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Comunicato sulla chiusura di Thad-der
- Subject: Comunicato sulla chiusura di Thad-der
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan" <uiki.onlus at tin.it>
- Date: Thu, 10 Jan 2002 09:25:12 +0100
UIKI - Onlus Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia UN AUGURIO PER IL NUOVO ANNO! Anche quest'anno, appena cominciato, si prospetta all'insegna delle violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Sarà anche questo un anno di tortura, sofferenze e spargimenti di sangue. Contro questo ci dobbiamo impegnare e mobilitare. Noi come ufficio vogliamo fin da adesso richiamare tutti gli organismi, le persone pacifiste, democratiche, non violente, umaniste a prendere posizione e lottare insieme al nostro popolo e alla società civile di Turchia contro ogni violazione, tortura adoperandosi per il dialogo, la democrazia, la convivenza, la fratellanza e la pace. Vi alleghiamo il comunicato stampa di protesta, che è stato divulgato in Turchia, contro la chiusura e i sigilli imposti alla sede di Diyarbakir di THAD-DER, l'Associazione dei familiari dei prigionieri. ---------------------------------------- Comunicato Stampa Violazioni della libertà di associazione ---------------------------------------- Secondo le disposizioni che lo Stato di Emergenza prevede è stata commessa un'altra violazione della libertà di associazione. L'Associazione delle famiglie dei prigionieri di Diyarbakir (THAD-DER) è stata perquisita dalla polizia e dalla Gendarmeria (articolo 4 della disposizione del Consiglio di Sicurezza dello Stato) senza che siano state rilevate prove di reato. Nonostante che non ci sia stata nessuna violazione della legge, il 30 dicembre 2001 una stanza usata dai membri dell'associazione è stata sigillata, azione giustificata con il fatto che "in essa viene offerto del tè ai membri che si recano all'associazione e viene usata come luogo di incontro". Mentre la legittimità della decisione veniva discussa, lo stesso giorno, a mezzanotte, THAD-DER è stata chiusa per tre mesi e le porte dell'associazione sono state sigillate secondo la Legge 2935, che dispone lo Stato d'Emergenza, articolo 11/1, per decisione del Governatore provinciale di Diyarbakir. Adesso c'è il timore che altre associazioni e organizzazioni della società civile vengano chiuse nella stessa arbitraria maniera. La legge sullo Stato d'Emergenza e il Decreto 285 non sono stati seguiti secondo le norme previste, né come indicato nell'Art. 125 della Costituzione. Chiunque dovrebbe essere d'accordo che questa situazione è un'inaccettabile violazione dei principi posti dallo "stato di diritto". Un reclamo è anche stato sottoposto all'attenzione del Presidente della Repubblica, del Primo Ministro, del Ministro degli Interni, del Ministro della Giustizia, del Ministro per i diritti umani e del Presidente della Commissione d'inchiesta sui diritti umani della Grande Assemblea Nazionale Turca. L'Associazione dei familiari dei prigionieri di Diyarbakir (THAD-DER), come dichiara nel suo statuto, si propone di cercare di favorire la solidarietà fra le famiglie dei prigionieri, migliorare la salute, la nutrizione, le attività sportive e la salute mentale dei detenuti e di innalzare le condizioni degli stessi a standard più alti. I membri dell'associazione sono, in maggioranza, parenti di prigionieri che stanno scontando delle pene. La relazione fra il funzionamento della società civile e la democrazia è indubbia. Nella cultura democratica contemporanea, le organizzazioni della società civile costituiscono la base della democrazia. Tali organizzazioni agiscono nella salvaguardia dei cittadini rispetto alle autorità. In realtà quello che dovrebbe succedere è che ad organizzazioni come THAD-DER sia dato un forte ruolo per l'eliminazione dei problemi che i prigionieri affrontano, migliorare il dialogo e accrescerne la tutela. La chiusura di THAD-DER contraddice grandemente le responsabilità dichiarate dalla Turchia e gli obblighi che gli gravano dall'essere candidato membro all'UE e al suo programma di riforma della nazione. Noi, rappresentanti delle organizzazioni della società civile, le cui firme seguono, chiediamo che si ritiri la disposizione che prevede la chiusura di THAD-DER. Si tratta di un atto che viola il diritto d'associazione e che non ha fondamento giuridico. Inoltre, chiediamo che sia posta fine all'amministrazione sotto Stato d'Emergenza. Chiediamo che venga abolito lo Stato d'Emergenza, che limita i diritti e le libertà fondamentali. Ci auguriamo di aver posto in allerta i rappresentanti eletti nella regione e i membri del 57° governo così come l'opinione pubblica democratica sulle violazioni dei diritti d'associazione. Chiediamo che la disposizione di chiusura venga immediatamente ritirata. Vi ringraziamo per l'attenzione. Mustafa OZER, Ali ONCU, Necdet IPEKYUZ (LAWYERS ASSOC. President) (Tes-Is Nl Branch Presdident) (Physicians ASSOC. President); Osman BAYDEMIR, Bahri KARHAN, Vecihi AYDOGAN, Hayrettin ALTUN (IHD Branch Pres.) (MO. Br. Pres.) (B.T.S Br. Pres.) (Education-Union Br. Pres.); Zulkuf KARATEKIN, Hasan ADSIZ M., Emin GULER, Mehmet KAYA (IMO Br. Pres.) (Tr. Or. Kam. Union. Pres.) (News-Union Pres.) (Tum-Bel Union Pres.); Mesut EROGLU, Medeni TUTSI, Ersin TURK, Arif AKKAYA (BES Br. Pres.) (Yap-Yol Union Pres.) (ESM Br. Pres.) (Tek. Gi. Is. 1NL Br. Pres.); Cemal DOGRUL, Kemal AKGUL, Vezir PERISAN, Halil OZTOPALAN (T. Gida-Is Br. Pres.) (Tes-Is 2 Nl. Br. Pres.) (Municipal-Work (Is) Br. Pres,) (Yol-Is 1 Nl. Br. Pres.); Zulkuf CANTURK, Bahri KARAKOC, Haci YIGIT, Sedat TALAY (Health-Work Br. Pres.) (Harb-Is Br. Pres.) (DISK Gen-Is Blg. Tem. ) (GOC-DER Br. Pres.); Abdullah AKENGIN, Mehmet KAYA, Fahrettin CALAN, Selahattin ELCI (THAD-DER Pres.) (CHD Br. Pres.) (Jeoloji Muh. Od Pres.) (Har ve Kad. Muh. Od. Pres.); Semih OKTAY, Tarik ODEN, (Mechanical Eng. (Muh) Rooms (Od). Pres.) (Electrical Eng. Rooms Pres.); Kemal BULUS, Muhittin TUTKUN (Environmental Eng. Rooms Pres.) (Agricultural Eng. Rooms Pres.).
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