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(Fwd) cs58-2000
- Subject: (Fwd) cs58-2000
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Thu, 18 May 2000 16:58:47 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "Amnesty International" <press at amnesty.it> To: stampa at amnesty.it Date sent: Thu, 18 May 2000 11:17:57 +0000 Subject: cs58-2000 Send reply to: "Amnesty International" <press at amnesty.it> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner at amnesty.it # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare press at amnesty.it ISRAELE: IL GOVERNO DEVE FERMARE LA TRATTA DELLE SCHIAVE DEL SESSO Amnesty International lancia oggi un nuovo rapporto in cui denuncia la tratta di donne dai paesi dell'ex Unione Sovietica in Israele. Molte ragazze vengono attirate con la prospettiva di facili guadagni e poi costrette a prostituirsi. Chiuse in appartamenti simili a prigioni, subiscono violenze di ogni genere e vengono vendute tra i clan anche per decine di migliaia di dollari. Nel 1998 la Commissione ONU per i Diritti Umani ha espresso rammarico perche' "le donne condotte in Israele per fini di prostituzione non sono protette come vittime ma rischiano di pagare con l'espulsione la loro presenza illegale nel paese". Le autorita' non accertano mai se la donna espulsa rischia violazioni dei diritti umani nel proprio paese, in palese violazione degli obblighi assunti con l'adesione alla Convenzione sui Rifugiati. Capita anche che molte ragazze sfuggite al controllo degli sfruttatori siano arrestate allo scopo di farle collaborare nelle indagini. Il risultato e' che per paura di subire altri abusi, le donne preferiscono quasi sempre tacere. Amnesty International chiede al governo israeliano di collaborare con i paesi dell'ex Urss per fermare questo ignobile commercio. E' inoltre necessaria una strategia tra potere esecutivo, legislativo e giudiziario per difendere e non punire le vittime della tratta. FINE DEL COMUNICATO Roma, 18 maggio 2000 Ufficio Stampa Amnesty International ------- End of forwarded message -------
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