Stupri di Polizia. Minacciata l'Avv.Keskin, militante dei Dir.umani in Turchia



Stupri di Polizia.

Minacciata l'Avvocatessa Eren Keskin,
militante dei Diritti umani in Turchia (IHD)
cfr.:
http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aaDayan.html
Pagina: "Tortura"
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Neues Deutschland - 30 IV 2002

Campagna contro l'avvocatessa turca dei Diritti umani,
in seguito alla sua presa di posizione a Colonia (in Germania)
a proposito degli stupri di donne
operati delle forze di sicurezza turche.

 di : Uwe Kalbe - 29 aprile

Si sta svolgendo attualmente una campagna condotta nei 'media' turchi
contro una attivista dei diritti umani che si e' impegnata nella lotta
contro la violenza sessuale esercitata sulle donne da parte delle forze di
sicurezza turche. La campagna ha raggiunto anche la Germania.

"Nessuno ha il diritto di interferire verso l'esercito turco e verso i
soldati turchi": l'ammonimento del giornale turco "Gozcu" sembrerebbe
diretto verso qualche potenziale nemico. Ebbene, il "nemico", in questo
caso, e' Eren Keskin, un avvocatessa. E l'accusa di "intrusione" e', alla
luce del problema a cui si riferisce, particolarmente fuori luogo. Eren
Keskin, vice presidente dell'Associazione dei Diritti Umani (Insan Haklari
Dernegi - IHD) in Turchia, si e' impegnata contro le violenze sessuali
esercitata sulle donne da parte delle forze di sicurezza turche.

Progetti a favore delle donne vittime.

Il numero elevato di casi di questo tipo aveva indotto gli attivisti suoi
compagni a fondare un progetto apposito, come si puo' capire dal suo stesso
nome, per apportare "assistenza legale alle donne che sono state stuprate o
che comunque hanno subito abusi sessuali da parte delle forze di sicurezza
di Stato".

Eren Keskin ha descritto tali casi durante un incontro a Colonia (Germania)
dedicato alla giornata internazionale della donna. A partire da allora,
essa e' stata presa di mira dall'ira dei 'media' turchi. Sotto il titolo
"Repellenti dichiarazioni della brutta avvocatessa", il giornale sopra
citato ha chiesto che a Keskin non sia permesso di ritornare in Turchia.
"Questa donna dovrebbe sparire dalla Turchia... dovrebbe restarsene in
Germania".

Rudi parole nei giornali e nelle radio

La scelta dei termini dei giornalisti alza i toni: "Se io non stuprassi
Eren Keskin la prossima volta che la vedo, non sarei un uomo" ha detto un
commentatore su "Radio D". E poi: "Lei probabilmente voleva dire, questa
Eren Keskin: Perche' non l'hanno fatto su di me?". Il giornale "Ikinci" ha
scritto: "Quando Eren Keskin ritorna, sara' lei a buscarsi la sua violenza
sessuale". "C'e' solo una parola per questo: Questo e' tradimento" ha detto
il quotidiano di massa "Hurriyet. Le critiche di Eren Keskin sono
tradimenti della patria ed una cospirazione; pubblici ministeri, il
ministro dell'interno, e il ministro degli esteri hanno tutti aperto
inchieste contro di lei.

L'organizzazione per i diritti umani IHD ha ufficialmente protestato, cosi'
come l'hanno fatto altri attivisti per i diritti umani e giornalisti.
Giovedi' Ulla Jelpke, portavoce del Partito del Socialismo Democratico
tedesco (PDS) si e' unita alla protesta. Essa ha fatto appello al Governo
tedesco "ad affrontare immediatamente l'argomento con il governo turco, ed
a prendere posizione contro contro questo incredibile attacco alla dignita'
umana della signora Keskin".