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Fiat Auto Pomigliano: operai sul piede di guerra contro le modifiche dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori
- Subject: Fiat Auto Pomigliano: operai sul piede di guerra contro le modifiche dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori
- From: "Camillo Coppola" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Mon, 10 Dec 2001 01:15:15 +0100
Comunicato stampa Fiat Auto Pomigliano operai sul piede di guerra contro le modifiche dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori: - DOMANI SCIOPERI COBAS E CONFEDERALI E ASSEMBLEE AI CANCELLI DI FIAT E AZIENDE TERZIARIZZATE - 3.800 OPERAI APPROVANO LA MOZIONE DELL'EX DEPUTATA MARA MALAVENDA PER L'ATTIVAZIONE DI UN COMITATO NAZIONALE UNITARIO PER IL LANCIO DEL REFERENDUM ABROGATIVO DEL LAVORO IN AFFITTO CONSENTITO DAL "PACCHETTO TREU" In un clima di grande tensione si sono svolte le affollate assemblee retribuite del 1° turno lavorativo e del centrale indette stamattina in fabbrica dallo Slai Cobas (alla 15 del pomeriggio si replica con quella del 2° turno). Uno lungo e scrosciante applauso ha salutato la notizia della recente modifica di legge, approvata nei giorni scorsi da Camera e Senato sull'annullamento dello sciagurato provvedimento varato in Parlamento lo scorso febbraio che prevedeva il pagamento di ingenti spese giudiziarie per i lavoratori ed i pensionati che ricorrevano alla magistratura per fare valere i loro diritti. Dalle ore 9 alle 10, nel grande piazzale antistante l'infermeria centrale dello stabilimento 2000 tute blu hanno seguito con estrema attenzione il dibattito, e deciso le iniziative e le proposte di lotta ,di fabbrica e generali, contro 'l'oscena proposta di modifica dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori per la liberalizzazione selvaggia dei licenziamenti', introdotto da Vittorio Granillo: "vogliono ricacciare dai luoghi di lavoro quelle norme a tutela della libertà e della dignità dei lavoratori che, con lo Statuto dei Lavoratori, portarono 31 anni fa un poco di Costituzione all'interno delle fabbricheŠ vogliono sottometterci al costante ricatto del licenziamento per minare alla radici l'esercizio delle libertà sindacaliŠ non ci riusciranno" ! Approvata all'unanimità (2000 braccia alzate - nessun contrario, nessun astenuto) la mozione presentata da Mara Malavenda per la costruzione dal basso di un VERO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE entro gennaio, e la proposta di aprire le consultazioni con tutte le forze politico - sindacali disponibili per la costituzione di un COMITATO REFERENDARIO NAZIONALE UNITARIO per l'indizione dei REFERENDUM ABROGATIVI dell'osceno lavoro in affitto previsti dal "Pacchetto Treu". Ha concluso l'assemblea Domenico Mignano invitando tutti i lavoratori alle assemblee di sensibilizzazione che si terranno dall'alba di domani ad ogni varco di ingresso della fabbrica in occasione della prevista giornata di sciopero. Intanto anche FIOM-FIM-UILM-FISMIC hanno indetto per domani 2 ore di sciopero con assemblee ai cancelli della fabbrica (ingresso merci) nell'evidente intento di non contrapporsi al contemporaneo sciopero Cobas: DOMANI SARA' PARALISI PRODUTTIVA NEL PIU' GRANDE COMPLESSO INDUSTRIALE DEL SUDŠ E NON È CHE L'INIZIO ! Anche nelle assemblee del 2° turno, svolte dalle ore 15 alle 16, i lavoratori (in 1.800) approvano all'unanimità - nessun contrario, nessun astenuto - la stessa mozione ancora presentata da Mara Malavenda Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate - Pomigliano d'Arco, 6/12/2001
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