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Algeria news 3: Berlusconi amico di Bouteflika
- Subject: Algeria news 3: Berlusconi amico di Bouteflika
- From: kametref at tin.it
- Date: Fri, 24 May 2002 16:05:21 +0200
Algeria news: Berlusconi amico di Bouteflika e di tutti i dittatori nordafricani e mediorientali Nella sua ultima apparizione televisiva, su Porta a Porta, per vantarsi del ?metodo? usato per risolvere il doloroso caso della piccola Meriem, da mesi rinchiusa dentro l?ambasciata italiana ad Algeri, Il presidente Berlusconi ha dichiarato di avere semplicemente legato amicizia con il presidente Bouteflika. Personalmente e conoscendo il debole dei due leader per i soldi sporchi (soprattutto pubblici), la poca inclinazione verso la democrazia ed il rispetto dei diritti umani e il loro provato coinvolgimenti in affari scabrosi e i legami stretti con organizzazioni poco raccomandabili? secondo me questi due uomini sono nati per diventare amici. Ma il premier italiano non si fermer? qui. Dichiarer? di avere l?intenzione di rafforzare i suoi legami e quelli dell?Italia con tutti i leader dei paesi del mediterraneo per rafforzare gli interressi economici dell?Italia in essi. Questo, in chiaro e visto dall?altra parte del mediterraneo, vuol dire rafforzare anche le dittature sanguinarie di Benal? in Tunisia, di Kaddafi in Libia, del re Mohamed VI in Marocco, di Moubarek in Egitto, di El-Assad in Siria e dei militari in Turchia. Rafforzare i legami d?amicizia con questi paesi vuol dire chiudere gli occhi sulle gravi violazioni dei diritti umani commessi contro i loro popoli; vuol dire mantenere le popolazioni in uno stato di povert? tale da lasciarli un unica via d?uscita: la fuga verso l?occidente (salvo, come si ? gi? verificato con la Tunisia, una collaborazione per il controllo dei flussi da parte degli stessi stati, in contro parte di un aiuto economico che serve ad arricchire i pi? ricchi e a rafforzare le forze della repressione). Per? cosa volete dire a Berlusconi per convincerlo a non rafforzare questi legami d?amicizia e di cooperazione: che il re Mohamed VI ha buttato in prigione i pochi giudici che hanno osato indagare sulla corruzione ad alto livello, che Bouteflika fa massacrare dei manifestanti pacifici, che Benal? ha fatto rapire dalla polizia un oppositore dentro l?aula di giustizia dove si era presentato spontaneamente per assistere al suo processo per ?alto tradimento?? tutto questo, mi sembra, non farebbe che aumentare la quota di simpatia di questi sinistri personaggi ai suoi occhi. Mentre in Algeria va sempre pi? male. Queste le ultime notizie raccolta per voi sulla stampa algerina e internazionale: Alla vigilia delle elezioni legislative che si terranno il prossimo 30 maggio, il terrorismo continua a colpire in Algeria. Dieci militari sono rimasti uccisi mercoled? 22 maggio in un?imboscata di un gruppo armato nella regione di Blida. Dall'inizio del mese di Maggio, pi? di 160 persone sono stati uccisi dai gruppi armati secondo il governo algerino, e circa 150.000 vittime dall'inizio del terrorismo nel 1992. Le elezioni che il governo di Algeri mantiene nonostante il disinteresse della popolazione e il boicottaggio dei partiti democratici rischiano di togliere ogni senso democratico al suffragio. Molti comizi programmati dai partiti partecipanti a queste elezioni, sono stati annullati per mancanza di pubblico ad Algeri, Setif ed altre province. La campagna elettorale ha provocato violenti scontri tra i candidati e le popolazioni in Cabilia, sugli 88 comizi programmati, solo uno si ? tenuto fino ad oggi. Nella capitale Algeri, il presidente Bouteflika in una visita al centro universitario di Bouzareah ? stato violentemente contestato dagli studenti, gli arresti degli studenti non si ? fatta attendere e del tutto prevedibile dato che il potere in Algeria ci ha abituato a rispondere con arroganza alle proteste pacifiche dei cittadini, la repressione spesso selvaggia e arbitraria e la sua unica reazione. Sperando evitare altre vittime, tante forze della societ? civile chiamano il governo, o "il potere mafioso e corrotto" com?? chiamato dalla popolazione, a ripensare la sua posizione ed a rinunciare al mantenimento delle elezioni in questo clima di violenza generalizzata in tutto il paese. Asaka-Italia
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