prima di Genova, e magari si ricorderebbero di Fini, che > affermava che il suo partito andava a Genova per esprimere solidarietà > alle forze dell'ordine (prima ancora che le forze dell'ordine avessero > bisogno di solidarietà, visto che ancora mancavano diversi giorni alla > scadenza di Genova). Quelle azioni delle forze del dis-ordine erano > già state programmate prima ancora che i BB si procurassero i mezzi di > trasporto per raggiungere il capoluogo ligure, così come il cavaliere > antennato ha programmato la frattura del braccio del Davide prima > ancora che qualcuno si sia organizzato per raggiungere Firenze. E Posso anche essere d'accordo con te (prima di Genova c'era anche Napoli) ma i BB non hanno fatto altro che rafforzare le posizioni della polizia: loro hanno spaccato le vetrine quindi di fronte all'opinione pubblica sarebbe la polizia dalla parte del giusto. > allora calma caro Davide, che nessuno a quanto ci risulta ha promesso > sfracelli (a parte il governo). Il mediatico Casarini ha solo detto > che sarebbe andato alle frontiere per garantire l'accesso alle > frontiere, e questo, nonostante la mia idiosincrasia per Casarini e > totonniani vari, glielo dobbiamo riconoscere come azione meritoria. E Si ma vogliamo dimenticare tutto quello che ha fatto prima?? E alle frontiere cosa fa?? Garantisce lui per i no-global stranieri che non creeranno problemi ai fiorentini?? > per piacere tu e gli altri "non violenti" smettetela con le > prevaricazioni. Detta da un violento, rappresentante di chi non ha fatto altro che prevaricare, non posso fare altro che ridere, per non piangere. Rispondendo poi a Stefano, quando si parla di violenza di Casarini non si parla delle sue iniziative ma del suo operare all'interno del Social Forum o quando si presenta a manifestazioni di piazza. > Solo due cose: intanto non ho detto che per raggiungere gli obbiettivi > tutti i mezzi sono buoni. Ho detto che noi non facciamo lotte per > raggiungere l'obiettivo della violenza o della non violenza (non si > fanno lotte per raggiungere i mezzi). Se uno ritiene che sia giusto Su questo siamo d'accordo anche noi, il punto su cui non siamo d'accordo sulle modalità per cui raggiungere gli obiettivi: in poche parole prima di muoverci per arrivare a questi vogliamo discutere sul metodo, violento o non violento. Invece il paradosso è che prima ancora di arrivare ad una conclusione questa questione non sia mai stata affrontata dal social forum perchè una minoranza ha sempre voluto evitare il problema. Se questa è democrazia... E poi ci chiedono perchè siamo assenti... > usare la non violenza lo può fare tranquillamente, ma non credo che a > Firenze si vada per discutere di non violenza, mi pare che i temi > siano altri e più variegati. Ora come si fa a dire, e Davide lo dice Invece credo che sia una discriminante non da poco in un momento in cui bisogna spiegare al popolo sulla poltrona davanti alla tv perchè lottiamo contro la globalizzazione. Rispondere alla violenza con altra violenza mi sembra che crei nella gente comune solo confusione anzi tenda a far vedere il movimento no-global con un certo disprezzo. > apertamente che se uno non accetta la pregiudiziale della non violenza > è fuori dal movimento no-global? E' più serio quello che dici tu, di No, è semplicemente un no-global violento, ma vediamo di non distorcere quanto detto, se rileggi vedrai che queste parole non sono mai state usate. > discutere a Firenze anche di questo, ma non che si dica chi non è > daccordo resti a casa!!! Nessun problema, difatti stiamo già organizzando le nostre manifestazioni alternative. Un ultima cosa: a onor di cronaca il testo non era mio ma è stato prodotto dal Partito Umanista di Milano. Ciao, Davide
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- From: "huambo" <huambo53 at hotmail.com>
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