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Gay Pride 2000 - piattaforma Arcigay
- Subject: Gay Pride 2000 - piattaforma Arcigay
- From: "glr" <glr_y at iol.it>
- Date: Sat, 10 Jun 2000 12:41:44 +0200
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- Return-receipt-to: "Dist. List 1" <glr_y at iol.it>
" ----- Il Gaypride a Roma dal 1 al 9 luglio è un'occasione per ribadire la centralità della difesa della biodiversità, in questo caso dei comportamenti umani, non lesivi della libertà altrui e dell'ambiente. Molti partiti politici associazioni confessioni di tutto il mondo verranno a Roma a manifestare e a proporre la sfida dei diritti civili delle minoranze. Se sostenete anche voi i diritti civili, negati dal fondamentalismo cattolico, partecipate in prima persona al grande corteo dell' 8 luglio a Roma. I diritti dei glbt (gay, lesbian, bisexual, transgender) sono i diritti di tutti, dei vostri amici amiche, fratelli sorelle, figli figlie, nipoti.... ...e se non ci credete leggete le nostre richieste nel file allegato ...ma se ci credete, venite e soprattutto rinnovate quest'invito via mail e dal vivo a tutti i vostri amici... " Dr. Manlio Converti <manliok at libero.it> per ulteriori informanzioni manliok at libero.it ==== Attach converted ==== PIATTAFORMA dell'ARCIGAY per il WORLD PRIDE ROMA 2000 Il secolo che si chiude ha posto per la prima volta il tema dell’omosessualità come questione politica e sociale non più aggirabile. La rivolta dello Stonewall il 28 giugno del 1969 è il giro di boa. Gay, lesbiche e transessuali hanno alzato la testa prendendo in mano le loro vite in un processo inarrestabile di liberazione, che pochi anni dopo coinvolgerà i paesi europei, Italia compresa. Molti anni sono passati dall'approvazione, in Norvegia, della prima legge contro le discriminazioni antigay, nel 1981. Oggi diversi popoli d'Europa e d'oltreoceano si sono dotati di legislazioni che prendono atto di una rivoluzione in corso, assecondandola. Ma tanto resta ancora da fare, in Italia, in Europa, nel mondo. I regimi fondamentalisti islamici rappresentano la punta di massima oppressione dei diritti della popolazione omosessuale: Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Mauritania, Sudan, Yemen prevedono la pena di morte per atti omosessuali, puniti duramente in altri 20 paesi islamici. In Europa, culla del diritto moderno e della Rivoluzione Francese, permangono odiose discriminazioni contro gay e lesbiche. Non solo in Albania, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Ungheria, Irlanda. Liechtenstein, Lituania, Moldavia, Portogallo, Romania, San Marino e Serbia, ma anche in paesi UE come Gran Bretagna e Austria permangono legislazioni gravemente discriminatorie. E in Azerbaigian, Armenia, Georgia e Macedonia, l'omosessualità maschile è ancora reato. In gran parte del mondo, dall'Australia occidentale alla Cina, dalla Russia all'India, da Cuba alla Turchia, gay e lesbiche non possono dirsi cittadini liberi. Chiediamo agli Stati e agli organismi internazionali: - Un forte impegno di tutti i popoli perché siano rispettati i diritti umani nel mondo - L'abolizione della pena di morte: su questo il movimento omosessuale internazionale ha dato un esempio di grande civiltà organizzando pressioni affinché non fossero condannati a morte gli assassini di Matthew Shepard, gay ventunenne ucciso a botte due anni fa nel Wyoming. - Il riconoscimento del diritto d’asilo in Italia per i perseguitati nel mondo a causa del loro orientamento sessuale; - L'applicazione da parte dei governi europei della Risoluzione del Parlamento Europeo dell’8 febbraio 94 sulla “Parificazione dei diritti di gay e lesbiche nella Comunità europea” e delle Risoluzioni successive, fino alla Risoluzione dei Diritti umani nell'UE del 16 marzo scorso. Chiediamo al Parlamento e al Governo italiano: - Di portare l'Italia nell'Europa dei diritti riconoscendo la legittimità e la dignità sociale delle relazioni d'amore e convivenza fra gay e lesbiche, approvando una legge che riconosca le Unioni Civili fra persone dello stesso sesso - Di porre fine alle discriminazioni in ambito sanitario, dove le persone omosessuali sono ancora proscritte dagli elenchi dei donatori di sangue ed organi, non in base ai loro comportamenti ma in base alla loro identità, e l’omosessualità è ancora inserita nell’elenco delle malattie. - Di favorire la visibilità culturale della cittadinanza omosessuale, parte importante della memoria storica del paese, nei libri scolastici di storia, nei corsi di educazione sessuale, nelle Tv di Stato e nei luoghi di diffusione culturale - Di intervenire con azioni affermative in ambito sociale, per porre fine alle discriminazioni sul lavoro, ai suicidi fra gli adolescenti, alla violenza antigay, al pregiudizio diffuso. - Di mantenere vivo il valore della laicità dello Stato Italiano e della sua autonomia da ogni potere esterno e da ogni ingerenza confessionale, nel rispetto della nostra Costituzione come la più alta fonte di diritto, non subordinabile ad altro. DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE OMOSESSUALI 1. TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED EGUALI IN DIGNITÀ E DIRITTI. IN NESSUN MODO E CON NESSUNA MOTIVAZIONE LE PERSONE OMOSESSUALI POSSONO ESSERE ESCLUSE DALL'APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI. 2. IL DIRITTO ALLA VITA, ALLA LIBERTÀ, ALLA SICUREZZA DELLA PROPRIA PERSONA VANNO GARANTITI ALLE PERSONE OMOSESSUALI ATTRAVERSO L'ABROGAZIONE DELLE LEGISLAZIONI OPPRESSIVE ANCORA PRESENTI NELLA GRAN PARTE DEGLI STATI E L'ADOZIONE DI LEGISLAZIONI RIVOLTE A PREVENIRE E REPRIMERE DISCRIMINAZIONI E CRIMINI FONDATI SULL'ODIO OMOFOBICO. 3. LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO DELLE PERSONE OMOSESSUALI VA GARANTITA ANCHE ATTRAVERSO IL RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE DELLE UNIONI REGISTRATE FRA PERSONE DELLO STESSO SESSO E IL RICONOSCIMENTO DELL'ASILO POLITICO PER LE PERSONE PERSEGUITATE NEL LORO PAESE A CAUSA DEL LORO ORIENTAMENTO SESSUALE. 4. UOMINI E DONNE OMOSESSUALI HANNO DIRITTO ALLA LIBERA ESPRESSIONE DELLA LORO AFFETTIVITÀ E DELLA LORO SESSUALITÀ, AL RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE LORO RELAZIONI D'AMORE E A FONDARE UNA FAMIGLIA A CUI SIA RICONOSCIUTA PIENA DIGNITÀ SOCIALE. 5. IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI PENSIERO, ALLA LIBERTÀ DI OPINIONE E DI ESPRESSIONE, ALLA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONE E DI IDE, ALLA LIBERTÀ DI RIUNIONE E DI ASSOCIAZONE , ALLA PARTECIPAZIONE POLITICA, ALLA SICUREZZA SOCIALE E AL LAVORO DEVONO ESSERE ASSICURATI RIMUOVENDO GLI OSTACOLI COSTITUITI DAL PREGIUDIZIO CULTURALE, DALLA DISCRIMINAZIONE SOCIALE, DALLA DIFFAMAZIONE MORALE CHE IMPEDISCONO ALLE PERSONE OMOSESSUALI L'ESPRESSIONE LIBERA, PIENA, VISIBILE, DELLA LORO CITTADINANZA. 6. OGNI GIOVANE OMOSESSUALE HA DIRITTO AD UN'ISTRUZIONE INDIRIZZATA AL PIENO SVILUPPO DELLA PROPRIA PERSONALITÀ E DELLA PROPRIA IDENTITÀ, IN UN AMBIENTE VOLTO AL RAFFORZAMENTO DEL RISPETTO DEI DIRITTI DELL'UOMO E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI E ALLA PROMOZIONE DELLA COMPRENSIONE, DELLA TOLLERANZA E DELL'AMICIZIA FRA GLI UOMINI INDIPENDENTEMENTE DAL LORO ORIENTAMENTO SESSUALE. 7. LE DONNE LESBICHE HANNO DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE DELLA PROPRIA ESISTENZA, IVI COMPRESA LA SCELTA DI UNA MATERNITÀ RESPONSABILE ANCHE AVVALENDOSI DELLE TECNICHE DI RIPRODUZIONE ASSISTITA. 8. LE PERSONE OMOSESSUALI HANNO DIRITTO ALLA TUTELA DELLA PROPRIA SALUTE PSICOFISICA ANCHE ATTTRAVERSO SERVIZI AUTOGESTITI RIVOLTI AI BISOGNI SPECIFICI DI GAY E LESBICHE, ALLA PROPRIA PRIVACY, AD UN'INFORMAZIONE SESSUALE NON DISCRIMINATORIA E FAZIOSA E ALL'ABOLIZIONE DI OGNI NORMA DIFFAMATORIA CHE CONSIDERI L'ORIENTAMENTO SESSUALE COME FONTE DI MALATTIA PER SE STESSI O PER GLI ALTRI. 9. GAY E LESBICHE, AL PARI DI OGNI ALTRO CITTADINO O CITTADINA, SIANO ESSI DONNE, ANZIANI, DIVERSAMENTE ABILI, TRANSESSUALI, MINORANZE ETNICHE, RAZZIALI, LINGUISTICHE O RELIGIOSE, HANNO DIRITTO A VIVERE IN UNO STATO REGOLATO DA LEGGI LAICHE, INDIPENDENTI DA CONFESSIONI RELIGIOSE O IDEOLOGIE TOTALIZZANTI, BASATE SUL CONSENSO PARTECIPATO DELLA CITTADINANZA E SUL RISPETTO DEI DIRITTI DELLE MINORANZE. 10. LE PERSONE OMOSESSUALI HANNO VERSO LA COMUNITÀ GLI STESSI DOVERI DI OGNI ALTRO CITTADINO O CITTADINA, E SI IMPEGNANO AD ASSICURARE IL RICONOSCIMENTO E IL RISPETTO DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ DEGLI ALTRI E A COSTRUIRE UNA SOCIETÀ IN CUI LA LIBERA ESPRESSIONE DELLA PERSONALITÀ DI OGNUNO SIA RICONOSCIUTA COME CONDIZIONE DELLA LIBERTÀ COMUNE. Al Garante per la protezione dei dati personali Prof. Stefano Rodotà Largo del Teatro Valle n. 6 00186 Roma Bologna li 7 giugno 2000 -----------------------------------------------------------end
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- Subject: [noocse-bo] tutti al gaypride !
- From: "Dr. Manlio Converti" <manliok at libero.it>
- Date: Fri, 9 Jun 2000 22:10:32 +0200
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Vi sembrerà fuori luogo,, ma proprio non lo è! ----- Il Gaypride a Roma dal 1 al 9 luglio è un'occasione per ribadire la centralità della difesa della biodiversità, in questo caso dei comportamenti umani, non lesivi della libertà altrui e dell'ambiente. Molti partiti politici associazioni confessioni di tutto il mondo verranno a Roma a manifestare e a proporre la sfida dei diritti civili delle minoranze. Se sostenete anche voi i diritti civili, negati dal fondamentalismo cattolico, partecipate in prima persona al grande corteo dell' 8 luglio a Roma. I diritti dei glbt (gay, lesbian, bisexual, transgender) sono i diritti di tutti,, dei vostri amici amiche, fratelli sorelle, figli figlie, nipoti.... ...e se non ci credete leggete le nostre richieste nel file allegato ...ma se ci credete, venite e soprattutto rinnovate quest'invito via mail e dal vivo a tutti i vostri amici... per ulteriori informanzioni manliok at libero.it Manliok Per partecipare: noocse-bo at egroups.com Iscriversi: noocse-bo-subscribe at egroups.com Cancellarsi: noocse-bo-unsubscribe at egroups.com Problemi in lista? noocse-bo-owner at egroups.com Web: http://www.contropiani2000.org - No Copyright Zone Segnalazioni per il sito: noocse-bo-web at egroups.comAttachment: PIATTAFORMA.doc
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