mi associo a te caro huambo,
io, che nel mio piccolo, faccio libera informazione ho
rispetto dei miei lettori,
ma questi giornali hanno il potere e sanno come usarlo tanto
chi li riesce ad incolpare ?
ciao
giampiero
----- Original Message -----
Sent: Saturday, August 24, 2002 12:48
PM
Subject: QUASI SIA UNA RETTIFICA
Panorama di questa settimana se ne esce a pag.65 con
una...quasi sia rettifica scrivendo "..né l'impaginazione né il testo
dell'articolo accusavano i siti di alcunché". Il che significa che oggi
essere dei giornalisti significa essere dei giocherelloni, diciamo
così. Insomma un giornalista può, secondo Panorama, accusare le persone di
quello che gli passa per la testa, mettere al pezzo il titolo "c'è posta
per le BR" e il numero successivo cadere dalle nuvole.
La prima cosa
che mi viene spontanea di dire è: Ma perché continuate a fare dello
spirito? non lo fate, non lo sapete fare, limitatevi a quello involontario
in cui siete bravissimi. Insomma fate dello spirito involontario come
quello di Berlusconi quando dice in maniche di camicia "sull'Iraq state
tranquilli, che prima Bush consulterà me", o come quello, sempre
involontario di Bush che dice:" ho scoperto come risolvere il problema
degli incendi: basta tagliare il sottobosco e qualche albero in più! così
lavorano pure le segherie oltre a non esserci gli incendi". Limitatevi
all'umorismo involontario come quando dite che le BR mandano messaggi a
luci rosse mentre il giornale vostro è pieno di messaggi a
luci rosse. Infatti, credendo di fare dello spirito se ne escono col
titolo "Guerrilla si, ma di parole", quasi sia credendo di fare un
divertentissimo gioco umoristico, ma sotto il titolo c'è il sottotitolo,
appunto, che dice "qual'è la responsabilità di chi gestisce siti di
informazione militante, che possono essere usati da altri per fini
illegali?" E' chiaro dal sottotitolo che non scherzano affatto, che
vogliono scatenare un attacco alla libera informazione in vista
dell'autunno, anche se questo attacco era già stato scatenato da
tempo. Pare infatti che i giornalisti, siano incazzati perché si vedono
scavalcati da chi senza essere giornalista, sa fare il lavoro di
informazione e controinformazione meglio di loro. Forse per questo
vogliono cercare uno sbocco nella carriera dei PM? bbboni state bbboni!
nessuno di noi vuol rubarvi il posto a Panorama o su Libero, Dio ce ne
scampi, e nemmeno su qualsiasi altro giornale.
Resta il fatto che
non si capisce chi è che usa i siti in questione per fini illegali, stando
ai fatti fin'ora chi ha fatto questa strumentalizzazione "illegale" è solo
Panorama.
La seconda cosa che dico, altrettanto spontanea della prima,
è: ma guarda questi! le vittime sono loro! si lamentano perché sono stai
messi "alla gogna telematica"!!! si lamentano per "decine di e mail, forum,
chat, per indignarsi contro l'inchiesta pubblicata da Panorama"; perché
quella pubblicata da Panorama era un inchiesta!, ora le inchieste si fanno
così!!! Signora mia(non contessa), non ci sono più i giornalisti di una
volta!!!. Insomma i perseguitati, quelli "messi alla gogna" sono loro: che,
vi viene in mente qualcuno, cavaliere magari, azzurro magari , con tanto di
cavallo bianco neve magari e con tanto di stalliere magari, nonché
pure?
La chiusura dell'articolo in questione è tragicomica: "Perché
i responsabili di questi indirizzi non si arrabbiano, preventivamente e
pubblicamente, anche con quelli che fraintendono il loro gusto per
la metafora nella scelta del nome e magari la "guerrilla" la vogliono
fare davvero?". Qui c'è un evidente invito ad alcuni siti, quelli che
nell'articolo precedente erano citati come i più innocui, a smarcarsi da
quelli "peggio". In sostanza gli dicono "dissociatevi finché siete in
tempo". Anche perché Panorama è preoccupatissimo del "pericolo" che i siti
"possano essere usati per fini criminali". Certo qualcuno, ingenuamente,
potrebbe dire a Panorama e ai giornalisti suoi: e com'è che non vi
preoccupate di tutte le leggi che il Governo che vi piace tanto sforna
quotidianamente, e che senza "possano", saranno usate, certamente, per fini
criminali? Qualcun'altro che non è ingenuo, invece gli dice: Io al posto
vostro mi preoccuperei del fatto che in Puglia, senza che nessun sito
facesse nessun invito in merito, la gente comune, che nemmeno
conosce Internet, che nemmeno sa cos'è, e che mai ci ha letto, voleva
crocchiare di brutto Fitto, per via degli ospedali che il governo amico
vostro sta togliendo. Al posto vostro mi preoccuperei di questo, visto
che Fitto della squadra vostra è, e sopratutto visto che la maggioranza di
quelli che lo volevano crocchiare per la squadra vostra avevano
votato. Altro che BR, e siti, e "inchieste" di Panorama, cocchi belli, qui
la gente comune si sta incazzando di brutto!
Conclusione su
sabotaggio e bandiere in fiamme.
Per prima cosa bisogna dire che ancora
non esiste una legge che punisca i desideri, per ora, le leggi puniscono i
reati commessi e non le aspirazioni pure a commettere un reato. Io
posso, per esempio, ardentemente desiderare di rapinare una banca,
finché non la rapino nessuno può portarmi in giudizio. Voi desideravate
tanto che ci chiudessero, era meglio che ve lo tenevate per voi, e non ci
diffamaste! chiaro?
Sabotaggio:
se per sabotaggio si intende
un atto materiale per distruggere materialmente un qualsiasi prodotto,
allora è un discorso; ma se per sabotaggio si intende la propaganda per il
boicottaggio, per esempio dell'economia nazi-sionista, allora riteniamo sia
un'azione lecita e doverosa
D'altronde questa forma di
"sabotaggio" è applicata su scala molto più grossa dagli amerikani, che
da dieci anni attuano l'embargo contro l'economia iraqena e da più di
quaranta anni contro Cuba (solo per fare due esempi). Fra l'altro non ci
risulta che qualcuno dei siti in questione predichi ritorsioni contro chi
non rispetta "l'embargo" contro l'economia israeliana, al contrario di
quello che fa Bush.
Bandiera in fiamme:
Che questa
"bandiera" sia la più bruciata nel mondo è un dato di fatto, e questo nella
realtà, allora dove sta lo scandalo per il fatto che succeda anche nel
virtuale? Fra l'altro non ci risulta che questo sia un reato. La legge
italiana prevede il reato di oltraggio alla bandiera nazionale, quella
italiana per capirsi (anche se qualcuno ha minimizzato gli
oltraggi leghisti a questa bandiera). Quella amerikana per noi nati in
Italia è da considerarsi niente di più di una stoffa qualsiasi, che può
piacere o meno, ma una stoffa. E ci pare che in Italia non sia vietato
bruciare una qualsiasi stoffa. A meno che naturalmente qualche governo non
decida di adottare la stars&strikes come bandiera italiana. Fra
l'altro se non sbagliamo bruciare quella bandiera non è reato neppure negli
States, che sembrerebbero privilegiare la libertà d'opinione allo stesso
simbolo nazionale. Naturalmente potremmo essere informati male, ma, se
fosse vero, bruciare quella bandiera sarebbe un reato solo per i
due giornalisti succitati.
Comunque noi stiamo in gradita ed eletta
compagnia al contrario di voi.
E qui ci riferiamo non solo ai compagni
ma anche ai naviganti, ai quali è stato dato avviso.
AVVISO AI
NAVIGANTI
Scordatevi il Codice Marinaro che obbliga a dare soccorso a
chi rischia di crepare annegato. Quando vedete i cristi in pericolo tra
i flutti fatevi "i fatti vostri", altrimenti vi sequestrano l'imbarcazione,
vi denunciano per favoreggiamento dell'immigrazione illegale, e mica basta!
vi accusano di far parte delle organizzazioni criminali con cui a detta
degli illuminati liberisti fate la staffetta, rimorchiando Le Navi di
Lazzaro. vittoria L'Avamposto degli Incompatibili http://www.controappunto.org (pag:IO
SONO LA LEGGE)
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