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Uzbekistan: Difensore dei diritti umani condannato a 7 anni di prigione
- Subject: Uzbekistan: Difensore dei diritti umani condannato a 7 anni di prigione
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Mon, 23 Sep 2002 17:50:41 +0200
Uzbekistan: Difensore dei diritti umani condannato a 7 anni 
di prigione
18 Settembre 2002 - Un sostenitore dei diritti umani e' stato 
condannato a 7 anni di detenzione per motivi politici. Yuldash Rasulov, 
membro della Societa' per i Diritti Umani dell'Uzbekistan, e' stato condannato 
ieri a Tashkent, la capitale dell'Uzbekistan. Rasulov e' stato accusato di voler 
rovesciare l'ordine costituzionale, di distribuire materiale di 
propaganda "estremista", e di far parte di organizzazioni criminali. Le 
uniche prove presentate contro Rasulov hanno dimostrato solo che pregava 5 volte 
al giorno e che ascoltava delle cassette sulla religione islamica comunemente 
disponibili a meta' degli anni '90. Inoltre, Rasulov e' stato costretto a 
firmare dichiarazioni di auto-incriminazione sul suo presunto coinvolgimento in 
attivita' "estremiste". Secondo Human Rights Watch, le prove presentate non 
sostengono il verdetto per cui questo e' evidentemente un caso politico. Il 
processo e' iniziato il 3 Settembre a Tashkent. La Corte ha sostenuto le accuse 
dello Stato secondo le quali Rasulov ha diffuso idee "wahhabite", guardato 
"segretamente" videocassette, e ascoltato cassette che criticavano duramente il 
governo. In Asia centrale, il "wahhabismo" e' un termine dispregiativo per 
indicare i riti religiosi islamici che non cadono sotto lo 
stretto controllo statale, e si intende spesso per "islam fondamentalista". 
Ma coloro che vengono accusati di "wahhabismo" in genere non hanno affatto 
legami con il braccio "wahhabita" dell'islam sunnita. Dopo il suo arresto 
avvenuto il 24 Maggio, le autorita' Uzbeche avevano accusato Rasulov di 
aver recrutato giovani uomini per i "campi di addetramento per terroristi 
all'estero" e per i Talebani. Ma la corte ha respinto questa accusa. Secondo 
HRW, le autorita' Uzbeche hanno cercato di convincere la comunita' 
internazionale che Rasulov fosse coinvolto in attivita' terroristiche, ma e' 
chiaro che questo e' stato un tentativo di scoraggiare gli interventi a sua 
difesa per isolarlo, e di sfruttare i timori sul terrorismo. 
Secondo Amnesty International, un altro uomo, Iskandar 
Khudoberganov, rischia di essere condannato a morte in un processo aperto il 26 
Agosto a Tashkent. Lui e altri due uomini sono stati torturati prima del 
processo dalle autorita' per farli confessare su accuse inventate. I tre uomini 
sono stati accusati di estremismo religioso, di voler attentare all'ordine 
costituzionale e di far parte di gruppi illegali. Iskandar Khudoberganov e' 
stato anche accusato di "terrorismo" e "omicidio premeditato e aggravato" oltre 
che di essere stato addestrato in campi militari in Cecenia e Tajikistan con 
l'intenzione di rovesciare il governo Uzbeco con la violenza. Queste accuse 
possono comportare la pena di morte se confermate dalla corte. L'uomo si nascose 
nel Febbraio del 1999 quando scopri' che era ricercato dalla polizia per 
"terrorismo" ed "estremismo religioso". Nel tentativo di costringere la famiglia 
a rivelare il luogo dove si rifugiava, la polizia ha arrestato il padre e il 
fratello. In un'occasione, il padre, il fratello e la moglie sono stati portati 
al dipartimento di polizia a Tashkent dove sono stati costretti ad assistere 
alla tortura dei due uomini. Le autorita' minacciarono i familiari di torturare 
allo stesso modo il fratello di Iskandar. La moglie ha detto ad Amnesty: "il 
corpo di uno di quei due uomini era pieno di sangue. Allora ero incinta e sono 
svenuta quando ho visto la scena." Iskandar Khudoberganov e' stato 
arrestato in Tajikistan il 5 Febbraio 2002. La madre ha detto che dopo 
averlo rincontrato a Tashkent, lui le disse: "Mi hanno torturato per 
costringermi a confessare su tutte le accuse che si sono inventati. Se alla fine 
non avessi firmato la confessione, mi avrebbero ucciso." 
L'Uzbekistan detiene migliaia di persone accusate di 
estremismo religioso. Secondo Amnesty International, molti degli arrestati sono 
stati torturati dalla polizia. Dopo l'esplosione di una bomba a Tashkent nel 
1999 che le autorita' considerarono come un tentativo di uccidere il 
presidente Karimov, una serie di condanne a morte sono state imposte in processi 
giudiziari iniqui. Nel 1999, karimov dichiaro': "sono preparato a tagliare la 
testa a 200 persone, per sacrificare le loro vite, al fine di salvare la pace e 
la calma nella repubblica." Nel Settembre 2001, Karimov dichiaro' pubblicamente 
che 100 persone venivano condannate a morte ogni anno. Dall'inizio del 2002, 
sono state eseguite due condanne a morte nonostante gli interventi delle Nazioni 
Unite che chiedevano alle autorita' di sospendere le esecuzioni. Karimov, ex 
primo segretario del Partito Comunista Uzbeco, e' in carica come presidente 
della repubblica Uzbeca sin dalla conquista dell'indipendenza dall'URSS. E' 
possibile firmare una petizione di Amnesty per salvare Iskandar Khudoberganov e 
gli altri due uomini coinvolti nel processo in corso. La petizione e' 
disponibile al sito www.stoptorture.org 
Human Rights Watch ha criticato le dichiarazioni del 
Segretario di Stato Americano, Colin Powell, secondo cui l'Uzbekistan sta 
facendo progressi sostanziali e continui nel rispettare gli impegni 
contenuti in una Dichiarazione Congiunta firmata con le autorita' Americane nel 
Marzo 2002. La Dichiarazione impegna il governo Uzbeco a rispettare i diritti 
umani e la democrazia. Secondo HRW, la mossa di Powell serve a garantire la 
continuazione dell'assistenza militare all'Uzbekistan. Una legge approvata dal 
Congresso a Luglio prevede lo stanziamento di 45 mln di dollari in assistenza 
militare al paese centroasiatico a patto che rispetti i diritti umani. Ma 
finora, sostiene HRW, non ci sono stati miglioramenti sostanziali. Il 
Dipartimento di Stato non sta usando la legge per gli scopi per cui era stata 
concepita. Nel 2002, gli aiuti finanziari militari all'Uzbekistan da parte degli 
USA hanno raggiunto la cifra di 173 milioni di dollari. Dopo l'11 Settembre, 
l'Uzberkistan e' diventato uno degli alleati chiave degli USA a causa della 
posizione strategica del paese nell'area centro-asiatica. Fonte: Human 
Rights Watch; Amnesty International; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it www.ecquologia.it
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