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USA: Le esecuzioni di criminali non maggiorenni sono indecenti
- Subject: USA: Le esecuzioni di criminali non maggiorenni sono indecenti
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Wed, 25 Sep 2002 18:04:00 +0200
| USA: Le esecuzioni di criminali non maggiorenni sono 
indecenti e illegali a livello internazionale Due terzi delle esecuzioni di criminali minorenni registrate 
nell'ultimo decennio sono state praticate negli Stati Uniti d'America: 1 nella 
Rep. Democratica del Congo, 1 in Nigeria, 1 nello Yemen, 2 in Pakistan, 3 in 
Iran, e 16 negli Stati Uniti d'America.   Fonte: Amnesty International Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at inwind.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe at yahoogroups.com e replicate al messaggio di conferma che vi viene inviato *************** 25 Settembre 2002 - Gli USA continuano a sfidare le Nazioni 
Unite e a non curarsi del diritto internazionale nel praticare la pena di 
morte contro i minorenni, ha detto Amnesty International in occasione della 
pubblicazione di due nuovi rapporti sull'esecuzione di persone che si sono rese 
responsabili di crimini quando erano ancora minorenni. Secondo Amnesty, due terzi delle esecuzioni di minorenni (o 
di persone che si sono rese responsabili di crimini in minore eta') registrate 
nell'ultimo decennio sono state praticate negli Stati Uniti d'America. E' chiaro 
che gli USA sono il maggior perpetratore di questo tipo di violazioni di diritti 
umani universalmente condannate. Nel suo recente discorso sull'Iraq all'Assemblea Generale 
dell'ONU, il Presidente George Bush ha parlato di "trattati violati", di 
risoluzioni ONU "rovesciate unilateralmente", e della speranza che l'ONU 
sia "efficace e rispettata". Secondo Amnesty International, anche le esecuzioni 
di criminali minorenni violano i trattati e il diritto internazionale. Uno dei due rapporti pubblicati riguarda 
specificatamente gli USA. La sua realizzazione e' stata decisa in seguito alla 
recente decisione della Suprema Corte degli USA secondo cui l'esecuzione di 
persone con ritardi mentali viola il divieto costituzionale sulle punizioni 
"crudeli ed insolite". Nel caso Atkins in Virginia, la Corte ha concluso che gli 
"standard di decenza" negli USA si sono sviluppati al punto che c'e' un 
"consenso nazionale" contro esecuzioni di questo tipo. Se le ragioni presentate dalla Corte nel caso Atkins fossero 
applicate alle esecuzioni di criminali minorenni, si concluderebbe che anche 
l'uso della pena di morte sui minorenni e' illegale ed incostituzionale. Nel 
rapporto, l'organizzazione precisa che il "consenso nazionale" contro i 
criminali minorenni e' piu' forte di quello contro le esecuzioni di persone 
mentalmente ritardate. Amnesty International sostiene che la Corte considera la 
legislazione di ogni stato degli USA come indicatore primario del 
"consenso". Negli ultimi 25 anni, il numero degli stati che hanno proibito 
le esecuzioni di criminali non maggiorenni e' stato piu' grande del 
numero degli stati che hanno vietato le esecuzioni di ritardati 
mentali.  Inoltre, le persone con ritardi mentali giustiziate nei vari 
stati sono state il doppio dei criminali minorenni (giustiziati). Questo vuol 
dire che la pena di morte sui criminali minorenni e' piu' "insolita" tra le due 
pratiche. E non e' meno crudele. Nel caso Atkins, continua Amnesty, la Corte Suprema ha 
sottolineato che le caratteristiche delle persone con ritardi mentali rendono i 
fini della deterrenza e della punizione irraggiungibili. Anche le 
caratteristiche dei minorenni, come l'impulsivita', carenza di giudizio, e 
suscettibilita' alle pressioni dei coetanei o degli adulti, portano alle 
medesime conclusioni. Infatti, prove scientifiche dimostrano che lo sviluppo 
celebrale continua anche dopo i 20 anni. L'immaturita' dei teenagers e' ampiamente riconosciuta nelle 
leggi Statunitensi. I minorenni non possono far parte di una giuria, tuttavia 
possono essere condannati (a morte) da coloro considerati sufficientemente 
responsabili per occupare un posto in giuria. In Louisiana, ai minorenni e' 
vietato assistere alle esecuzioni, ma in quello stato attualmente 7 persone 
aspettano l'esecuzione per crimini commessi a 16-17 anni. Nel caso Atkins, la Corte Suprema ha riconosciuto che "entro 
la comunita' internazionale" l'esecuzione di persone ritardate e' "ampiamente 
disapprovata". La disapprovazione e' altrettanto chiara anche nel caso di 
criminali minorenni. Questo tipo di esecuzioni sono vietate da diversi trattati 
e sono stati l'oggetto di numerose risoluzioni dell'Alto Commissariato delle 
Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCHR). A partire dal Gennaio 1993, Amnesty International ha 
registrato 24 esecuzioni di criminali minorenni in tutto il mondo - 1 nella Rep. 
Democratica del Congo, 1 in Nigeria, 1 nello Yemen, 2 in Pakistan, 3 in Iran, e 
16 negli Stati Uniti d'America. Da allora, il Pakistan e lo Yemen hanno 
legiferato per abolire l'uso di questo tipo di esecuzioni, come ha fatto anche 
la Cina nel 1997. Gli USA si sono riservati di condannare a morte i criminali 
minorenni quando hanno ratificato la Convenzione Internazionale sui Diritti 
Civili e Politici, nonostante il trattato proibisca 
inderogabilmente tali esecuzioni. L'Alto Commissariato ONU per i Diritti 
Umani ha detto che questa riserva e' invalida, ma gli USA hanno ignorato la 
decisione. L'ONU ha anche affermato che questo divieto e' diventato un principio 
del diritto internazionale consuetudinario, vincolante su tutti gli stati 
indipendentemente da quali trattati abbiano o non abbiano ratificato. Forse questa questione costituisce il piu' crudo esempio di 
come gli USA siano lontani dall'essere una forza progressiva per i diritti umani 
che cosi' spesso sostengono di essere. Dal 1991, ben 191 paesi hanno ratificato 
la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, uno dei trattati che vietano l'uso 
della pena di morte contro le persone che si rendono responsabili di crimini in 
minore eta'. Solo la Somalia e gli USA non l'hanno ancora ratificata. Il rapporto di Amnesty sulle condanne a morte di 
criminali minorenni negli USA si puo' scaricare da questo sito http://www.web.amnesty.org/ai.nsf/recent/amr511432002 Mentre il rapporto sulle esecuzioni di minorenni nel mondo dal 1990 e' su http://www.web.amnesty.org/ai.nsf/recent/act500072002 Nota del Traduttore. In questo comunicato stampa, per "criminali minorenni 
condannati a morte" non si intende necessariamente "persone minorenni 
giustiziate in minore eta' (cioe' mentre avevano meno di 18 anni)", ma significa 
"persone che si sono rese responsabili di crimini quando avevano meno di 18 anni 
e, in seguito, condannate a morte (quindi la condanna a morte non viene 
eseguita necessariamente in minore eta')". | 
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