Intervento al parlamento europeo sull'arresto di Akin Birdal



LUISA MORGANTINI - Parlamentare Europea
INTERVENTO IN SESSIONE PLENARIA -
STRASBURGO - URGENZE
ARRESTO DI AKIN BIRDAL - 1 minuto -
12 APRILE 2000



Ancora una volta protestiamo e chiediamo al governo turco la liberazione
di un prigioniero, colpevole di voler vivere in un paese dove democrazia,
diritto, libertà per le minoranze, in modo specifico la libertà per i
Kurdi, possano avere cittadinanza.
Akin Birdal, non è Kurdo è turco, è un uomo di pace. E' stato condannato
per aver parlato del problema Kurdo e aver affermato che quella "sporca
guerra" doveva finire.
La sua condanna è stata fatta in base ad una legge illiberale per
l'abolizione della quale i democratici turchi si stanno battendo, una
legge che non ha colpito solo Akin ma centinaia e centinaia di cittadini.
Chi lo ha incontrato non puo' dimenticare il suo sorriso e la sua dolcezza,
eppure le sue sofferenze sono stati grandi, non è la prima volta che viene
incarcerato e un commando il 12 aprile del 98 ha cercato di ucciderlo.
Si è salvato, ma aveva bisogno di cure specialistiche per riprendere
pienamente le funzioni del braccio, il governo turco non gli ha permesso di
lasciare il paese e lo ha incarcerato.
Leyla Zana è ancora in carcere e insieme a lei migliaia di curdi.
Fino a quando?
Non ci sono giustificazioni ai comportamenti del governo turco. Il PKK ha
lasciato le armi, il suo Presidente Ocalan dal carcere chiede pace,
riconciliazione e la possibilità per il suo popolo di vederne riconosciuta
l'identità culturale.
L'Unione Europea ha accolto la candidatura della Turchia, il governo turco
deve rispettare gli accordi e le convenzioni che ha firmato. Ogni strada
(tranne quella militare o dell'embargo) deve essere tentata, in primo
luogo l'Europa deve cessare la vendita di armi, affinchè democrazia e
libertà possano finalmente trovare casa in Turchia.