[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
18/12 Roma: No a Bossi-Fini
- Subject: 18/12 Roma: No a Bossi-Fini
- From: Roberto Pignoni <pignoni at mat.uniroma1.it>
- Date: Mon, 17 Dec 2001 12:03:55 +0100
FERMIAMO LA LEGGE BOSSI-FINI, RAZZISTA E LIBERTICIDA Un sistema economico e sociale in profonda crisi, e le cui contraddizioni esplodono, ha bisogno da un lato delle bombe, per garantirsi il dominio sul Sud del mondo, e dall'altro di provvedimenti che mirano a restringere gli spazi di liberta', le garanzie e i diritti in un quadro di totale precarieta'. Sventolando il feticcio del terrorismo i governi occidentali attuano rastrellamenti nelle citta', esplusioni indiscriminate, carcerazioni "preventive" totalmente arbitrarie instaurando un clima di criminalizzazione del disagio e del conflitto sociale. Sul fronte interno, questa logica di guerra investe le diverse espressioni di opposizione sociale, a partire dalla componente piu' esposta, quella dei migranti in lotta. In Italia, il parlamento si appresta a discutere la nuova legge sull'immigrazione. PARLIAMONE ALL'UNIVERSITA'. La legge Bossi-Fini e' la strada per imporre gravi limitazioni delle liberta' di tutti. La legge Bossi-Fini raddoppia il tempo di detenzione nei centri di permanenza. Contemporaneamente il governo propone modelli segregazionisti per tutti i tipi di "devianza" (vedi i lager di Muccioli). Il risultato sara' la costruzione di una societa' in cui le diversita' sono sinonimo di criminalita'. La legge Bossi-Fini restringe drasticamente il diritto d'asilo, proprio mentre l'Italia partecipa alle guerre di conquista delle potenze occidentali. Il risultato sara' il mantenimento di un sistema basato sul profitto e sullo sfruttamento, in cui la guerra d'aggressione e' il modello di "giustizia" imposto all'intero pianeta. Portando alle estreme conseguenze una filosofia gia' presente nella legge Turco-Napolitano, la legge Bossi-Fini creera' una massa di lavoratori ricattabili a continuo rischio di espulsione. L'assenza di diritti e' una condizione contagiosa: infatti parallelamente si intende abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, modificando radicalmente i rapporti di forza sui luoghi di lavoro e nella societa'. Il risultato sara' un mercato del lavoro selvaggio con il conseguente azzeramento del costo del lavoro. Per queste ragioni, la lotta per la libera circolazione e la piena cittadinanza dei migranti e' un momento centrale nella difesa dei diritti e delle garanzie dei soggetti sociali che si oppongono a questi processi. In preparazione della manifestazione regionale del 22 dicembre e della manifestazione nazionale del 19 gennaio, mobilitiamo l'universita' rendendola terreno di confronto e di raccordo dei soggetti impegnati nella lotta antirazzista e per la pace e porto franco per rifugiati, rom e migranti. L'UNIVERSITA' DEVE ESSERE PROTAGONISTA DELLE BATTAGLIE DI LIBERTA' Assemblea in aula II a Lettere (La Sapienza, Roma) Martedi' 18 dicembre ore 15.00 con: Yusef (Presidente Comunita' Palestinese - Roma) Dino Frisullo, Andrés Barreto, Luca Santini, Hamadi Ouslati, Gianluca Peciola Comitato Universitario per la Pace, Collettivo di Scienze Statistiche, HURRIYYA - Laboratorio di analisi e controinformazione sulla civilta' islamica, Comitato Straniero per Stranieri, Migrant's Social Forum
- Prev by Date: TEATRO REPORTAGE PER RIFUGIATI : Invito
- Next by Date: Fw: LA TORTUR IERI E OGGI - Incontro/dibattito con la presenza di Gabriella Guarino
- Previous by thread: TEATRO REPORTAGE PER RIFUGIATI : Invito
- Next by thread: Fw: LA TORTUR IERI E OGGI - Incontro/dibattito con la presenza di Gabriella Guarino
- Indice: