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nuove liste di donne
- Subject: nuove liste di donne
- From: "Monica Lanfranco" <mochena at village.it>
- Date: Tue, 27 Nov 2001 09:53:12 +0100
ciao,ti invio queste due notizie circa l'apertura di due liste di servizio, Ne puoi dare comunicazione ad altre? grazie la prima è marea-news, attivata per comunicare le iniziative della rivista MAREA; la seconda è Lisistrata, lista di discussione della Convenzione di donne contro le guerre. per iscriversi a marea-news mandare un messaggio vuoto a questo indirizzo marea-news-subscribe at yahoogroups.com per iscriversi a lisistrata mandare un messaggio vuoto a questo indirizzo lisistrata-subscribe at yahoogroups.com Monica Lanfranco www.marea.it www.village.it/lanfranco/ ----- Original Message ----- From: "TESTARDA" <testarda at dada.it> To: <dirittiglobali at peacelink.it>; <pace at peacelink.it> Sent: Thursday, November 15, 2001 7:52 PM Subject: CAMPAGNA A SOSTEGNO DEI DIRITTI POLITICI DELLE DONNE AFGHANE > Vi mandiamo il testo di una Campagna a sostegno della partecipazione delle > donne afghane ai negoziati politici in Afghanistan. La campagna è promossa > dalla Associazione Testarda con il sostegno di Mujeres en Red. > In pochi giorni abbiamo raccolto circa 500 adesioni, da partiti, > associazioni, università, dalla Spagna, Latinoamerica, USA, Europa... > > Vogliamo che le firme siano uno strumento di pressione sull'ONU e sulla > comunità internazionale perchè accolgano la richiesta delle associazioni > delle donne afghane di partecipare a pieno titolo alle trattative per il > futuro governo. > > In questo momento in cui sono in gioco le sorti politiche dell'Afghanistan > ma anche e quelle delle nostre democrazie e dei nostri diritti, ci sembra > urgente far sentire la nostra voce. > > Vi preghiamo di aderire a questa campagna e diffonderla il più possibile. > Vi mandiamo il testo in 4 lingue. > > Si firma on line, cliccando su http://www.petitiononline.com/AFGWOMEN/ > > Con lo stesso sistema è possibile vedere le adesioni. Non sono tutte. > Stiamo ancora lavorando per inserirle. > > Grazie per la vostra attenzione > > Associazione Testarda > > > ------------------------------ > WOMENforWOMEN > donne contro i fondamentalismi > ------------------------------ > > > CAMPAGNA PER I DIRITTI CIVILI E POLITICI DELLE DONNE AFGHANE > > > > La lotta per i nostri diritti e la nostra democrazia passa oggi per > l'appoggio e il sostegno alla lotta delle donne afghane. > > Per anni, le loro associazioni, e RAWA in particolare, hanno fornito > documenti, prove, testimonianze ed analisi sulla situazione > dell'Afghanistan . Insieme alle donne democratiche algerine, iraniane, > egiziane, sono state per tutti la principale fonte di informazione sugli > effetti devastanti dei fondamentalismi e sulle responsabilità degli USA e > dell'Occidente nell'aver costruito, finanziato e legittimato regimi fondati > sulla violazione dei diritti delle donne, ignorando o sopprimendo qualsiasi > movimento di opposizione democratico. > > Le donne afghane sono state e sono in prima linea nella resistenza contro i > regimi del terrore istaurati prima dai Muhajeddin della Alleanza del Nord e > poi dai Talebani. Per anni si sono battute per un progetto di società > laico e democratico, sfidando a rischio della vita le norme che negano loro > il diritto di essere persone. Sappiamo, e i rapporti ONU lo documentano, > che sia in Afghanistan che nei campi profughi ci sono associazioni e reti > di donne che contano migliaia di adesioni, e che conducono scuole > clandestine, forniscono assistenza medica, organizzano corsi di > alfabetizzazione per le donne, portano avanti progetti di microeconomia. > In una popolazione femminile sofferente per gravi problemi depressivi , le > statistiche parlano di percentuali che rasentano il 98%, hanno mantenuto > viva la consapevolezza dei diritti e la speranza di un cambiamento. Di > fronte alla distruzione sistematica di ogni espressione di società civile > operata dal regime dei Talibani, hanno continuato a costruire la > possibilità di un futuro. > > Oggi, le associazioni delle donne che operano in Afghanistan e in Pakistan > condannano la guerra degli Usa e dei loro alleati, che non fa che aggravare > le già disperate condizioni di milioni di civili e in particolare delle > donne che ora sono ancora più esposte alla miseria, alle violenze, agli > abusi, alla morte. E dichiarano che la lotta contro il regime terroristico > dei Talibani non passa per i bombardamenti ma per il sostegno ai diritti > delle donne e alla resistenza del popolo afghano. > > Nel frattempo, le manovre diplomatiche per delineare il futuro assetto > politico dell'Afghanistan sono già in corso , e si parla di un > coinvolgimento nel tavolo dei negoziati della Alleanza del Nord e > addirittura dei Talebani "moderati". Il tavolo delle trattattive > pretenderebbe di rappresentare tutte le componenti della popolazione. Ma il > discorso si svolge solo tra uomini. La rappresentanza delle donne non è > nemmeno menzionata. > Esse evidentemente sono viste solo come vittime del regime fondamentalista > o come uno dei lamentabili "danni collaterali" prodotti dalla guerra degli > USA, mai come soggetti politici. > > Le firmatarie e i firmatari di questa campagna appoggiano le donne afghane > nella loro richiesta di partecipare a pieno titolo e a tutti i livelli nei > processi politici che interessano e interesseranno il paese. Affermiamo > con forza che non esiste diritto internazionale se non sono tutelati i > diritti delle donne, e che nessuna soluzione politica può considerarsi > legittima se non ottiene il consenso e la partecipazione diretta delle > donne > > Chiediamo che le associazioni di donne operanti sul territorio siano > chiamate a far parte con pieni diritti del tavolo dei negoziati politici > per definire l' assetto futuro del governo in Afghanistan, ma anche che > esse siano considerate come un interlocutore fondamentale e come partner > attivo dagli organismi internazionali, sia nella gestione degli aiuti > umanitari per fronteggiare l'emergenza attuale, sia nei processi di > ricostruzione del paese. > > Richiamandoci al rapporto ONU dello "Special Rapporteur sulla violenza > contro le donne, le sue cause e conseguenze" , Mrs Radhika Coomaraswamy, > in missione in Afghanistan e Pakistan nel 1999, chiediamo inoltre > > - Che qualsiasi governo futuro in Afghanistan debba impegnarsi in prima > istanza ad abolire tutte le misure discriminatorie nei confronti delle > donne e a garantire la loro piena partecipazione nella vita civile, > culturale, politica, economica e sociale. > - Che gli organismi internazionali coinvolti negli aiuti umanitari e nella > ricostruzione assumano come primo e imprescindibile obiettivo l'empowerment > delle donne afghane e che utilizzino, dove è possibile, le donne stesse nei > loro progetti > - che i governi si impegnino a concedere l'asilo e lo statuto formale di > rifugiate politiche a tutte le donne vittime dei regimi fondamentalisti che > violano sistematicamente i loro diritti umani e mettono a repentaglio la > loro sicurezza e la loro vita. > > > > Invitiamo tutte le associazioni delle donne e le altre associazioni , i > partiti, i sindacati che si battono per la democrazia e la difesa dei > diritti umani a > sottoscrivere questa campagna, a far pressione sugli organismi > governativi perchè si impegnino formalmente ad accettare e promuovere le > sue richieste, e a promuovere iniziative di informazione e di sostegno > alle associazioni delle donne afghane, perché il sostegno alla loro lotta > diventi l'obiettivo di una grande mobilitazione internazionale per i > diritti umani e civili. > > > Associazione Testarda > Associazione Casa della Donna di Pisa > Con il sostegno di Mujeres en Red > > Per firmare andare a http://www.petitiononline.com/AFGWOMEN/ > Le adesioni di associazioni e enti vanno mandate a: testarda at dada.it > > Se non desiderate comunicare il vostro indirizzo mail in un sistema > automatico di registrazione, potete aderire direttamente mandando un mail > a testarda at dada.it , specificando il vostro nome, cognome, città e paese, > e, se volete, professione e associazione o organismo di appartenenza. > > > > > > > > >
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