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dichiarazioni Sabella su stampa locale
- Subject: dichiarazioni Sabella su stampa locale
- From: "Marco Siino - Palermo" <pxp at interfree.it>
- Date: Sat, 29 Dec 2001 12:23:42 +0100
Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto queste informazioni, e con tutti per l'arbitrio che mi sono preso nel mandarvi questo tipo di messaggi. Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno. Marco Siino MN Palermo - Movimento Nonviolento ================ Fonte: La Repubblica - PALERMO, Venerdì 28 Dicembre 2001 http://www.palermo.repubblica.it/archivio/20011228/attualita/05palet.htm l ================ Radiografia della malagestione delle carceri La relazione al Csm del magistrato esautorato. Il capo del Dap taglia corto: "Il caso non esiste" Sabella accusa Tinebra ENRICO BELLAVIA FRANCESCO VIVIANO "Nulla, non dico nulla, la vicenda non c'e' e per il resto si commenta da sola". Per Gianni Tinebra, numero uno del Dap, il caso Sabella non esiste. Ma nel documento che l'ex pm di Palermo, silurato dalla guida dell'ispettorato a pochi mesi dall'insediamento del nuovo capo, ha spedito al Csm ci sono accuse in grado di provocare un terremoto giudiziario al vertice dell'amministrazione penitenziaria. La denuncia di Sabella non riguarda solo le manovre intorno alla trattativa che pezzi dello Stato hanno avviato con i boss mafiosi. Il documento riservato contiene una radiografia impietosa sullo stato delle carceri e sull'uso del personale. Nel carteggio e' contestato il provvedimento con il quale ai primi di dicembre Tinebra ha anticipato il riordino dell'ufficio cancellando la direzione dell'ispettorato, l'ufficio di Sabella, assumendone la titolarita'. Sabella definisce "illegittimo" il provvedimento ricordando che il riordino dell'amministrazione centrale era di competenza del ministro. Ma e' nel merito della gestione dell'ufficio che il dossier redatto a consuntivo del lavoro ispettivo svolto tra ottobre e novembre scorsi si traduce in un atto d'accusa. "Sono state individuate tra le strutture esistenti - scrive Sabella - alcune migliaia di postidetenuto che, per ragioni di comodo, non vengono sfruttate adeguatamente per allocarvi i detenuti (che si preferisce mantenere ammassati in poche sezioni) o di cui le direzioni degli istituti non hanno segnalato l'esistenza e, in qualche caso, hanno persino, arbitrariamente, variato la destinazione". Sabella documenta anche la portata dei suoi accertamenti: "L'esito del monitoraggio disposto potrebbe anche dimostrare l'inutilita' della realizzazione di nuove strutture penitenziarie, la cui progettazione dipende, talvolta, solo da sollecitazioni ed interessi localistici". Sul fronte delle strutture penitenziarie l'ex pm insiste: "Ho sostenuto l'opportunità di modificare alcuni piani di strutture penitenziarie di nuova concezione, attualmente utilizzati per improbabili uffici o inutili magazzini, per destinarli a sezioni detentive". E ancora: "Ho segnalato la paradossale situazione per cui i detenuti del circuito alta sicurezza venivano allocati in camere singole o al massimo doppie, a differenza dei detenuti comuni". Altrettanto circostanziati i rilievi sulla gestione del personale. Il dito e' puntato sulla esiguita' dei procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti trovati assenti durante la visita fiscale, "a fronte di un numero di assenze per malattie del personale che non ha riscontri nel panorama italiano". E c'e' poi la questione delle mansioni. Un piano concordato con le Poste avrebbe potuto svincolare gli addetti alle carceri dalla gestione dei conti correnti dei detenuti. Il piano "consentirebbe di recuperare almeno un paio di migliaia di unita' di personale". Ai raggi x passano anche i distacchi: "Viene distaccato o inviato in missione (con consistenti spese per l'erario) un numero di unita' di personale praticamente pari a quelle che, dallo stesso istituto, sono state distaccate o mandate in missione presso altre strutture". Sabella e' dunque drastico nel ritenere "totalmente infondata la carenza di personale". "L'Italia - dice - e' al primo posto in Europa con una relazione detenuti/personale pari a circa 1,2, rispetto a Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna, che si attestano, invece, su rapporti compresi tra 2,7 e 3". Che la sua estromissione possa avere a che fare con i suoi accertamenti e' lo stesso magistrato a sostenerlo: "I primi esiti di tale attivita', diffusi formalmente con una mia nota del 24 ottobre 2001, hanno presumibilmente prodotto reazioni negative in parte della dirigenza periferica del Dap".
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