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p.c. da F.A.I. - Verso lo sciopero generale del 15 2
- Subject: p.c. da F.A.I. - Verso lo sciopero generale del 15 2
- From: "glr" <glr.y at iol.it>
- Date: Wed, 30 Jan 2002 18:05:38 +0100
- Priority: normal
Data: Tue, 29 Jan 2002 03:19:18 +0100 Da: Umanità Nova redazione torinese <fat at inrete.it> Oggetto: Verso lo sciopero generale del 15 2 All'Ovest niente di nuovo? Il mondo del lavoro è sotto un attacco feroce da parte del governo e dei padroni, ma l'arroganza di oggi di Berlusconi, Agnelli e D'Amato è il frutto avvelenato di anni di concertazione e di governi "di sinistra". In questi anni abbiamo assistito a grandi ristrutturazioni e a modifiche profonde nelle regole del rapporto di lavoro senza che i sindacati confederali e i partiti "di sinistra" si opponessero. Anzi: il lavoro interinale e tante forme di flessibilità sono un regalo dei governi dell'Ulivo. I padroni, in particolare ricordiamo Fiat e Olivetti, hanno avuto mano libera dalla metà degli anni '90 nel ristrutturare a loro piacere. A Ivrea dal 1995, la Olivetti ha iniziato lo spezzatino delle sue attività informatiche per venderle e dedicarsi alla telefonia (Infostrada e Omnitel). Il risultato è la devastazione produttiva del Canavese, quello che era stato definito la Silicon Valley Italiana, culminata nel fallimento dell'ex settore personal computer di Olivetti (OP Comput! ers) a vvenuto nel 1997; e insieme anni di cigs e tanta mobilità. Il padrone Olivetti nelle sue nuove attività telefoniche intanto assumeva giovani pagati pochissimo e con contratti massimamente flessibili. Per il padrone il guadagno è stato doppio: risparmio sui vecchi lavoratori scaricati in cigs e mobilità e risparmio sui nuovi lavoratori pagati poco o niente e ricattabili per i loro contratti a termine ecc. Intanto i debiti del settore personal computer finivano in carico al fallimento di OP Computers e i profitti della telefonia schizzavano alle stelle, tanto che Olivetti si è scalata Telecom. Tutto ciò che i sindacati confederali e governo dell'Ulivo sono stati capaci di fare è stato assecondare la ristrutturazione Olivetti tacendo quando sono stati creati i rami d'azienda dal 1995 in avanti e firmando poi accordi per mobilità e cigs che fanno comodo al padrone e danno un tozzo di pane al lavoratore, senza portare mai lo scontro sul merito della ristrutturazione, senza "distu! rbare il manovratore": anche perché la Olivetti è sempre stata vista dalla "sinistra" come un imprenditore "amico". Non diverso quanto successo a Torino, nel Gruppo Fiat, dove dal 1998 in avanti si sono susseguite cessioni di rami d'azienda a ripetizione: TNT, Fenice, Comau, Powertrain…; si sono avute procedure di mobilità, cigo, cigs; ma anche montagne di ore di straordinario, uso massiccio di lavoratori interinali, a termine, soci di cooperative create ad hoc. Di nuovo il padrone ci ha guadagnato due volte, con risparmio doppio sul costo del lavoro, sui vecchi e sui giovani. E di nuovo governo e sindacati confederali non hanno messo veramente in discussione quello che stava succedendo, strappando al padrone la maschera ipocrita di vittima che deve ristrutturare perché il mercato lo richiede, ma hanno firmato accordi su accordi: il padrone ristruttura perché vuole guadagnarci di più a scapito anche dei lavoratori e perché i lavoratori non sono abbastanza forti da difendersi e impedirglielo; il padrone non è un poveraccio che le leggi del mercato e dell'economia costringono a ristrutturar! e, lic enziare, mettere in cassa integrazione. Ancora nella vicenda della Ficomirrors di Venaria quel che i sindacati confederali sbandierano come una vittoria è solo mobilità e cigs, cioè un tozzo di pane: la fabbrica chiude e la ristrutturazione Fiat va avanti senza che nessuno si metta di traverso. Ma la Ficomirrors chiude oggi perché da anni si è consentito ai padroni di fare il bello e il brutto tempo in nome dell'emergenza economica e della "crisi", della globalizzazione e quant'altro. Basta con chi svende i lavoratori. Tocca a noi unire le forze e organizzarci: il nemico è lo stesso per vecchi lavoratori e ragazzi a termine o interinali, è il padrone; anche se ci divide sempre più nel ciclo produttivo, noi abbiamo interessi comuni. Subito: condizioni economiche e giuridiche uguali per tutti quelli che concorrono a realizzare un certo prodotto (es.: auto), con allargamento a tutti delle condizioni di miglior favore, indipendentemente da azienda di appartenenza e tipo di contratto; autorganizzazione unitaria dei lavoratori in ogni stabilimento, indipendentemente dal numero di padroni che dentro ci stanno. IL 15 FEBBRAIO I SINDACATI DI BASE INDICONO SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE CONTRO LA CONCERTAZIONE, L’ATTACCO ALL’ARTICOLO 18, IL TAGLIO ALLA SPESA PUBBLICA, LA GUERRA E LE SPESE MILITARI TUTTI A ROMA! Dibattiti e assemblee presso la Federazione Anarchica in c.so Palermo 46 - venerdì 22 febbraio ore 21,15 LA RIVOLTA DEI CACEROLEROS gli effetti del neoliberismo: il caso argentino interverrà Renato Strumia - venerdì 1 marzo ore 21,15 assemblea IL PADRONE È IL MIO NEMICO prospettive del conflitto sociale e dell’autorganizzazione dei lavoratori Federazione Anarchica Torinese - FAI c.so Palermo 46; e-mail fat at inrete.it; tel. 338 6594361; la sede è aperta tutti i giovedì dopo le 21,15 -----------------------------------------------------------end
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