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Re: Sulla morte ed il morire: Celentano ci azzecca.
- Subject: Re: Sulla morte ed il morire: Celentano ci azzecca.
- From: "Gianni Zampieri" <zampieri.gg at libero.it>
- Date: Sun, 29 Apr 2001 23:20:08 +0200
- Priority: normal
Non sono d'accordo, io credo sia giusto comportarsi, scegliere e decidere, in base alle proprie conoscenze attuali, anche nella consapevolezza che queste sono ineluttabilmente (lo saranno sempre) limitate e superabili. Oggi sappiamo che gli esami clinici (encefalogramma ripetutamente piatto a distanza di tot ore, ecc.) danno per certa ed irreversibile la morte clinica; rimangono in funzione organi vitali allo stadio puramente vegetativo, così come dopo la morte fisica (quella che tutti noi consideriamo morte totale) rimangono vive molte cellule di svariate parti del corpo, cosa che non ci impedisce di seppellire o cremare le salme senza attendere che tutte le cellule siano certamente morte e quindi ipoteticamente (ma è solo una supposizione) sede di una "coscienza diffusa". Per coerenza dovremmo probabilmente attendere un avanzato stadio di putrefazione, ma si potrebbe anche ipotizzare che la "coscienza diffusa" trasmigra dalle cellule del corpo morto alle cellule dei vermi e così via all'infinito, oppure che la "coscienza diffusa" lo è non propriamente nelle cellule ma in suoi componenti infinitamente più piccoli e attualmente sconosciuti..... eccetera. Magari è proprio quello che succede (ad un livello ben diverso da quella che noi oggi intendiamo per coscienza-consapevolezza), ma non credo che a me sia richiesto di preoccuparmi del destino delle mie singole cellule più che della vita (quella concreta e percepibile coi miei sensi) di un mio fratello. Io personalmente ho firmato il consenso all'asportazione dei miei organi (l'avevo già fatto con l'AIDO) e non credo di avere per questo rinunciato alla possibilità di "godermi" una morte lucida. Ho spesso ripetuto, a chi crede nella reincarnazione, che mi piacerebbe poterci credere anche per poter "vivere" più volte un momento così unico e straordinario come la morte. Purtroppo, se mi schianto con l'auto, è abbastanza probabile che mi trovi nell'impossibilità di vivere quel momento in piena coscienza e in pace, tantomeno di goderne. Mentre so per certo che molte persone oggi potrebbero "godere" di giorni e anni di vita in più, se potessero usufruire di organi donati. Se domani le conoscenze e i progressi scientifici rendessero reversibile lo stato di morte clinica, allora certamente si dovrebbe spostare il limite; ma allora forse si sarebbero anche fatti tali progressi da rendere meno utili o necessari i trapianti. Io però vivo nella realtà di oggi, non in quella ipotetica di domani, e con questa mi devo confrontare. Come posso negare la vita ad un altro, solo per la fantasiosa possibilità (o speranza) che un "miracolo" potrebbe restituirmi una vita che scienza ed esperienza affermano essere ormai perduta? Resta poi comunque il fatto che, per legge, chi non è d'accordo può scrivere e far scrivere il proprio NO sui documenti sanitari e portarne copia con sè. Sono d'accordissimo che si adottino tutte le misure precauzionali per garantire il rispetto della volontà personale e se la legge attuale è carente in tal senso, che si provveda ad emendarla al più presto. Saluti, proprio nel senso di "buona salute", a tutti. Gianni Zampieri, cdm. Date forwarded: Sat, 28 Apr 2001 13:35:05 +0200 Date sent: Sat, 28 Apr 2001 13:34:55 +0200 From: "Laboratorio Eudemonia" <528390 at hyperlinker.com> To: new-age-l at yahoogroups.com, pck-diritti at peacelink.it, forum-teramo at yahoogroups.com, buonenuove at libero.it, negrello.lega at antipredazione.org Subject: Sulla morte ed il morire: Celentano ci azzecca. Forwarded by: pck-diritti at peacelink.it Send reply to: pck-diritti at peacelink.it > Gentili presenti in Lista, > > per conoscenza, riportiamo un comunicato diffuso > dal Laboratorio Eudemonia, in Teramo, ai media nelle scorse ore: > > > > --##-- > > Spettabile Redazione, > > in merito all'intervento di Adriano Celentano sull'espianto degli > organi, reso quasi coatto da uno Stato burocratico ed insensibire > perfino su temi che toccano le corde più vibranti dell'etica e della > morale, vorremmo renderle nota la campagna di sensibilizzazione > messa in atto dal nostro Laboratorio di ricerca sociale, già da due > anni impegnato in tale questione. > > Ricordiamo qui brevemente che: > > - innnanzitutto gli organi vengono espiantati in persone che di > fatto non sono ancora cadaveri, bensì morenti. > Zac ...... Gianni Zampieri, cdm. zampieri.gg at libero.it ""..non sussurrate una preghiera, meglio che cantiate un canto alla pace gridando forte. "
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