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(Fwd) CS 17-2001 - Giamaica
- Subject: (Fwd) CS 17-2001 - Giamaica
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Fri, 13 Apr 2001 18:22:58 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "Amnesty International" <press at amnesty.it> To: stampa at amnesty.it Date sent: Thu, 12 Apr 2001 15:03:28 +0000 Subject: CS 17-2001 - Giamaica Send reply to: "Amnesty International" <press at amnesty.it> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner at amnesty.it # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare press at amnesty.it GIAMAICA: UCCISIONI DA PARTE DELLA POLIZIA - UN'EMERGENZA DEI DIRITTI UMANI In una conferenza stampa tenutasi a Kingston, capitale della Giamaica, il Segretario Generale di Amnesty International Pierre Sane' ha presentato un rapporto intitolato "Giamaica: Uccisioni e violenze da parte della polizia". Il rapporto segnala le forti preoccupazioni riguardanti le brutalita' e gli omicidi commessi dalla polizia e dalle forze di sicurezza nel paese. Pur riconoscendo che la situazione attuale del paese rende complesso, difficile e pericoloso il compito della polizia in Giamaica, per il movimento per i diritti umani l'elevato numero di uccisioni rappresenta comunque un dato di fatto inaccettabile. Secondo Amnesty International, il modo e la frequenza con cui si fa ricorso alle armi e l'assenza di indagini pronte ed esaustive risultano compatibili con le ripetute denunce di esecuzioni extragiudiziali provenienti dall'isola. Il numero di persone uccise dalle forze dell'ordine nel corso di scontri a fuoco e' uno dei piu' alti del mondo in rapporto alla popolazione. Nel corso degli ultimi 10 anni, secondo statistiche ufficiali, in media ogni anno sono state uccise 140 persone a fronte di 2,6 milioni di abitanti. Nel suo rapporto, l'organizzazione documenta numerosi casi di violenze da parte della polizia, alcuni dei quali cosi' gravi da essere riconosciuti come veri e propri atti di tortura. Vittime di questi abusi sono risultate soprattutto le persone sospettate di qualche reato e i loro familiari, compresi minori e donne. Alcuni dei metodi piu' applicati dai torturatori sono stati i pestaggi, le bruciature con ferri roventi e le finte esecuzioni. Le autorita' non hanno quasi mai perseguito penalmente i responsabili delle violazioni dei diritti umani. La maggioranza degli incidenti non sono stati oggetto di indagini approfondite e indipendenti, cosi' come richiesto dai principali standard internazionali in materia. Amnesty International chiede al governo che venga concepito e attuato un piano d'azione nazionale per i diritti umani con l'obiettivo di proteggere il popolo giamaicano. Tale piano dovrebbe avere obiettivi, linee guida e strategie chiare e dovrebbe coinvolgere tutti i settori della societa', quali le forze di sicurezza, le organizzazioni per i diritti umani e la società civile, nonche' quei settori all'interno delle Nazioni Unite ed altre organismi internazionali specializzati in materia dei diritti umani. FINE DEL COMUNICATO Roma, 12 aprile 2001 Ufficio Stampa Amnesty International ------- End of forwarded message -------
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