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Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio
- Subject: Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio
- From: mlimuli at sogei.it
- Date: Fri, 4 Jan 2002 10:09:17 -0000
Carissimi, Aderiamo al vostro appello. Purtroppo non possiamo essere a Roma alla manifestazione del 19 Gennaio 2002, ma saremo senz'altro presenti in eventuali manifestazioni locali a Palermo ed in Sicilia in genere. Cordialmente. Maurizio Li Muli Resp.le politiche sociali Democratici di Sinistra Palermo ----- Original Message ----- From: "diritto al futuro" <dirittoalfuturo at libero.it> To: <dirittiglobali at peacelink.it> Sent: Wednesday, January 02, 2002 9:12 AM Subject: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio ED ORA... AL LAVORO! PER COMINCIARE BENE IL 2002... L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane, questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del Senato). L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846). Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio locali) e in forma stampata. Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini. Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere, riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti. E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e sindacali che avranno aderito. UNA GIORNATA DI CIVILTA' PER IL DIRITTO AL FUTURO Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione. La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori ed il suo articolo 18. Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma. Primi firmatari: Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda, Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni; i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino; gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano; i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim Dammash. Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail dirittoalfuturo at libero.it
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