[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Roma Città aperta??
- Subject: Roma Città aperta??
- From: "papini" <papini at abanet.it>
- Date: Fri, 9 Jun 2000 17:08:20 +0200
Roma città aperta E' del tutto opportuna la scelta del movimento gay di manifestare a Roma in occasione del giubileo per denunciare la persecuzione della chiesa cattolica contro gli omosessuali. Non c'è stato nessun pentimento per i roghi dei sodomiti, nessuna parola di autocritica per il caso di Alfredo Ormando, il ragazzo siciliano bruciatosi a Piazza San Pietro per denunciare le pesanti angherie a cui era sottoposto dalla chiesa del suo paese, nessuna volontà di modificare il proprio atteggiamento sul problema delle coppie di fatto, su quello della fecondazione artificiale per coppie lesbiche o sulla lotta alla discriminazione per orientamento sessuale. Inopportuno è il giubileo, autocelebrazione cattolica pagata con i soldi (13.000 miliardi solo a Roma) presi, attraverso le tasse, a tutti, anche agli atei, ai divorziati, agli omosessuali, alle donne, agli innamorati che hanno rapporti prematrimoniali, agli immigrati mussulmani, ai seguaci delle altre religioni, agli ebrei, ai mariti ed alle mogli con amanti, agli studenti ed ai professori delle scuole pubbliche, ai medici che praticano aborti ed alle donne che sono costrette a ricorrervi, a chi usa il profilattico ed all'operaio che lo fabbrica, ai non battezzati e agli sbattezzati, al 68% di chi fa la dichiarazione dei redditi e non da l'otto per mille alla chiesa cattolica, a quelli che leggono gli oroscopi, ai 40.000 maghi e fattucchiere ed a chi si rivolge loro e a tutti gli spiriti liberi ed ai liberi pensatori. Inopportuni sono tutti i neo-liberali italiani di tutti gli schieramenti politici che, quando si tratta delle libertà politiche delle minoranze, delle libertà sindacali dei lavoratori, delle libertà civili e popolari, quando si tratta della libertà "degli altri" dimostrano come il loro liberismo sia solo la libertà per il più forte di sopraffare il più debole. Inopportuni sono gli sbandati di una sinistra governativa che non riesce neanche a comprendere che quest'atteggiamento di acquiescenza alle più retrive richieste vaticane non gli porterà neanche un voto cattolico e gli farà perdere gli ultimi illusi che ancora li votano. Inopportuni sono i fascisti (neo e post) italiani cui auguriamo presto di fare la fine dei loro predecessori che gli omosessuali li rinchiudevano nei lager con un triangolo rosa appuntato sul petto. Inopportuna è l'Unione Europea che condanna Haider in Austria e non scrive una riga su una così palese violazione dei diritti umani in Italia. Inopportuno, ed indecente, è il governo italiano che dichiara che "purtroppo" in Italia c'è la costituzione. Purtroppo in Italia abbiamo questi uomini buoni per tutte le stagioni, disposti a tutto pur di rimanere attaccati alla propria poltrona: l'altro ieri con Craxi, ieri con un governo di sinistratrattinocentro, oggi con i clericali e fascisti. La nostra solidarietà va al movimento gay e, per questo, parteciperemo da anticlericali etero ed omo, con un nostro spezzone festoso ed ironico, alla gay parade ed invitiamo tutte le associazioni, gruppi, sindacati di base, organizzazioni politiche a fare altrettanto. Ci auguriamo che la parade sarà così non solo la manifestazione dell'orgoglio omosessuale ma diventerà anche la manifestazione di tutte le donne e di tutti gli uomini omo o etero che amano la libertà. Contemporaneamente rivolgiamo la nostra critica per la logica compromissoria e subalterna che taluni hanno perseguito nell'organizzazione del pride, con la richiesta di finanziamenti al comune di Roma (prima concessi e poi negati), con l'accettazione di una localizzazione all'esterno del Raccordo anulare per il campeggio ed il concerto, con lo spostamento della data del pride (avrebbe dovuto tenersi il 28 giugno) per "non infastidire il papa" che nella settimana successiva avrebbe dovuto essere assente da Roma, con la richiesta di patrocinio a quelle stesse istituzioni che si sono distinte nella spartizione dei fondi giubilari. Ciò non per ideologismo o per rivendicare una purezza antagonista ma perché l'atteggiamento dialogante ed i compromessi con le autorità politiche, amministrative e religiose non garantiscono l'esercizio della libertà di espressione che, giustamente, il movimento gay rivendica. Un atteggiamento più battagliero è indispensabile per dare nuova autonomia al movimento delle e degli omosessuali. La libertà si esercita, non si mendica. Associazione per lo sbattezzo 2/6/2000 e-mail: anticlericale at abanet.it siti internet: http://www.abanet.it/papini/index.htm http://members.tripod.it/ilpeccato/index.html
- Prev by Date: [REQ] Ratifiche diritti umani, dei diritti dei bambini, delle donne, dei rifugiati
- Next by Date: Forum Ginevra 2000
- Previous by thread: [REQ] Ratifiche diritti umani, dei diritti dei bambini, delle donne, dei rifugiati
- Next by thread: Forum Ginevra 2000
- Indice: