Protestiamo contro il governo danese



Cari amici e care amiche,
il 6 aprile sul Turkish Daily News è uscita la notizia riguardante una
dichiarazione del Primo Ministro danese rilasciata ad Ankara (ve la
alleghiamo in inglese di seguito). Riguarda la richiesta di inserire nella
lista delle organizzazioni terroriste dell'UE il PKK, vista la delusione
della Turchia per l'esclusione, risalente all'inizio dell'anno. Vi
chiediamo di inviare all'Ambasciata danese in Italia (Via dei Monti Parioli
50, 00197 Roma, Tel. 063200441 Fax. 063610290) una lettera di protesta, in
previsione della prossima presidenza danese dell'UE. Dovrebbe essere
interesse di tutti che la questione kurda e i suoi interlecutori politici
non vengano stigmatizzati, né accusati  pretestuosamente. La soluzione
politica della questione kurda è fondamentale per la democratizzazione
della Turchia e per la libertà e i diritti di tutti i cittadini della
Repubblica turca. Nel momento in cui ci troviamo, negare ai kurdi la
possibilità di fare la propria parte, togliere ai kurdi anche il diritto di
fare politica, significa continuare sulla via della negazione del popolo
kurdo, ovunque si trovi. Già le comunità di kurdi in Italia si sono
attivati inviando dei fax di protesta all'ambasciata danese, sentendosi
danneggiati e ancora una volta messi a tacere, tacciati di azioni che non
gli sono proprie, quando proprio dall'isolamento del carcere il Presidente
Ocalan ha proposto per primo il cessate il fuoco e un avanzato progetto di
soluzione politica della questione. Anche i kurdi hanno il diritto di
difendersi ed esprimersi autonomamente con i propri rappresentanti,
riconosciuti e legittimati dalle migliaia, i milioni di presenze che ogni
volta scendono in piazza per dimostrarlo pacificamente, come successo lo
scorso Newroz in Turchia e nel mondo.
Aspettiamo una vostra sentita e vasta reazione.
A presto

UIKI-Onlus
Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia
Roma, 8 aprile 2002
Danish PM: 'PKK should be included in the EU list of terrorist groups'

Danish prime minister Anders Fogh Rasmussen declared on Friday in Ankara
that the outlawed Kurdistan Workers' Party (PKK) should be on the European
Union's list of terrorist organizations.

Prime Minister Rasmussen said the European Union should include groups
considered as terrorist organizations by the United States on its own list
of terror groups.

The message given by the Danish Premier soon before a meeting of the EU
ambassadors to take place on April 9 in Brussels for the reviewing of the
terror list was commented to be a timely one.

Turkey was disappointed by the EU's not including the PKK on its list of
terrorist organizations. The United States brands both groups as
terrorists. The EU has sometimes been criticized for being less aggressive
than the United States in measures to curb terror groups.

"The Danish attitude is that the EU list of terrorist organizations should
correspond to the list of the United States," Fogh Rasmussen, who arrived
in Turkey Thursday, said in a joint news conference with Prime Minister
Bulent Ecevit.

"The PKK is, and should be considered as, a terrorist organization and
should be included," he said.

Denmark takes over the rotating presidency of the 15-nation EU in July.

The EU recently released a list of groups whose assets would be frozen and
said the list would be reviewed in the future.

 Further strides

Rasmussen also said on Friday the European Union expected Turkey to take
further strides in its human rights record before a date can be set for
membership talks to begin.

Ankara has lobbied the bloc to set a date for talks by the end of 2002,
during Denmark's EU presidency, which it will take from Spain in the second
half of this year.

"Accession negotiations with Turkey can start if and when Turkey fulfils
the political criteria," Rasmussen told a news conference after meeting
Turkish counterpart Bulent Ecevit.

"Denmark attaches the utmost importance to human rights, including minority
rights," he said.

 TDN with wire dispatches