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Sciopero generalizzato - cronache dal nordest dei disobbedienti
- Subject: Sciopero generalizzato - cronache dal nordest dei disobbedienti
- From: "comunicazione at sherwood.it" <comunicazione at sherwood.it>
- Date: Fri, 18 Oct 2002 16:32:13 +0200
Cronache dal Nordest Mercoledi’ 16 ottobre Nordest Giornata mondiale contro i Mc.Donald’s. In tutto il nordest gli IWW, Invisible workers of the world rendono inagibili i Mc “ I nostri atti di disobbedienza attiva hanno dannegggiato e inceppato il funzionamento dei negozi Mc.Donald’s….e facciamo appello a due giorni dallo sciopero generale del 18 ottobre per i diritti vecchi e nuovi a tutti i lavoratori e lavoratrici che non hanno un posto fisso, che sono in nero, che non hanno un contratto, che sono ricattati e hanno paura a scioperare: Disobbedite inceppando le macchine che vi sfruttano”. Bologna Occupazione dell’ex albergo ferrovieri in via Casarini 23 per trasformarlo nello SCALO INTERNAZIONALE MIGRANTI, contro la legge Bossi Fini e per i diritti di cittadinanza universale. Trieste Critical mass invade il centro citta’. Atttivisti in bicicletta bloccano il traffico fermandosi con comizi volanti davanti alle agenzie del lavoro interinale, costrette cosi’ a chiudere. Giovedi 17 ottobre Padova L’Associazione razzismo Stop coordina l’occupazione di due case con famiglie migranti per riaffermare il diritto per ogni essere umano ad una vita degna. I lavoratori dell’Associazione difesa Lavoratori bloccano dalle 12 alle 13.00 la partenza degli autobus contro l’utilizzo del lavoro interinale nei “servizi pubblici” . I Comitati per l’ambiente “per non trattenere il respiro” irrompono con striscioni e cartelli alla riunione organizzata dall’Assessore per l’Ambiente sull’Agenda 21 protestando contro la cementificazione della citta’. Venezia L'Agenzia sociale per la casa a Sacca Fivola ha occupato tre alloggi vuoti dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale. I giovani li hanno messi a disposizionie di altrettante famiglie dell’isola. "La casa è un diritto per tutti! Generalizziamo lo sciopero, estendiamo i diritti", recita il volantino. PADOVA MESTRE BOLOGNA Critical Mass: centinaia di attivisti bloccano la circolazione rivendicando una qualita’ della vita urbana migliore ed il blocco dei ritmi della produzione sociale. Venerdi 18 ottobre ’02 Padova 3000 manifestanti attraversano dietro lo striscione STOP GLOBAL WAR la manifestazione sindacale. Immigrati, studenti, lavoratori caraterizzano la mattinata riempiendo di contenuti generali il corteo. Nella piazza del comizio il corteo disobbediente dopo aver avvolto in uno striscione contro la guerra globale la sede della BNL, responsabile del finanziamento del devastante oleodotto OCP in Ecuador, continua la strada con un percorso attivo ed autonomo. La mattina continua con l’autorecupero attraverso l’occupazione di una casa sfitta da parte del Movimento per il diritto alla casa. Monselice Nel pomeriggio in Via Piave a Monselice occupato un posto chiuso da tre anni, per riaprire l’esperienza del Laboratorio sociale No War e per riconsegnare spazi alla città. Bologna I Disobbenti in corteo con i precari Omnitel e gli studenti. Dal comizio finale del sindacato un corteo autonomo è andato verso lo “Scalo Internazionale Migranti”, occupato mercoledì scorso. Trieste Più della metà del corteo del sindacato era degli studenti dietro lo striscione dei disobbedienti. Questo spezzone di corteo ha attraversato il comizio ufficiale per continuare la manifestazione con un percorso non autorizzato. Rovigo Durante la manifestazione un grande striscione “generalizziamo lo sciopero per estendere i diritti” firmato “i disobbedienti” viene calato dalla torre storica nel centro città. Alla fine dell’azione alcuni attivisti vengono fermati dalla digos e poi rilasciati. Monfalcone Dal corteo ufficiale devia uno spezzone di più di 200 disobbedienti che occupa l’ex-ospedale civile dove si è tenuta un’assemblea pubblica partecipatissima per riaffermare la necessità di uno spazio sociale stabile in città. Mestre Da un concentramento autonomo parte lo spezzone dei disobbedienti che si conquista il diritto di parola dal palco ufficiale fra gli applausi “generalizzati”, dopo aver attaccato striscioni con scritto “Boicotta le banche di guerra” alla BNL. Tantissimi gli studenti dietro la Stop global war parade. Vicenza In città e provincia diverse agenzie interinali non riescono ad aprire le serrande. Nella mattinata più di mille disobbedienti nella moltitudine del corteo conquistano il diritto a manifestare nel centro città che era stato proibito alla manifestazione. Treviso Il Comitato M21 e studenti hanno portato in piazza i contenuti delle molte altre figure sociali ricordando la campagna contro la legge sull’immigrazione Bossi Fini e un forte no alla guerra. Belluno Duemila persone hanno partecipato allo sciopero di cittadinanza sfilando in corteo aperto da uno striscione, scritto in diverse lingue, contro la guerra. I tre giorni di iniziativa hanno messo in luce la straordinaria potenzialità, ricchezza ed efficacia pratica di concetti quali “sciopero generalizzato” e “disobbedienza sociale”. “Sciopero generalizzato” vale a dire l’invenzione, la scoperta, la sperimentazione di una grande varietà di pratiche e forme di lotta in grado di attraversare tutte le figure e segmenti del lavoro sociale diffuso. Non solo “estensione dello sciopero” dunque, ma anche l’emergere di una soggettività, di una qualità nuova dell’antagonismo, attraverso la capacità di bloccare e di inceppare la macchina imperiale dello sfruttamento e del comando in tutte le sue articolazioni. Anche l’immaginario è profondamente diverso: “sciopero generale” evoca una situazione ed una rappresentazione unica, “sciopero generalizzato” richiama una molteplicità di situazioni ed una grande varietà di forme. “Potenza della moltitudine” più che “potere operaio”! Detto questo dobbiamo fare un’ulteriore riflessione: quest’ultima fase fase di lotte e iniziative si colloca alla fine di un ciclo e all’inizio di un ciclo nuovo. Infatti lo “sciopero generalizzato” è stato finora legato alla logica delle scadenze: si trattava, e non poteva essere altro che cosi’” di generalizzare lo sciopero generale. Oggi, all’interno di un nuovo potente ciclo di lotte che si disegna all’orizzzonte, lo “sciopero generalizzato” deve vivere quotidianamente, di vita propria, di una continua capacità di sabotare, la macchina del comando e della produzione sociale. Se, fino a questo punto, le pratiche e le iniziative di disobbedienza si sono inserite in quadro “resistenziale”, vi è la grande possibilità oggi di aprire una fase offensiva, in cui il sabotaggio sociale nelle sue forme, le più varie e creative, a tutti i livelli, individuali oltre chè collettive e organizzate diventa lo strumento di attacco di una nuova soggettività di massa. Diffusione di pratiche quotidiane, dunque, dove si rinnova la grande tradizione delle “lotte contro le macchine”, o meglio contro la “macchina” complessa del comando imperiale, così potente, così fragile! Disobbedienti alla guerra globale Gli invisibili Sherwood Comunicazione www.sherwood.it
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