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01/06 Roma: incontro sulla MARCIA MONDIALE DONNE
- Subject: 01/06 Roma: incontro sulla MARCIA MONDIALE DONNE
- From: "Valeria Savoca" <v.savoca at tiscali.it>
- Date: Wed, 22 May 2002 12:39:39 +0200
Inoltro da Lidia Cirillo, da inoltrare e diffondere a tutte le liste e in tutti i siti. Grazie Valeria Savoca SABATO 1 GIUGNO NEL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE IN PIAZZA S.EGIDIO DALLE ORE 14.30, Nadia De Mond del coordinamento italiano, rappresentanti di movimenti di donne in Francia, Spagna, Giordania e India, Diane Matte del Consiglio internazionale del Forum sociale mondiale apriranno un primo momento di riflessione sul rapporto tra femminismi e il movimento contro il liberismo e le guerre. Le relazioni saranno brevi perché vi sia posto per domande o interventi non programmati. L'incontro avviene all'interno della riunione del coordinamento europeo della Marcia mondiale delle donne o, per essere più precise, del coordinamento dei paesi aderenti all'Unione europea con osservatrici da alcune parti del mondo. Su richiesta del coordinamento italiano i lavori saranno interrotti per un incontro tra donne dei forum sociali e femministe. La Marcia si interroga in questo periodo soprattutto su se stessa, poi sul rapporto con il cosiddetto movimento dei movimenti, di cui è divenuta parte. Dopo un anno e mezzo di esperienza( la datazione comincia dal mese di ottobre del 2000, cioè dall' ultima tappa delle manifestazioni di quell'anno) il tentativo di costruire una rete internazionale capace di portare le esperienze e i punti di vista del femminismo nella resistenza al liberismo e alle guerre, ha ormai una storia. Questa storia dice prima di tutto che la costruzione di una rete internazionale è un processo e per giunta un processo non facile perché alle differenze politiche e di cultura si aggiungono le differenze tra femminismi. Bisogna aver compreso fino in fondo l'importanza di mantenere relazioni stabili in una fase come l'attuale per sobbarcarsi alla fatica di non perdere contatti e per non lasciarsi portare via dalle correnti di questa fase della vicenda politica internazionale che obiettivamente separano e frammentano. La Marcia non si propone infatti di costruire un soggetto unico, ma rapporti tra soggetti diversi di fronte alle difficoltà e ai pericoli di regressione. Questa storia, per quanto breve, dice già a sufficienza che nemmeno partecipare ed essere autonome è facile, perché non basta la sola forza delle idee e serve anche l'amplificatore del numero, della visibilità materiale dei corpi, della presenza dove è necessario essere presenti. Ma il problema di fondo è la relazione con le nuove generazioni e con le migliaia di donne che nei forum sociali, nel movimento, nelle nuove forme della politica cominciano a interrogarsi sul femminismo e ci chiedono memoria. Il primo giugno nel Museo di Trastevere solo cominceremo la riflessione, chiedendo ad altre donne di fornirci dati e pensieri, a cui potere nei prossimi mesi agganciare i nostri. Lidia Cirillo - Marcia Mondiale delle donne
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