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(Fwd) CS 15 - Repubblica Democratica del Congo
- Subject: (Fwd) CS 15 - Repubblica Democratica del Congo
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Thu, 29 Mar 2001 19:50:16 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "Amnesty International" <press at amnesty.it> To: stampa at amnesty.it Date sent: Thu, 29 Mar 2001 12:59:09 +0000 Subject: CS 15 - Repubblica Democratica del Congo Send reply to: "Amnesty International" <press at amnesty.it> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner at amnesty.it # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare press at amnesty.it REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: COSPIRAZIONE MORTALE? "Almeno 100 persone della regione del Kivu, nell'est della Repubblica Democratica del Congo (DRC), languono attualmente senza accusa nei centri di detenzione nella capitale Kinshasa e nella provincia sudorientale del Katanga, sospettati di aver ordito il rovesciamento del governo della DRC", dichiara Amnesty International nel presentare oggi il suo rapporto sul paese africano. Secondo l'organizzazione, la maggior parte e' trattenuta in detenzione incommunicado dalla fine di ottobre e dal novembre 2000. Altri sono stati arrestati in conseguenza dell'assassinio del presidente Laurent-Désiré Kabila, avvenuto il 16 gennaio scorso. Molti di questi detenuti sarebbero stati torturati e diverse dozzine sarebbero "scomparse" dal luogo di detenzione iniziale. Resta ignoto dove essi siano mentre si fanno insistenti le voci che alcuni di loro possano essere stati vittima di esecuzioni extragiudiziali. L'attuale situazione della maggior parte di questi detenuti resta deliberatamente coperta dal segreto e si e' rilevato estremamente difficile confermare molte delle voci riguardanti il loro destino. Fino ad oggi, il governo non ha mai ammesso la detenzione di queste persone, piuttosto, si dimostra determinato nell'eliminare tutte le informazioni che le riguardano. Anche nei casi in cui e' stato possibile accertare il luogo in cui singoli detenuti sono trattenuti, le autorità hanno rifiutato finora di consentire a parenti, avvocati o dottori di visitarli. Nel novembre 2000 ad una delegazione di Amnesty International e ad alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite e' stato negato il permesso di visitare un gruppo di piu' di 30 persone, trattenute in detenzione incommunicado nella prigione principale di Kinshasa. Amnesty International ha comunque ottenuto informazioni confermate relative a detenuti che sono stati torturati e ad alcuni che sono stati vittima di esecuzioni extragiudiziali, tra i quali compaiono persone "sparite" dopo l'arresto. Si teme che il vero numero di esecuzioni extragiudiziali possa essere significativamente piu' alto di quello che e' possibile confermare al momento della pubblicazione del rapporto. Secondo Amnesty International tutte le persone trattenute in detenzione incommunicado, nella regione del Kivu, in relazione al presunto colpo di stato, cosi' come quelli arrestati a seguito dell'assassinio del presidente, sono a rischio di tortura, "scomparsa" ed esecuzione extragiudiziale. L'organizzazione chiede al Governo della DRC di rendere immediatamente noto il luogo dove tutte queste persone sono detenute e di permettere a parenti, dottori ed avvocati di visitarli. Mentre riconosce il diritto dei governi di portare di fronte alla giustizia le persone sospettate di attivita' criminali, Amnesty International chiede al Governo della DRC di assicurare che anche i diritti fondamentali dei detenuti siano garantiti, inclusa la liberta' dalla detenzione arbitraria, il diritto ad essere condotti prontamente di fronte ad un giudice, ad avere immediati e regolari incontri con gli avvocati, visite familiari e controllo medico indipendente e ad un equo e pubblico dibattimento. L'organizzazione teme che molti di questi detenuti possano subire un processo iniquo e possano essere condannati a morte da tribunali militari. Tali tribunali hanno pronunciato non meno di 25 condanne a morte durante il 2000, contro le quali non c'e' stato nessuno diritto di appello, ed e' noto che almeno 35 condanne a morte sono state eseguite durante l'anno. FINE DEL COMUNICATO Roma, 28 marzo 2001 Ufficio Stampa Amnesty International ------- End of forwarded message -------
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