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CHIUDIAMO CORSO BRUNELLESCHI E TUTTI I LAGER
- Subject: CHIUDIAMO CORSO BRUNELLESCHI E TUTTI I LAGER
- From: "glr" <glr_y at iol.it>
- Date: Fri, 24 Mar 2000 06:15:41 +0100
- Priority: normal
- Return-receipt-to: "Dist. List 1" <glr_y at iol.it>
coerenza, signori. ------- Forwarded message follows ------- Date sent: Thu, 23 Mar 2000 19:33:54 +0100 To: (Recipient list suppressed) From: PuntoZip! <zip at ecn.org> Subject: CHIUDIAMO CORSO BRUNELLESCHI E TUTTI I LAGER PER MIGRANTI CHIUDIAMO CORSO BRUNELLESCHI E TUTTI I LAGER PER MIGRANTI! Zip Senza Frontiere lotta per la chiusura dei centri di detenzione dal 24 ottobre 1998: vogliamo la libera circolazione delle persone e non solo delle merci e dei capitali, la costruzione di un'Europa sociale e non di un'Europa-fortezza come vogliono i governi e le banche, con gli immigrati ridotti a forza-lavoro precaria, con diritto di accesso temporaneo solo se necessari agli imprenditori. Pensiamo che l'Assemblea organizzata da 26 associazioni, gruppi sociali, politici, sindacali e religiosi che si è svolta all'Avogadro l'11 marzo e la manifestazione del 25 marzo siano due passaggi importanti nella costruzione di un movimento ampio e plurale che rivendichi più dignità e più diritti per tutti, in primo luogo per le persone a cui la dignità è negata e che è esclusa dai diritti. La riuscita di questa manifestazione è importante perché ritornano in piazza cittadini immigrati e italiani insieme a rivendicare più libertà per tutti, perché questo avviene a Torino, dove sulla questione immigrazione si sono giocate partite importanti a livello legislativo, sociale e mediatico (infatti a San Salvario a Torino prima e nella Milano di Albertini poi si è costruita l'equazione immigrato clandestino = delinquente), e poi perché in Piemonte si presenta per le regionali Livia Turco che ha firmato la legge che istituisce i campi di concentramento per migranti senza documenti. Quindi quella del 25 marzo può essere una giornata che segna un percorso e rilancia la mobilitazione su questa questione, mobilitazione che dopo la giornata di lotta del 29 gennaio a Milano, Firenze e Trapani si era arenata anche per beghe di basso profilo. Al primo posto della nostra lotta c'è la chiusura dei campi per migranti. Riteniamo importante che ognuno si mobiliti nelle forme che crede più opportune, che si batta la via legale dell'incostituzionalità dei centri, quella della protesta civile, la mobilitazione degli intellettuali o quant'altro. Proprio nella pluralità delle forme di conflitto sta la forza dei veri movimenti. Vogliamo però dirlo chiaramente: per chiudere corso Brunelleschi (e tutti gli altri centri) è indispensabile che a fianco di tutto ciò una parte della società, anche minoritaria, ma sufficientemente ampia e articolata, decida di percorrere con determinazione la via della disobbedienza civile e che per questo metta in campo i propri corpi (con le dovute tutele) e che questo porti alla mobilitazione delle persone richiuse nei centri. Il centro verrà chiuso secondo noi solo quando diverse centinaia di persone, appartenenti ad uno spicchio significativo di società civile, saranno disponibili ad andare davanti a corso Brunelleschi, determinati ad entrare lì dentro e chiudere definitivamente il centro, imponendo in questo modo una nuova legalità che viene negata dallo Stato che crea campi di concentramento e vi rinchiude persone che non hanno commesso alcun reato, solo allora. Dobbiamo essere pronti a dichiarare pubblicamente che quel portone in corso Brunelleschi deve essere tolto, quelle grate abbattute, quel filo spinato tagliato, che su questo tema di civiltà non c'è mediazione possibile, che non basta una fila di poliziotti per impedirci di farlo, perché siamo nel giusto. Quindi andare e farlo. Solo quest'atto di civiltà, questa dimostrazione determinata di disobbedienza civile può riuscire a dimostrare che una parte della società europea, non è disponibile per nessun motivo, per rispondere a nessuna paura, a rivedere attivi in Europa quei campi di concentramento che hanno popolato così orribilmente gli incubi della storia europea del XX° secolo. LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE E' UN NUOVO DIRITTO DI CITTADINANZA CHE DOBBIAMO CONQUISTARE! ZIP SENZA FRONTIERE ----------------------------------- Punto Zip! Torino http://www.ecn.org/zip zip at ecn.org ----------------------------------- ------- End of forwarded message -------
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