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(Fwd) [noomc-it] GLI USA RIFIUTANO DI OSSERVARE LA CONVENZIONE
- Subject: (Fwd) [noomc-it] GLI USA RIFIUTANO DI OSSERVARE LA CONVENZIONE
- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at adriacom.it>
- Date: Sun, 27 Jan 2002 13:02:33 +0100
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- To: <CO_RO at yahoogroups.com> Copies to: <noomc-it at yahoogroups.com>, <noocse-bo at egroups.com> From: "red*ghost" <red-ghost at libero.it> Date sent: Sat, 26 Jan 2002 08:09:56 +0100 Subject: [noomc-it] GLI USA RIFIUTANO DI OSSERVARE LA CONVENZIONE DI GINEVRA [ Double-click this line for list subscription options ] From: "A.N.S.W.E.R." <answer.general at action-mail.org> To: <answer.general at action-mail.org> Sent: Saturday, January 19, 2002 3:50 PM Subject: [ANSWER]: UNITED STATES REFUSES TO ABIDE BY GENEVA CONVENTION (traduzione a cura di Curzio Bettio di SoccorsoPopolare di Padova) GLI STATI UNITI RIFIUTANO DI OSSERVARE LA CONVENZIONE DI GINEVRA (Una versione di questo Statuto, con collegamenti ad articoli relativi, è disponibile a: http://www.civil-rights.net .) L'11 gennaio 2002, gli Stati Uniti hanno dichiarato che non avrebbero accettato di osservare la Convenzione di Ginevra del 1949 sul trattamento dei prigionieri di guerra, relativamente al trattamento e all'internamento di quelli che sono stati fatti da loro prigionieri in Afganistan o in Pakistan. La Terza Convenzione di Ginevra, che fornisce specifiche indicazioni per il trattamento dei combattenti fatti prigionieri, costituisce una parte della "legge fra le nazioni" ed è un fondamento del diritto internazionale umanitario. Gli Stati Uniti dichiarano che quei prigionieri attualmente non sono da considerarsi prigionieri di guerra, ma a tutti gli effetti " combattenti illegittimi". I primi prigionieri sono arrivati nella base U.S.A. di Guantanamo Bay, l'11 gennaio 2002. Secondo il "Washington Post", i prigionieri sono stati incappucciati ed ammanettati durante tutto il volo, durato 27 ore. Gli Stati Uniti difendono queste pratiche, come misure necessarie di sicurezza. I media, di stanza a Cuba, hanno riferito che i prigionieri sono stati dotati di occhiali anneriti all'esterno, per "ragioni di sicurezza" necessarie a prevenire il loro uso della vista. In un documento reso pubblico inviato a Donald Rumsfeld, Amnesty International ha espresso la sua inquietudine, per il fatto che le condizioni di trasporto dei prigionieri violavano le norme internazionali. I prigionieri sono stati sistemati in gabbie completamente aperte all'aria, di 6 piedi per 8, (un piede equivale a cm.30.48; quindi in gabbie di 2 metri per 2.5metri !), chiuse con filo spinato, con pavimenti di cemento, tetti di legno e contenenti una stuoia e un secchio di plastica. Gli U.S.A. esigono che i mezzi di informazione non mostrino fotografie dei prigionieri in queste condizioni, spiegando che le foto priverebbero i prigionieri dei loro diritti, secondo la Convenzione di Ginevra. Secondo un portavoce del Pentagono, qualsiasi foto dei prigionieri, nelle condizioni imposte dagli Stati Uniti, potrebbero risultare "umilianti" e "degradanti". Diversi impedimenti esterni non hanno corrisposto alla richiesta del Pentagono. Il rifiuto dell'Amministrazione Bush di adeguarsi al diritto internazionale umanitario si pone in netto contrasto con le giustificazioni avanzate per le azioni militari degli U.S.A. Il 20 settembre 2001, in un discorso televisivo, George W. Bush giustificava di intraprendere la guerra come necessità di difendere i valori della "civiltà" contro il "male": "Comunque, questa non è proprio una battaglia della sola America. E quello che è messo in gioco non è la libertà della sola America. Questa è la battaglia del mondo. Questa è la lotta per la civiltà." L'8 novembre 2001, nel suo primo discorso alla Nazione, il Presidente Bush dichiarava che i bombardamenti sull'Afganistan erano "una guerra per salvaguardare la civiltà stessa." L'Articolo 4 della Convenzione definisce le categorie di persone che devono essere considerate come "prigionieri di guerra." Secondo l'Articolo 5, "se dovesse sorgere qualche dubbio che la persona, che si è impegnata in azioni di belligeranza e che è caduta nelle mani del nemico, appartenga alle categorie enumerate all'Articolo 4, tali persone devono godere della protezione della presente Convenzione, fino a quando il loro status sia stato determinato da un tribunale competente." Nessun tribunale competente ha pronunciato un giudizio a tale riguardo. Ecco alcuni articoli della Terza Convenzione di Ginevra, che riguardano il trattamento umanitario dei prigionieri di guerra, quelli che gli U.S.A. si rifiutano di applicare,: - Articolo 13: Trattamento umanitario obbligatorio; non sono permesse rappresaglie. - Articolo 14: Rispetto per la persona e per l'onore; nessuna discriminazione di genere. - Articolo 16: Nessuna discriminazione basata su razza, nazionalità, credo religioso o opinioni politiche. - Articolo 17: Nessuna tortura fisica o mentale; nessuna coercizione per ottenere informazioni; i prigionieri che rifiutano di fornire informazioni non possono essere minacciati, insultati o esposti ad un trattamento sgradevole o sfavorevole. - Articolo 18: Indumenti e oggetti per uso personale possono essere conservati dai prigionieri. - Articolo 20: L'evacuazione o il trasferimento devono avvenire sotto le stesse condizioni indicate dal Potere di Detenzione. - Articolo 21: Internamento in campi legittimamente appropriati; proibita la restrizione al chiuso. - Articolo 22: Proibito l'internamento in penitenziari; viene richiesta ogni garanzia di igiene e buona salute. - Articolo 25: Le condizioni degli alloggiamenti devono essere favorevoli sia per i prigionieri di guerra come per le forze del Potere di Detenzione; sono richiesti adattamenti per gli usi e i costumi dei prigionieri di guerra; è di obbligo la protezione contro l'umidità, un riscaldamento ed una illuminazione adeguati. - Articolo 26: Il cibo deve essere in quantità, qualità e varietà sufficiente a mantenere buona salute e buon peso. - Articolo 27: Vestiario, biancheria intima e calzature devono essere fornite in modo adeguato. - Articolo 28: Devono essere predisposte dispense, con alimenti, sapone, tabacco, a prezzi accessibili e gli articoli ordinari vi devono essere immagazzinati. - Articolo 29 - 32: Si richiede igiene e attenzioni sanitarie opportune, incluse visite mediche mensili - Articolo 34 - 37: Ai prigionieri deve essere consentita completa libertà nell'esercizio della religione, inclusa la presenza alle funzioni, sotto la condizione che questo avvenga con la consueta disciplina. - Articolo 38: Devono essere provviste attività fisiche, intellettuali e ricreazionali. - Articolo 70: Deve essere consentito ai prigionieri scrivere alla famiglia, e ad altri. Pubblicato per la Campagna di Difesa del Dissenso e per il Progresso dei Diritti Civili, un progetto di collaborazione con Civil Justice~LDEF. Per maggiori informazioni, andare a: http://www.Civil-Rights.net . Gli autori sono membri del Comitato Direttivo Nazionale di A.N.S.W.E.R. (Act Now to Stop War and End Racism)(Agisci Ora per Fermare la Guerra e Distruggere il razzismo) http://www.internationalanswer.org . ------ DA "LIBERAZIONE" DEL 24 GENNAIO 2002. RUBRICA 'PUNTO ROSSO' di Giovanni Russo Spena Le gabbie di Guantanamo Tetto di lamiera, base di cemento, reticolato metallico, 2 metri e quattro per 1 metro e otto: la gabbia di Guantanamo è la 'galera globale' della guerra infinita, senza tempo e spazio. E' metafora della barbarie, del nuovo maccartismo. I 'prigionieri del nulla' sono persone i cui reati sono solo presunti; essi sono ridotti a cose, con bavagli, occhiali schermati e para orecchie. Ai 144 che sono già a Guantanamo è andata bene; altre centinaia, forse migliaia di prigionieri di guerra, sono stati massacrati nei roghi delle prigioni o nei bombardamenti statunitensi sui cortili delle carceri afgane. Altri prigionieri sono in arrivo, trasportati qui dalla base aerea di Kandahar: un volo di 27 ore, bendati, imbavagliati, imbottiti di sedativi. Nessuno sa se siano 'talebani', se siano 'militari di Al Qaeda', nessuno sa come si chiamino; nessuno sa quali ruoli abbiano svolto, di quali reati siano accusati. In verità, si sa che alcuni certamente 'talebani' non sono: stanno arrivando a Guantanamo, infatti, anche 6 algerini, che non c'entrano nulla con l'Afganistan; sono stati arrestati in Bosnia su indicazione dei servizi segreti statunitensi. Il giudice Bosniaco ha ordinato la loro liberazione, ritenendoli non compromessi in azioni terroristiche; ma i militari statunitensi se li sono fatti consegnare e li porteranno a Guantanamo. I familiari degli algerini e la certezza del diritto ringraziano. Secondo il governo statunitense le gabbie di Guantanamo contengono non persone, ma 'unlawful combatans', combattenti fuorilegge (una categoria in verità molto innovativa): secondo, invece, l'Alto Commissario dei diritti umani, Mary Robinson, la Croce Rossa, Amnesty, ecc., i detenuti di Guantanamo sono prigionieri di guerra in base alla Convenzione di Ginevra del 1949 e devono essere trattati come tali fino al momento in cui eventuali accuse di terrorismo vengano formulate nei loro confronti. Altrimenti, sostiene l'Alto Commissario, devono essere mandati in patria al termine del conflitto in Afganistan. Ma il Ministro della difesa statunitense, Ronald Rumsfeld, mentre continua a bombardare 'per portare la civiltà e la legalità', tra una bomba e l'altra, infastidito dalle flebili voci dell'Alto Commissario dei diritti umani e di qualche impotente garantista dichiara: "Potremmo trattenerli a tempo indeterminato, sono individui pericolosi. Noi non gestiamo un circolo ricreativo. Non provo la minima preoccupazione per il loro maltrattamento." Non ci eravamo mai illusi: la guerra globale ed infinita per la libertà e la giustizia finisce, per paradosso, nelle gabbie di Guantanamo. La verità emerge. Non ci meravigliamo: eppure questo ministro della difesa, che parla da Kapò, fa male allo stomaco, fa tristezza; ma anche un po' paura. -------------------------------------------------------------------- niente ci fermerà! ci riprenderemo tutto: la vita, la Terra e l'ozio. 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