Sarrari: don Ciotti verso la "Giornata della Memoria"



Verso il
 
21 MARZO:

GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO

IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

 

Sassari, 19 marzo 2002

Palazzetto dello Sport - ore 10:00

 

"Creatività giovanile e

impegno per la giustizia sociale"

 

Intervengono:

don Luigi Ciotti,

presidente nazionale di Libera

Nanni Campus, Sindaco di Sassari

Pierpaolo Romani, rivista "Macramè"

Giampiero Farru, presidente CSV Sardegna Solidale

Franco Uda, presidente provinciale ARCI Sassari

Ottavio Sanna, presidente provinciale ACLI Sassari

 

Coordinamento:

Mauro Solinas e Franco Dedola

 

*****

IN VIAGGIO PER LA LEGALITA' E LA GIUSTIZIA SOCIALE

<<Con questo slogan partiva nel 1994 la prima Carovana Antimafia promossa
dall'ARCI Sicilia. Ci si interrogava in quel periodo su come riprendere
l'iniziativa a due anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio e dopo che
moltissimi cittadini avevano dato vita a un movimento straordinario che,
scemata la fortissima onda emotiva e di indignazione, rischiava di
affievolirsi notevolmente, rinviando, di fatto, una sua ripresa
all'ennesimo successivo fatto di sangue.

"Andiamo noi incontro alle persone", ci disse Rita Borsellino con cui
socializzammo i nostri interrogativi e la fortissima voglia di continuare,
di fare il possibile per mantenere il "mare agitato".

Così nacque l'idea della Carovana, un viaggio con e tra le persone, a
partire dai luoghi tristemente famosi per i fatti di mafia, da Corleone a
S. Giuseppe Jato, da Gela a Palma di Montechiaro, da Niscemi a Canicattì.
Lì, proprio negli insediamenti storici delle cosche, fare animazione
territoriale, informazione, sensibilizzazione, promozione sociale.

... oggi, dopo otto anni, la Carovana diventa nazionale, interessando dieci
regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna, Liguria, Piemonte, Calabria,
Campania, Puglia, Toscana, Sicilia. E' un fatto di grande valore e di forte
significato, in un momento in cui si tenta in tutti i modi di considerare
superati i problemi concernenti la mafia e la corruzione, assegnando ad
essi una collocazione decisamente residuale.

Vi è un evidente nesso politico tra questo e alcune scelte di natura
legislativa quale quella riguardante le rogatorie internazionali, tra
questo e le affermazioni di chi ricopre alte cariche istituzionali sulla
necessità di convivere con la mafia, tra questo e l'attacco senza
precedenti ai magistrati a partire da quelli da sempre maggiormente
impegnati nell'azione antimafia e anticorruzione.

E c'è un nesso culturale tra tutto ciò e l'affermarsi di una vera e propria
ideologia che tende a celebrare il trionfo del mercato e che propone valori
quali la competizione, anche selvaggia, la ricchezza ed il successo ad ogni
costo, basandosi sulla supremazia dell'economia sulla società e
sull'inserimento della totalità dell'esperienza umana all'interno della
sfera mercantile. Da qui la frantumazione dei legami sociali, i potenti
processi di omologazione culturale, i nuovi violenti fenomeni di esclusione.

... per questo la Carovana 2002 ha assunto lo slogan "in viaggio per la
legalità e la giustizia sociale", un viaggio carico di speranza e di
utopia, "alimenti" indispensabili per proseguire sulla strada della
libertà, quella che porta alla società di giustizia>>.

(Alfio Foti - presidente ARCI Sicilia, responsabile Carovana Nazionale
Antimafia)



PER IMPEGNARCI A NON DIMENTICARE MAI

        La "Giornata della Memoria e dell'Impegno" è un'iniziativa
promossa, da "Libera"
insieme ad "Avviso Pubblico - Enti locali per la formazione civile contro le
mafie" per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità
organizzata.
        Dall'anno della sua prima edizione, è riproposta annualmente in città
diverse (Roma, Niscemi -CL-, Reggio Calabria, Corleone -PA-, Casarano -LE,
Torre Annunziata -NA).
        Grande l'adesione e l'attenzione di tutto il
Paese a questo momento di memoria comune. Per questo, di anno in anno, aumenta
il numero di iniziative che si svolgono parallelamente all'appuntamento
centrale, in diverse regioni d'Italia e che vedono il coinvolgimento
delle realtà locali e delle scuole.
        Coincide, concretamente ed idealmente, con l'inizio della primavera e
rappresenta un appuntamento fisso molto importante perché il ricordo e
la commemorazione di tutte le vittime della mafia possa unirci nel nostro
quotidiano impegno civile. La scelta del primo giorno di primavera c'è
parso un modo per sottolineare, anche simbolicamente, il valore e il
sentimento della speranza, potente faro sia per la memoria, sia per indicare la
strada e la voglia del futuro. Vogliamo che il ricordo e il riconoscimento
per le vittime, per quanti sono caduti (servitori dello Stato o semplici
cittadini) siano sempre strettamente intrecciati all'impegno.


LA MEMORIA

        Semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze
dell'ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindacalisti,
esponenti politici, amministratori locali, sono morti per mano delle mafie solo
perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. E'
quindi con grande rispetto e gratitudine che vogliamo ricordarli tutti, dai più
famosi ai tanti "anonimi" su cui più facilmente è caduto il velo della
dimenticanza.
        Li ricordiamo leggendo, ininterrottamente per tutta la Giornata, i
loro nomi, uno a uno. Il succedersi di tanta gente diversa (dai parenti
delle vittime agli studenti, dai semplici cittadini ai rappresentanti dello
Stato o delle Forze dell'ordine) alla lettura di questo, purtroppo, lungo
elenco oltre a rappresentare la condivisione di un dolore e l'immensa
riconoscenza per queste vittime innocenti, vuole essere un monito affinché la
sofferenza legata a queste morti non diventi alibi di rassegnazione e
indifferenza.


L'IMPEGNO

        La Memoria diventa quindi per noi un doveroso strumento per
continuare, per testimoniare, per cambiare. E' un modo per affermare che ci
siamo,
per fare ognuno la propria parte. Non per essere "eroi" ma per essere
pienamente cittadini, soggetti di diritti e di doveri, capaci di solidarietà,
rispettosi di legalità. Non solo per denunciare ma anche per costruire
libertà e giustizia.
        L'appuntamento assume quindi, un carattere nazionale ed è allo stesso
tempo una dichiarazione d'impegno e una proposta di legalità rivolta a
tutti, un invito ai cittadini a partecipare attivamente alla costruzione di una
comunità alternativa alle mafie.


ESISTONO APPUNTAMENTI A CUI È BENE NON MANCARE


VII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO

"Terre di ospitalità. Arcipelaghi di speranza.
Memoria delle vittime e impegno per la giustizia sociale"
Nuoro, 21 Marzo 2002



PER GLI AGGIORNAMENTI SULL'INIZIATIVA

Consultare il sito di Libera http://www.libera.it


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ARCI Nuova Associazione 
Comitato Provinciale di Sassari
V.le Umberto I, 119 - 07100 Sassari
Tel./fax: 079.270637
E-mail: sassari at arci.it
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