ATTI DI VANDALISMO CONTRO LA SEDE DI ARCIGAY PADOVA



Padova, 25 febbraio 2002





COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: ATTI DI VANDALISMO CONTRO LA SEDE DI ARCIGAY PADOVA



"Froci di merda" e "rotti in culo" sono le parole che campeggiano, ben
visibili, sotto i portici di via Santa Sofia, in pieno centro storico di
Padova. Nella notte tra sabato e domenica la sede del circolo "Tralaltro"
Arcigay Padova è stata vittima di un raid vandalico. Ignoti hanno scritto
frasi ingiuriose e omofobe sulle saracinesche del circolo che Arcigay
Padova condivide con l'ASU (Associazione studenti universitari). L'atto di
vandalismo è stato accompagnato da un tentativo di effrazione e dalla
manomissione della serratura del circolo, rendendo temporaneamente
inutilizzabile la sede. La scoperta è avvenuta nel primo pomeriggio di
domenica (24 febbraio), poco prima di una riunione del Coordinamento Padova
Pride, in vista dei prossimi appuntamenti di preparazione alla
manifestazione di giugno, che nell'occasione ha visto la presenza di
Aurelio Mancuso, segretario nazionale di Arcigay. Nessuna firma e al
momento nessuna rivendicazione ha seguito questo atto di intolleranza e
omofobia ai danni di Arcigay Padova.

Alessandro Zan, presidente di Arcigay Padova e portavoce del Padova Pride
2002, denuncia il clima di intolleranza, razzismo e violenza che alcune
forze politiche stanno fomentando e chiede a gran voce al sindaco Giustina
Destro un gesto di solidarietà che venga a concretizzarsi con l'appoggio al
Pride di Padova.

Il grave episodio di intolleranza si inserisce sul tracciato della una
campagna d'odio iniziata mesi fa da Forza Nuova, che ha più volte
dichiarato di volersi opporre anche con la forza al Gay Pride di Padova.

Reazioni nel pomeriggio anche dall'onorevole Piero Ruzzante (DS) che
denuncia: "È un fatto grave, da non minimizzare. Nei giorni scorsi
denunciai il rischio di una campagna d'odio e di violenza alla quale non
hanno solo partecipato Forza Nuova e l'estremismo di destra. A lanciarla è
stato, primo fra tutti, l'assessore Saia e AN. È chiaro: c'è chi vuole
trasformare il Gay Pride da un confronto corretto sulle libertà civili ad
un'occasione di scontro".

L'Arcigay di Padova, pur essendo preoccupata che questa possa essere la
prima di una serie di intimidazioni, non si fa intimorire e prosegue
nell'organizzazione del Pride e delle normali attività del circolo.

Nicola Brunoro - 349 63 55 090
Uff. Stampa Padova Pride 2002
c/o TRALALTRO Arcigay Padova
via S. Sofia, 5
35121  Padova
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