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Liberiamoci del carcere
- Subject: Liberiamoci del carcere
- From: "glr" <glr_y at iol.it>
- Date: Fri, 19 May 2000 16:12:07 +0200
- Priority: normal
- Return-receipt-to: "Dist. List 1" <glr_y at iol.it>
------- Forwarded message follows ------- Date sent: Fri, 19 May 2000 10:07:34 +0200 From: COA Transiti 28 <coa.transiti at tiscalinet.it> To: cslist at ecn.org, movimento at ecn.org, vittoria at ecn.org Subject: cs: Liberiamoci del carcere Send reply to: COA Transiti 28 <coa.transiti at tiscalinet.it> LIBERIAMOCI DEL CARCERE I pestaggi nel carcere di Sassari non rappresentano un caso isolato, le situazioni di abuso e di violenza nei confronti della popolazione carceraria da parte del corpo di polizia penitenziaria e delle istituzioni sono la norma nelle carceri italiane. L’arresto dei secondini, peraltro scarcerati subito dopo, non è da considerarsi un atto garantista di tutela dei diritti dei detenuti, ma un caso fortuito, perchè Sassari è un carcere nel quale la maggior parte dei reclusi usufruisce dei benefici di legge ( semilibertà, affidamento ai servizi sociali, etc.) ed alcuni di loro hanno fatto conoscere all’esterno i maltrattamenti subiti costringendo la magistratura ad intervenire. La violenza all’interno delle carceri non è da considerasi del resto l’unico sopruso che il detenuto subisce durante il corso della pena, oltre alla privazione della libertà gli vengono infatti negati i diritti all’affettività, alla sessualità, ad un cibo decente, al lavoro, all’istruzione etc. La violazione dei diritti fondamentali, sancita dallo stesso ordinamento penitenziario, nell’ultimo periodo è stata portata agli eccessi, come accade periodicamente a seconda delle “emergenze” create dal bisogno del momento e pilotate a fini elettorali. Il governo di centro sinistra facendo proprie le parole d’ordine della destra e cavalcando una campagna anticriminalità, propone di aumentare il numero dei secondini e di aprire nuove carceri, a fronte di una presunta scarcerazione di persone che avendo commesso reati irrisori non avrebbero dovuto vivere questa condizione, in un paese che si autoproclama democratico. Di fatto, da un paio d’anni a questa parte, vengono sistematicamente eliminate quelle figure considerate “più democratiche” all’interno dell’istituzione carceraria per poi consegnare al corpo delle guardie la gestione, attuata in modo del tutto discrezionale, degli aspetti della quotidianità quali la socialità, il lavoro, l’istruzione, la salute… Il carcere ha dimostrato la sua inutilità nel risolvere le questioni e i conflitti di una società basata sullo sfruttamento della persona sulla persona. Infatti è proprio la negazione di diritti fondamentali come la casa, il lavoro, il redditto, la sanità e l’istruzione alla base dei comportamenti così detti criminali. Durante queste settimane, dopo i pestaggi di Sassari ma anche di altre carceri (come al minorile di Torino dove due giorni dopo è stato picchiato un sedicenne per motivi razzisti) stiamo assistendo a numerose proteste organizzate dai detunuti che rivendicano i diritti fondamentali come quello di non subire violenze nè torture, di avere assistenza sanitaria etc. IL COLLETTIVO CONTRO LA REPRESSIONE DI VIA DEI TRANSITI 28 – GOLA 8 EST INVITA TUTTE E TUTTI A SOLIDARIZZARE CON LE LOTTE DEI DETENUTI E A PARTECIPARE ALLA COSTRUZIONE A BREVE DI UNA MOBILITAZIONE RISPETTO ALLE PROBLEMATICHE DEL CARCERE. INTANTO SABATO 20 MAGGIO '00 DALLE ORE 9 SAREMO DAVANTI AL CARCERE DI SAN VITTORE A MILANO CON UN BANKETTO DI CONTROINFORMAZIONE (nei pressi della porta dei colloqui). Il collettivo si riunisce ogni mercoledì alle ore 22.00 in via dei Transiti 28 (MM rossa Pasteur, zona Loreto). Fip.via dei transiti 28 – maggio 00 ------- End of forwarded message -------
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