La Chiesa deve avere coraggio, dialoghi con i gay - Vinicio Albanesi



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Fonte: "CORRIERE DELLA SERA" Sabato 3 Giugno 2000
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MONSIGNOR VINICIO ALBANESI
´La Chiesa deve avere coraggio, dialoghi con i gay'

ROMA - ´La Chiesa non puo' aver paura di chi si contrappone ai principi
morali cristiani. Deve avere coraggio. Mostrare che, pur salvaguardando
i suoi principi, non intende emarginare nessuno'.
L'esortazione viene da monsignor Vinicio Albanesi, responsabile della
Comunita' Capodarco e presidente del Coordinamento delle comunita' di
accoglienza, che ha deciso d'intervenire nella polemica suscitata dal
´World Pride'. La sua e' una critica della linea seguita dalle gerarchie
vaticane?
´Questa manifestazione, nell'anno giubilare, e' una provocazione. Ma in
quest'aggressivita' io vedo anche sofferenza, disagio, tristezza.
Dovremmo saper leggere questa richiesta d'attenzione, di accoglienza. Ci
sono omosessuali credenti e ce ne sono all'interno del clero. Il dialogo
sarebbe la risposta ispirata al Vangelo'.
Il cardinale Ruini esprime una posizione diversa. Dice che non si puo'
dialogare con chi rivendica l'orgoglio omosessuale.
´Ma e' proprio questa la sfida: non aver paura di chi rivendica un
posizione diversa dalla tua. L'ispirazione cristiana dovrebbe portarci a
non esser mai persecutori, piuttosto vittime. Se fossimo stati piu'
aperti al dialogo con gli omosessuali, non ci sarebbe questa tensione,
che rischia di ritorcersi contro la Chiesa'.
Un altro responsabile di comunita', don Andrea Gallo, sostiene che
proprio il Giubileo sia l'occasione giusta per accogliere gli
omosessuali e dialogare con loro.
´Chi e' abituato a confrontarsi con la realta' conosce la potenza del
dialogo. Tutto sommato si tratta solo di applicare lo spirito del
Giubileoª.
I laici rimproverano alla Chiesa di non saper riconoscere il diritto
alla diversita'.
´La Chiesa vuole esercitare un'egemonia, convinta che tutto il mondo sia
cristiano. Non e' cosi'. Sui principi della morale cristiana bisogna
riflettere, perche' non sono validi in assoluto, ma soggetti a
evoluzione nel tempo. La storia della Chiesa e' piena di queste
sicurezze, che poi sono state smentite dalla storiaª.
Perche' questo irrigidimento sul World Pride?
´Il clero, soprattutto l'alto clero romano, e' su posizioni
conservatrici. In politica e' nero'.
Lei crede in una possibile evoluzione della morale cattolica?
´Mentre nella morale sociale c'e' stata una riflessione, in quella
sessuale siamo rimasti a mille anni fa, al decreto Graziano. La
perfezione e' affidata ai celibatari, sia maschi sia femmine. Il laico
e' sottostimato. C'e' una sessuofobia che non rispetta la condizione
reale delle famiglie cristiane e che e' espressione di un clero
celibatario. Una rigidita' che non e' spiegabile in termini dottrinali,
ma che dipende dalla condizione personale in cui vive il sacerdote'.

Claudio Lazzaro
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Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto queste informazioni,
e con tutti per l'arbitrio che mi sono preso nel mandarvi questo tipo di
messaggi.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.

Marco Siino