Le rimesse degli immigrati



CARITAS DIOCESANA DI  ROMA
INTERNATIONAL LABOUR OFFICE (I.L.O.)

Comunicato stampa (31 maggio 2000)

Le rimesse degli immigrati nel 1999
Sfiorati i mille miliardi in Italia e superati i 100.000 miliardi nel mondo

Nella relazione odierna del Governatore della Banca d'Italia si fa
riferimento anche alle rimesse inviate dagli immigrati stranieri in Italia
ai paesi di origine nel corso del 1999 (pari a 988 miliardi di lire). Anche
se si tratta appena dello 0,1% del prodotto nazionale lordo italiano, sono
vari i motivi che inducono a dedicare grande attenzione a questo capitolo
finanziario:

- si tratta di un flusso raddoppiato nel corso dell'ultimo quadriennio (nel
1996 le rimesse erano solo 477 miliardi) e destinato a crescere
ulteriormente;
- la capacità di risparmio degli immigrati è passata da 400mila lire pro
capite nel 1996 a 663mila nel 1999 e questo a riprova del processo di
integrazione sociale e lavorativa in atto;
- anche a livello mondiale si registra una accresciuta importanza del
capitolo delle rimesse, che ormai hanno superato i 100.000 miliardi di lire
l'anno e rappresentano somme tutt'altro che trascurabili per i paesi che le
ricevono.

Per questo motivo la Caritas diocesana, con il supporto dell'Ufficio di
Roma dell' International Labour Office (ILO), ha condotto uno studio che
presenta e commenta i dati più aggiornati a livello nazionale e
internazionale e offre la possibilità di un loro inquadramento in un'ottica
che valorizzi gli immigrati come mediatori per lo sviluppo.

Per mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana di Roma ente
promotore del "Dossier statistico sull'immigrazione, "le rimesse sono un
incentivo a considerare l'immigrazione come un'opportunità". Secondo il
dottor Maurizio Saccone, responsabile dell'Ufficio di Roma dell'ILO, "Una
immigrazione ordinata e regolare nel rispetto delle convenzioni
internazionali non potrà che produrre effetti positivi, come attestano
appunto le rimesse,".

Ulteriori dati, a complemento di quelli contenuti nella presente indagine,
si possono trovare nei siti internet Caritas
(www.chiesacattolica.it/caritasroma), dell'ILO (www.ilo.org) e della Banca
Mondiale (www.worldbank.org).



Caritas diocesana di Roma: tel. 06.69886501
OIL: tel. 06.6784334


CARITAS DIOCESANA DI ROMA

Indagine sulle rimesse degli immigrati
condotta dalla Equipe del Dossier Statistico sull'Immigrazione
in collaborazione con l'Ufficio di Roma dell'I.L.O

Le rimesse degli immigrati nel 1999: sfiorati i mille miliardi di lire in
Italia e superati i 100.000 miliardi di lire nel mondo
Il 1998 è stato l'anno in cui  gli immigrati, con l'invio delle loro
rimesse, hanno superato l'importo monetario fatto pervenire dagli italiani
residenti all'estero: 760 miliardi rispetto a 535.  Nel 1999 gli immigrati
hanno consolidato tale tendenza, sfiorando i mille miliardi (988), quasi
400 in più rispetto ai 619 miliardi   inviati dagli emigrati italiani. Nel
volgere di un anno la capacità di risparmio degli immigrati in Italia è,
così,  aumentata di un terzo.
Se poi si pensa che non tutti i soldi inviati passano attraverso il canale
bancario ma transitano attraverso catene familiari o amicali e che delle
rimesse raccolte dagli uffici postali ancora non viene curata una
documentazione specifica, non si è lontani dal vero ipotizzando un flusso
finanziario effettivo superiore ai 1500 miliardi di lire.
Secondo le ultime rilevazione della Banca Mondiale (1998) le rimesse
inviate da tutti i migranti del mondo nei propri paesi sono 61.243 milioni
di dollari, pari a circa 106.000 miliardi di lire. Perciò arriva al massimo
all'1% la quota detenuta dall'Italia sul totale mondiale delle rimesse, ma
la stabilizzazione in atto della popolazione immigrata nel nostro paese
lascia intendere che si determinerà un aumento dei flussi finanziari in
uscita.
Come inquadrare la situazione attuale e le prospettive? Per il dottor
Maurizio Sacconi, responsabile dell'ufficio di Roma dell'International
Labour Office, agenzia specializzata delle Nazioni Unite "Questo aspetto
economico dell'immigrazione appare meritevole di grande attenzione e
dimostra la capacità degli immigrati di inserirsi positivamente, a
vantaggio del paese che li accoglie e del paese di origine, tanto nel
contesto italiano che a livello mondiale. Perciò una immigrazione ordinata
e regolare nel rispetto delle convenzioni internazionali, non potrà che
esplicare effetti positivi".
Secondo mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana di Roma,
l'ente che pubblica il Dossier Statistico sull'Immigrazione, "Nell'anno del
Grande Giubileo del 2000, in cui sono stati fatti dei passi in avanti per
aiutare finanziariamente i paesi in via di sviluppo con la remissione di
parte dei debiti, sono gli immigrati a proporsi come una sorgente di
speranza, diffusa ma spesso trascurata, in quanto veri e propri mediatori
per lo sviluppo. Ecco perché bisogna continuare a insistere
sull'immigrazione come opportunità, senza assolutizzare qualche aspetto
problematico necessariamente connesso con un fenomeno sociale così
complesso".

Il contesto italiano
Le aree, che hanno maggiormente beneficiato dei 998 miliardi di rimesse,
inviate dagli immigrati soggiornanti in Italia, sono: l'Unione Europea
288,5 miliardi, gli altri paesi dell'Europa occidentale 44,8 miliardi, il
Nord America, 161,6 miliardi e l'Australia 12,9 miliardi. Complessivamente
questi paesi detengono più della metà delle rimesse inviate dall'Italia
(507,8 miliardi).
La ripartizione per continenti è la seguente

		miliardi        % sul totale        variazione %  99/98
Europa          352,2           35,6                54,3
Africa          43,1            1,4                 -11,7
Asia            393,5           39,8                26,3
America         185,6           18,8                18,1
Oceania         13,6            1,4                 3,3
Totale          988,0           100,0               29,9

Tra i  paesi, dai quali proviene una consistente parte di immigrati, quelli
dell'Europa dell'Est (18,9 miliardi di lire) e dell'America Latina (24,0
miliardi) sono caratterizzati da un basso flusso di rimesse in arrivo.
Specialmente per l'area dell'Est, considerata la vicinanza geografica, non
è escluso che molti immigrati preferiscano portare personalmente o tramite
amici e familiari i loro risparmi.
A distinguersi comunque, per il volume dei soldi ricevuti sono la Romania
con 5,5 miliardi e l'Albania con 2.7 miliardi, mentre superano il miliardo
di lire la Bulgaria, la Croazia, la Macedonia, l'Ungheria e l'Ucraina.
In America Latina viene al primo posto il Brasile con 5,2 miliardi di lire,
seguito dal Perù (4,2), dall'Argentina (2,9) e dall'Ecuador (2,2).
Il continente che calamita un maggior invio di rimesse è l'Asia, in
particolare con queste nazioni: Filippine 327,1 miliardi di lire, Cina
48,5, India 2,4, Turchia 2,1 e, con più di un miliardo, Singapore, Sri
Lanka e Giordania.
	L'Africa, pur non avendo un numero di rimesse proporzionale alla
consistenza degli immigrati, si segnala con il Marocco (21 miliardi di
lire), l'Egitto (6,8 miliardi), il Senegal (6,1), l'Etiopia (2,1) e, con
più di un miliardo, la Tunisia, le Isole Mauritius e il Sud Africa.
	E' pari a 663.000 lire annue l'importo delle rimesse pro-capite,
calcolato rapportando i soldi inviati alla popolazione straniera
(1.490.000, inclusi i minori, a fine 1999). Se si tiene conto che poco più
della metà della popolazione immigrata si trova in situazione lavorativa
viene superato il milione pro-capite.
	Notevoli sono, tuttavia, le differenze per area geografica:


                 Rimesse pro capite   volume rimesse      numero immigrati
Oceania          4.619.241            13.636.000.000      2.952
Nord America     2.666.966            161.589.000.000     60.589
Unione Europea   1.663.208            288.545.000.000     173.487
Asia             1.378.914            393.447.000.000     285.331
Africa           101.385              43.048.000.000      424.597
Europa Est       48.113               18.860.000.000      391.991

Tra le regioni italiane, per volume delle rimesse trasferite, si segnalano
quelle del Centro Italia (449,8 miliardi di lire, pari al 45,5% delle
rimesse inviate da tutta l'Italia), mentre al Nord spettano 361,9 miliardi
(36,6%) e al Meridione 176,4 miliardi (17,9%).
L'importo più alto pro-capite di rimesse inviate si ha nel Centro
(1.025.246): tale importo e di 453.374 lire nel Nord, di 622.117 nel Sud e
di 853.791 lire nelle Isole.
Per le regioni caratterizzate da una maggiore presenza di immigrati, si
hanno questi importi:


                 Volume rimesse      Variazione    rimesse       numero
                                     1999/98       pro capite    immigrati

Lombardia        184.216.000.000     46,7          582.225       316.400
Lazio            282.728.000.000     36,5          1.074.165     263.207
Veneto           52.926.000.000      26,5          417. 856      143.413
Emilia Romagna   53.929.000.000      11,7          449.217       120.051
Toscana          146.225.000.000     8             1.326.593     110.226
Piemonte         22.721.000.000      -27,9         236.694       94.092
Campania         33.912.000.000      58,6          449.773       75.398
Sicilia          57.001.000.000      24,9          844.259       67.516
Italia           988.184.000.000     29,8          663.211       1.490.000


Il contesto mondiale
L'Italia, nello scenario internazionale, non è il principale paese per
volume di rimesse in partenza. Secondo i dati della Banca Mondiale nel 1998
le rimesse degli immigrati sono state pari a 105.644 miliardi di lire
(61.243 milioni di dollari), per più della metà inviate dai paesi
sviluppati (524.000 miliardi). La cifra è considerevole ma sottovalutata
atteso che non sempre l'invio dei soldi passa attraverso i canali ufficiali
e che non tutti gli stati segnalano con tempestività i dati sulle rimesse.
Tra i paesi industrializzati al primo posto, tra i paesi di invio, troviamo
gli Stati Uniti con 26.722 miliardi di lire; seguono la Germania con 6.806
miliardi, la Francia con 5.229 miliardi, il Giappone con 4.486 miliardi, la
Svizzera con 3.347 miliardi, la Spagna con 1.223 miliardi e al sesto posto
l'Italia con 760 miliardi (diventati 988 nell'anno successivo).
Tra i restanti paesi spiccano i paesi produttori di petrolio. Dall'Arabia
Saudita il volume delle rimesse in partenza è quasi pari a quello degli
Stati Uniti (25.846 miliardi), il Kuwait raggiunge i 2.392 miliardi, il
Bahrein 1.261 miliardi. La Costa d'Avorio registra 981 miliardi (una somma
pari a quella registrata in Italia nell'ultimo anno).
E' invece del tutto diverso il panorama dei beneficiari delle rimesse. I
paesi in via di sviluppo in questo caso, con 80.040 miliardi di lire, hanno
attirato nel 1998 l'80% di tale flusso mondiale, mentre i paesi a sviluppo
avanzato ricevono dai loro emigrati meno della metà (40,3% e 21.604
miliardi di lire) rispetto a quanto gli immigrati presenti sul loro
territorio fanno "uscire". Risultano in controtendenza, perché registrano
più soldi in entrata che in uscita, i paesi mediterranei dell'Unione
Europea, tradizionali aree di emigrazione: il Portogallo nel 1998 ha
ricevuto rimesse per 5.518 miliardi di lire, la Spagna per 5.078 miliardi e
la Grecia per 4.857 miliardi.
Tra i paesi in via di sviluppo troviamo questa graduatoria per somme
ricevute nel 1998:

                  Volume rimesse        variazione %
                  (miliardi di Lire)    annuale

India             16.306                -8,2
Messico           9.207                 15,7
Egitto            5.813                 -8,8
Marocco           3.469                 6,2
Bangladesh        2.760                 4,8
Nigeria           2.715                 -18
Giordania         2.662                 -6,8
El Salvador       2.308                 11,6
Rep.Dominic.      2.304                 21,8
Yemen             2.073                 2,8
Sry Lanka         1,723                 8,4
Brasile           1.661                 -27,3
Polonia           1.618                 17,7
Ecuador           1.449                 91,8
Tunisia           1.239                 4,8
Indonesia         1.225                 -2,1
Sudan             1.185                 65,1
Giamaica          1.137                 2,6


La ripartizione per continente è invece la seguente:

                     Volume rimesse        valori %
                     (miliardi di lire)

Unione Europea       21.604                20,4
Europa Est           13.212                12,5
Africa               11.309                10,7
Asia                 26.465                25,1
Vicino M. Oriente    10.617                10,1
America Latina       22.437                21,2
Totale               105.644               100

Per dare un'idea della rilevanza di questi trasferimenti, basti pensare che
le rimesse degli immigrati, sommate a livello mondiale, sono pari alla metà
del prodotto nazionale lordo dell'Indonesia, un paese di 200 milioni di
abitanti, quasi pari all'intero PNL della Polonia, il doppio di quello
dell'Egitto, tre volte superiore a quello del Marocco, quattro volte
superiore a quello del Bangladesh e sei volte di più di quello della
Tunisia. Nel piccolo El Salvador le rimesse degli emigrati costituiscono il
5% delle entrate dello Stato e nell'Egitto, un paese con 58 milioni di
abitanti, raggiungono il 5% del PNL.
Si tratta di importi consistenti rispetto alle somme che questi
paesi di emigrazione ricevono come aiuto internazionale allo sviluppo e
anche rispetto allo stesso debito estero:


                Rispetto all'aiuto    Rispetto al
                dall'estero           debito estero

Bangladesh      27%                   10%
Ecuador         3 volte               6%
Egitto          52%                   11%
Giamaica        3 volte               19%
Indonesia       8 volte               7%
India           5 volte               10,50%
Messico         19 volte              4%
Sri Lanka       2 volte               12%
Sudan           3 volte               4%
Tunisia         6 volte               7%
Turchia         23 volte              7%


Sulla funzione delle rimesse, prima quasi considerate improduttive, sono
emersi a livello internazionale valutazioni più adeguate, che hanno portato
a considerare gli immigrati come elemento di innovazione e di sviluppo, in
quanto con questi flussi finanziari concorrono a costruire uno spazio
economico transnazionale. E' semplicistico ritenere le rimesse un surrogato
dello sviluppo, come è sbagliato non vedere i collegamenti che si
instaurano tra immigrazione e sviluppo e che enfatizzando la doppia
appartenenza degli immigrati, al paese di origine e a quello di
accoglienza. Bisogna poi vedere, paese per paese, se le rimesse vengono
utilizzate solo per consumi o anche per attuare degli investimenti, se i
governi locali ne agevolano la finalizzazione e se i paesi a sviluppo
avanzato si mostrano più disponibili a inserire questo capitolo nella
politica di cooperazione, valorizzando le associazioni degli immigrati e
concertando piani comuni con loro e con i paesi di origine.
 Le rimesse degli immigrati nel Lazio
e il sostegno ai paesi di origine



(Caritas Diocesana di Roma - Dossier Statistico Immigrazione)

Le rimesse, che gli immigrati soggiornanti in Italia hanno inviato
nei loro paesi di origine, nel 1999 sono state 988 miliardi e 184 milioni
di lire, ben 223 miliardi in più rispetto all'anno precedente.
La quota spettante al Lazio è stata di 207 miliardi e 168 milioni, con un
aumento rispetto all'anno precedente di quasi 76 miliardi e l'incidenza del
28,6% sul totale delle rimesse degli immigrati.
Nell'ultimo anno l'aumento del volume delle rimesse in partenza, che in
media per l'Italia è stata data del 29,8%, per il Lazio è salito al 36,5%.
Il Lazio si segnala, rispetto alla media nazionale, anche per la quota pro
capite: 663.000 in Italia e 1.074.000 lire nel Lazio.
La ripartizione per le singole province della regione è la seguente:



              Importo       Importo       Numero
              In miliardi   pro capite    immigrati
              di lire       in lire       fine 1999

Frosinone     4,336         675.000       6.420
Latina        3.189         318.000       10.020
Rieti         478           171.000       2.889
Roma          274.478       1.154.000     237.880
Viterbo       230           38.000        5.998

LAZIO         282.728       1.074.000     263.207



	E', quindi, la provincia di Roma, con i suoi quasi 240 mila
cittadini stranieri soggiornanti, che continua ad essere la grande
protagonista nell'invio di rimesse con una somma di 274 miliardi. Dalla
provincia di Milano, dove gli immigrati soggiornanti sono stimati pari a
173.000, le rimesse hanno sfiorato i 90 miliardi con un importo pro capite
di 582 mila lire. Per importo pro capite si segnala invece la Toscana
(1.327.000 annue riferito ai 110.000 immigrati soggiornanti), dove però la
somma complessiva è meno della metà (110 milioni) rispetto a quella della
sola provincia di Roma.
Gli immigrati, come attestano le posizioni di alcuni leader delle loro
associazioni, sono molto interessati a inviare più risparmi in patria e a
sostenere la qualità della vita delle loro famiglie e anche la
microimprenditorialità nelle loro regioni di origine. A tal fine, però,
auspicano una maggiore apertura della normativa sulla cooperazione, formule
creditizie agevolate da parte delle banche e un più stretto collegamento
con gli enti locali, a partire dalla Regione, e con le Organizzazioni Non
Governative che si occupano di sviluppo.