caro huambo,
se volessero la cosa sarebbe possibile in ogni
caso,
tu vai al bar
bevi da un bicchiere,
chi ti sta accanto prende il tuo bicchiere
e lo porta sul luogo di un delitto,
ed allora ?
ho detto il bicchiere ma potrebbe essere di tutto, basta un
po' di fantasia,
ciao
giampiero
----- Original Message -----
Sent: Friday, October 04, 2002 6:39
PM
Subject: Re: No alle impronte digitali -
appello ai parlamentari
io mi sto ponendo un problema in merito a questa
cosa.
Ma se prendono le impronte a tutti chi è sicuro che le sue
impronte non siano depositate in un luogo dove è avvenuto un
crimine?
Siamo sicuri che con la tecmologia che c'è ora non sia
possibile mettere le impronte di un tizio, particolarmente
inviso, lì dove è accaduto un crimine?
E un dubbio che mi è venuto, qualcuno ha conoscenza in
materia?
vittoria
----- Original Message -----
Sent: Thursday, October 03, 2002 10:41
PM
Subject: No alle impronte digitali -
appello ai parlamentari
No alle impronte digitali
Sta procedendo l'esame in
Parlamento del decreto legge sull'immigrazione, che estende agli italiani
l'obbligo del prelievo delle impronte digitali, già previsto dalla legge
Bossi Fini per i cittadini stranieri che richiedono il permesso di
soggiorno.
Per gli italiani il prelievo delle impronte è previsto al
momento del rilascio della carta d'identità elettronica.
Nel
tentativo di negare uno degli aspetti più palesemente
discriminatori della legge Bossi Fini, il governo Berlusconi impone la
medesima vessazione a tutti, cittadini stranieri e italiani, procedendo
ad una schedatura di massa dei cittadini residenti in Italia, inutile ed
anomala nell'Unione Europea.
Noi non crediamo che le
discriminazioni debbano essere superate abbassando le tutele e violando i
diritti, ma difendendo i diritti di tutti.
Per di più, l'attuazione
della norma costerebbe a regime circa 1,750 miliardi di euro, che possono
certamente essere spesi meglio, mentre nel decreto legge non è prevista
la relativa copertura finanziaria.
Per questi motivi le associazioni
'Comma 22 Federconsumatori', 'Labour Riccardo Lombardi', 'Aprile per la
sinistra' di Roma lanciano un appello ai parlamentari perché sia
cancellato dal decreto legge l'obbligo del prelievo delle impronte
digitali per i cittadini stranieri e per i cittadini italiani.
Vi
trasmettiamo il testo dell'appello ai parlamentari, chiedendovi di
darne la massima diffusione possibile e invitandovi a far pervenire le
adesioni all'indirizzo: mail at comma22.org
Rosario
Trefiletti presidente Federconsumatori
Piero
Casciani responsabile Comma 22
Federconsumatori nazionale Via
Palestro, 11 Roma tel 06-42020755/59/63 fax 06-47424809 mail at comma22.org
* *
* * * * * * * *
No alle
impronte digitali per tutti, stranieri e italiani
Appello ai
parlamentari Senato della Repubblica Camera dei
Deputati
Premesso che:
* l'articolo 2, comma 7, del
decreto legge 9 settembre 2002, n. 195, prevede che "All'atto della
consegna della carta d'identità elettronica, di cui all'articolo 36 del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, i
cittadini italiani sono sottoposti a rilievi dattiloscopici" ai sensi del
testo unico 286/1998, come modificato dalla legge 189/2002 (Bossi
Fini);
* la previsione è stata inserita per mantenere, come afferma
la stessa relazione al disegno di legge di conversione del decreto legge
195/2002, "l'impegno del Governo in accoglimento di un ordine del giorno
approvato in sede parlamentare", assunto per evitare di introdurre una
differenza di trattamento tra cittadini stranieri ed italiani;
*
lo stesso vicepresidente del Consiglio dei ministri, on. Gianfranco
Fini, ha ribadito recentemente che sulla questione non deve esserci
"alcuna discriminazione tra cittadini italiani ed
extracomunitari";
* il Testo Unico sull'immigrazione già prevedeva la
possibilità di rilievi segnaletici nel caso di dubbio sull'identità dello
straniero;
* non ha senso acquisire le impronte digitali in tutti i
casi nei quali l'identità è già documentata;
* la norma
rappresenterebbe dunque un'inutile vessazione nei confronti di quanti,
cittadini stranieri o italiani, possono documentare la
propria identità;
* si realizzerebbe una schedatura dei cittadini
italiani ed extracomunitari presenti in Italia, assolutamente
ingiustificata ed anomala nell'Unione Europea ed in contrasto con la
normativa sulla protezione dei dati personali;
* la norma è priva
di copertura finanziaria;
i sottoscritti chiedono che il decreto
legge sia emendato cancellando la disposizione che impone l'obbligo dei
rilievi dattiloscopici per i cittadini stranieri ed italiani, e
ripristinando l'originaria disposizione del Testo Unico
sull'immigrazione.
Roma, 20 settembre
2002
|