22-23/02 Cagliari: La questione Kurda nell'Europa dei popoli e dei diritti



Segnaliamo la seguente iniziativa e alleghiamo l'ordine del giorno sulla
questione Kurda approvato dal Congresso Nazionale dell'ARCI lo scorso 27
gennaio.
 
 


 
Istituto tecnico commerciale "P.Martini" - V. S. Eusebio, n 10 
Banco di Sardegna, sala convegni - V.le Bonaria 
Cagliari,  22-23 Febbraio 2002
 
 
Convegno
"La questione Kurda
nell'Europa dei popoli e dei diritti"
 
con il Patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna,
della Giunta regionale della Sardegna,
della Provincia di Cagliari,
del Comune di Cagliari 
  
 
  
Venerdì, 22 Febbraio 2001, ore 15.30
 
I Sessione:
Coordina  Prof.ssa Rosamaria Maggio, insegnante

Un popolo, una storia, una cultura
Mehmet Yuksel (Ufficio di Informazione del Kurdistan  in Italia)

L'Europa e la questione Kurda
Giuseppe Di Lello  -  Parlamentare Europeo

I diritti violati
Avv.ssa Reyhan Yalcindag  (IHD  Associazione dei diritti umani - Diyarbakir)

Per uno Stato Democratico
Avv. Hamit Geylani (HADEP -  Partito della democrazia del popolo, segretario)

II Sessione:
Coordina Prof. Francesco Casula, insegnante

La lingua tagliata
Prof. Mariella Setzu - insegnante

Identità culturali,popoli e diritti
Prof. Giulio Angioni, Università di Cagliari (antropologo)

Diritti umani e globalizzazione  

On. Andrea Raggio, Fond. sarda per gli studi giuridici e diritti umani, ex
parlamentare  europeo

 

Sabato, 23 Febbraio 2002, ore 9.00

III Sessione:
Coordina  Dr. Gilberto Ganassi,  Sost. Proc. della Repubblica

Nelle carceri Turche
Alessandro Margara - Magistrato

La famiglia ed i minori
Avv.ssa Luisella Fanni del Foro di Cagliari (Ass.  AIAF)

La tutela dei perseguitati politici
Avv. Niyazi Bulgan (Presidente della Tohav di Istanbul)

Il diritto di difesa
Avv.ssa Hatice Korkut (Asrin Hukuk Burosu-Collegio difensivo di Ocalan)

Il ruolo dell'avvocatura
Avv. Husnu Ayhan (Ordine degli avvocati di VAN)
 
 

Sabato, 23 Febbraio 2002,  ore 16:00
 
Tavola rotonda  
  
L'impegno dei democratici italiani ed europei
Proposte operative 
 
Coordina Mariangela Pedditzi  del Comitato di solidarietà con il popolo del
Kurdistan
  
Reyhan Yalcindag, IHD
Mehmet Yuksel, UIKI
Gilberto Ganassi, Magistratura Democratica
Antonio Pabis, Comitato Kurdistan
Bruno Rossi, ufficio internaz. Spi-CGIL
Franco Uda, ARCI 
 
 


 

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ARCI Nuova Associazione 
Comitato Provinciale di Sassari
V.le Umberto I, 119 - 07100 Sassari
Tel./fax: 079.270637
E-mail: sassari at arci.it
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Attiv-Arci per i bambini di tutto il mondo. 
Dai il tuo contributo ai progetti di solidarietà dell'Arci. 
Info: www.arci.it/attivarci oppure attivarci at arci.it

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Il Congresso nazionale dell'Arci

- esprime la più ampia solidarietà nei confronti del partito Hadep, unica
espressione legale in Turchia delle aspirazioni di pace, convivenza e
dignità della popolazione kurda, sottoposto a una repressione durissima e
minacciato di scioglimento da parte della Procura generale dello stato
turco, proprio mentre si parla di elezioni anticipate che potrebbero
sancire il superamento da parte dell'Hadep della soglia di sbarramento e il
suo ingresso nel parlamento turco;
- chiede con forza che le autorità turche accolgano le richieste di
amnistia generale, di fine della tortura e dell'isolamento carcerario, di
revisione della legislazione antiterrorismo e d'emergenza, di abolizione
della pena di morte e di democratizzazione dell'ordinamento costituzionale,
venute nelle ultime settimane dall'Organizzazione mondiale contro la
tortura, dalla Corte per i diritti umani, dal Consiglio d'Europa e dal
Parlamento europeo;
- avanza la candidatura al prossimo Nobel per la Pace dell'ex presidente
turco dell'Associazione diritti umani e vicepresidente della Fédération
internationale des Droits de l'Homme, Akin Birdal, e della deputata kurda
incarcerata Leyla Zana, già cittadina onoraria di Roma, Palermo e Genova; e
propone ai parlamentari europei che per il premio Sacharov per i diritti
umani, attribuito in passato a Leyla Zana, si prenda in considerazione la
candidatura di Abdullah Ocalan, leader e perseguitato politico,
riconosciuto come rifugiato in Italia, e protagonista di una coerente
proposta di pace e dialogo dalla cella della morte di Imrali;
- sostiene la strategia di resistenza civile per una democrazia pluralista,
imboccata unilateralmente da anni dal movimento kurdo in Turchia, e in
particolare la petizione per l'introduzione della lingua kurda nelle scuole
e nelle università turche, sottoscritta da decine di migliaia di insegnanti
e studenti che stanno pagando per questo un prezzo altissimo in termini di
trasferimenti, espulsioni, processi ed arresti - e propone che la storia,
la lingua e la cultura kurda entrino anche nelle università italiane;
- difende, nel momento in cui viene messo pesantemente in discussione in
molti paesi europei e negli Usa, il diritto alla libera espressione ed
organizzazione di tutti i partiti ed organizzazioni kurde nella diaspora e
nell'esilio, e il diritto dei profughi kurdi in Europa alla protezione,
all'asilo e al ritorno in patria in condizioni di libertà e dignità;
- sostiene in particolare gli esperimenti socioabitativi e d'iniziativa
culturale autogestiti dai profughi e dagli esuli kurdi a Roma, Milano,
Venezia, Badolato, e la proposta che gli enti locali offrano spazi e
sostegno a queste "Case del popolo kurdo";
- denuncia il rischio che di un'estensione sempre incombente della guerra
al teatro irakeno paghino ancora una volta un prezzo durissimo la
popolazione kurda e quella irakena, già provate da un decennio di embargo,
bombardamenti e guerra endemica;
- impegna le strutture dell'Arci a contribuire a costruire una grande
presenza di massa nelle regioni kurde il 21 marzo 2002 in occasione delle
celebrazioni del Newroz, il Capodanno kurdo, quando milioni di persone
rivendicheranno il diritto inalienabile alla pace, all'identità, alla
dignità e alla democrazia;
- propone all'associazionismo e alle Ong, anche in vista del Newroz, di
costruire un tavolo di coordinamento stabile delle missioni di osservatori
e dei progetti e delle campagne di cooperazione e solidarietà con la
popolazione kurda, con particolare riferimento al sostegno alle famiglie
dei prigionieri politici, ai bambini di strada, alle vittime di tortura e
violenza sessuale, ed ai profughi sia in Europa, sia nelle metropoli turche
e nel campo di Mahmura, nel Kurdistan irakeno.


Vico Equense (NA), 27 gennaio 2002