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Re: S. Sabba Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?"
- Subject: Re: S. Sabba Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?"
- From: <huambo53 at hotmail.com>
- Date: Sun, 17 Mar 2002 09:56:42 +0100
Tralasciando la questione San Sabba con due b, di cui prendiamo atto (spero Yure ci perdonerà questo peccato veniale) e il problema Shoa o sterminio, visto che la risposta era soprattutto sul parallelo tra deportazioni in Germania nazista e negli USA attuali secondo la legge Bush sul terrorismo (cque ne potremo parlare in altra occasione), vorrei invece puntualizzare il problema Turchia. E' vero che la Turchia ha preso posizione contro l'attacco all'Iraq col suo premier Ecevit, ma se ricordiamo bene anche nella guerra dei Balcani fece la "neutrale" vietando l'uso delle sue basi all'Amerika, salvo poi mandare consiglieri e soldati nel Kosovo "liberato". Tanto è vero che la Borsa che fece i migliori guadagni durante la guerra nei Balcani fu quella turca (effetto gasdotto e oleodotto?). Quando si parla di Turchia bisogna sempre ricordare il problema kurdo. La Turchia ha stretto un patto di guerra coi kurdi di Barzani contro il PKK, e i kurdi di Barzani sono quelli che rifiutano ferocemente l'accordo sull'autonomia firmato anni fa da altre comunità kurde del nord Iraq con Saddam Hussein. Se pensiamo che una delle possibili strategie amerikane per l'intervento in Iraq è quello di utilizzare i kurdi di Barzani per l'intervento di terra, e se teniamo presente che pochi giorni fa l'ONU ha destinato una cospicua parte dei soldi "petrolio contro cibo" agli insegnanti kurdi del nord Iraq per insegnare il kurdo, e cioè al finanziamento di Barzani per acquistare armi contro Saddam ma anche contro il PKK, è facile prevedere che la posizione turca è suscettibile di revisione. Se poi teniamo presente che i militari turchi non sono interessati all'ingresso nell'UE al contrario del governo, diventa chiaro che i meccanismi di pressione USA sulla Turchia hanno canali decisivi, visto che il potere reale non è nelle mani di Ecevit ma dell'esercito. Non scordiamoci poi che i Turchi hanno stretto una forte alleanza con Israele. Quindi cerchiamo di non cadere nell'ottimismo dettato dai "comunicati ufficiali", altrimenti si rischia poi di restare spiazzati dalla realtà. Sulla caduta di consensi di Sharon poi tocca vedere se i consensi vanno ad un leader "pacifista", o se, come sembrerebbe, vanno a qualche falco più sparviero (e mi scuseranno i nobili sparvieri) di Sharon, come Benjamin Netamiahou. Sperando cque di essere sempre smentito dai fatti, con amicizia huambo ----- Original Message ----- From: <huambo53 at hotmail.com> To: <huambo53 at hotmail.com> Sent: Sunday, March 17, 2002 9:26 AM > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > [Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index] > S. Sabba Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?" > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > > To: dirittiglobali at peacelink.it > Subject: S. Sabba Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?" > From: "glr" <glr.y at iol.it> > Date: Fri, 15 Mar 2002 12:43:17 +0100 > In-reply-to: <OE71fqR77bieLYCT4aJ00015060 at hotmail.com> > Priority: normal > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > > * On: 15 Mar 02, at 9:13 > * Subject: Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia? > * <dirittiglobali at peacelink.it> wrote: > > Solo un paio di precisazioni e considerazioni > > > sul sito nostro abbiamo il link col sito della > > Risiera di San Saba, quindi in merito non ci dici nulla che non > > sapevamo. Il quale appunto era un campo di concentramento, no? e lì nei > > campi di concentramento è avvenuta la Shoa. > > S. Sabba, dal nome della località nella primissima periferia di Ts. Il > Poeta non c'entra. Risiera (ex fabbrica pilatura del riso) che, oltre ad > essere un generico 'campo di concentramento' per l'avviamento allo > sterminio di ebrei, comunisti, sloveni, partigiani e quant'altri > 'inferiori', > rastrellati dai tedeschi occupanti (anzi, esercito 'nazionale': il Litorale > Adriatico era stato annesso alla Germania col beneplacido della > RSI) grazie all'enorme lavoro di delazione di fascisti locali di ogni > risma e 'razza' (tanto che prfino il comendo tedesco si lamentava > dell'eccesso di zelo dei bravi triestini) era anche direttamente un > 'campo di sterminio' con tanto di forno crematorio. Le vittime > direttamente avviate al forno si contano nell'ordine di 5000, delle > quali circa il 10% ebrei e il rimanente ben distribuito tra resistenti e > residenti d'ogni 'colore'. Decine di migliaia i transiti verso i campi di > Austria, Germania, Polonia ecc. > Non parlerei di Shoa, quindi: la memoria storica della Risiera di S. > Sabba e in generale della scientifica furia nazifascista non è > esclusiva del popolo ebraico (basti citare l'eliminazione sistematica > di milioni di prigionieri di guerra sovietici, trattati in ben altro modo di > quelli, ad esempio, inglesi o statunitensi). Ma non solo: > personalmente ma in buona compagnia di altri, preferisco parlare di > questa tragedia del popolo ebraico non con il termine di Shoa, > termine che rischia di decontestualizzare le vicende storiche per > porle nel mito della leggenda, ma con le definizioni di persecuzione e > sterminio. > > > In merito > > alla questione attuale, bisogna pure prendere atto che la maggioranza > > della popolazione Israeliana è d'accordo con Sharon e la maggioranza di > > chi non è d'accordo con Sharon ne vorrebe uno più "rabbioso" di nome > > Netamiau > > Io ho altri dati, che danno il consenso a Sharon in picchiata > attualmente sul 25%. Ricordo anche che uno spezzone del magnifico > corteo di sabato a Roma era composto da ebrei contro > l'occupazone, come citava a chiare lettere il loro striscione. > Dovremmo lavorare anche su questo fronte senza criminalizzare un > intero popolo (e senza comunque mancare di condannare il sionismo > e chi anche in Italia lo sostiene). > > > io non so se un domani nell'area medioorientale > > all'Amerika gli farà più comodo la Turchia invece di Israele, e non so > > nemmeno quanto possa reggere l'asse Turchia- Israele, dovrebbero essere > > problemi e degli statisti israeliani e pure del popolo ebraico visto che > > bene o male tutto questo popolo con questo stato si identifica. > > Faccio notare che la Turchia, pur con i suoi limiti e il suo esecrabile > governo, si è pronunciato con forza ieri contro l'eventuale (ma è > meglio dire prossimo) attacco anglostatunitense di sterminio > dell'Iraq. Chissà cosa ne pensano Sharon, Blair e Bush (e > Berlusconi). > > saluti > > Giorgio Ellero > <glr.y at iol.it> > > > > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > > References: > Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?" > From: <huambo53 at hotmail.com> > Prev by Date: Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?" > Next by Date: NON SI PUO' TACERE! 30 Marzo A RAVENNA - prime adesioni > Previous by thread: Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?" > Next by thread: 21 marzo - Pubblico Impiego - giornata di lotta contro > laconcertazione > Index(es): > Date > Thread > >
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