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Padova Pride 2002 CONFERENZA: L'ESPERIENZA TRANSESSUALE. Identità di genere e generi dell'identità
- Subject: Padova Pride 2002 CONFERENZA: L'ESPERIENZA TRANSESSUALE. Identità di genere e generi dell'identità
- From: "PRESS PADOVA PRIDE" <press at padovapride.it>
- Date: Wed, 17 Apr 2002 14:04:46 +0200
Padova, 17 aprile 2002 COMUNICATO STAMPA L'ESPERIENZA TRANSESSUALE Identità di genere e generi dell'identità Domande, riflessioni e ipotesi dei / delle protagonisti/e Una conferenze per abbattere pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni. Questo è l'obiettivo della serata di discussione intorno al tema: L'esperienza transessuale: identità di genere e generi dell'identità. Domande, riflessioni e ipotesi dei / delle protagonisti/e. Organizzata da Arcigay Padova venerdì 19 aprilepresso la Sala Anzianidi Palazzo Moroni(ore 21.30), l'appuntamento è un'occasione importante per parlare del transessualismo, delle discriminazioni a cui vanno incontro le persone in transizione sessuale e dei travisamenti a cui va in contro l'opinione pubblica e la "gente comune" quando di parla di transessuali. Partirà da questo punto l'intervento di Mara Siclari, impegnata con CGILVenezia, volto a mettere in chiaro come pregiudizi e ignoranza siano nemici della persona, soprattutto quando si entra nella sfera delicata della transizione sessuale. La Siclaritoccherà anche la questione della prostituzione: quando diventa scelta obbligati, i fattori economici e le motivazioni di carattere personale. Ampio spazio sarà dato alle politiche del lavoro e alle iniziative antidiscriminatorie dalle associazione e soprattutto dal sindacato. Deborah Lambillotte, presidente di Arcitrans nazionale, introdurrà invece in argomento più tecnico, ovvero la teoria della non binarietà del genere e del non legame tra orientamento sessuale e identità di genere. Partendo dal presupposto che al momento della nascita i nostri organi sessuali vengono sottoposti a un esame sbrigativo che si riduce a due sole possibilità: maschio o femmina. Sulla base di questa sentenza, iniziale la maggior parte delle persone transessuali attraversa la propria identità su due binari differenziati. "La teoria della non binarietà del genere - spiega la Lambillotte - si schiera per l'adozione di un nuovo modello sessuale, in grado di accogliere ogni possibile sfumatura di identità di genere. Rispetto alle capacità potenziali e al ruolo che ciascuno di noi può ricoprire nella società, i genitali sono irrilevanti quanto il colore della pelle". Di conseguenza, continua la presidente di Arcitrans: "La divisione legale degli individui in base alla loro apparente sessualità non è meno sbagliata della divisione tra bianchi e neri. Da questo risulta che il sesso dell'individuo è un dato privato che non dovrebbe più apparire su nessun documento e non può più essere richiesto la sua indicazione in pratiche sia ufficiali che private".
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