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CPT Ponte Galeria: lettera a Francesco Rutelli
- Subject: CPT Ponte Galeria: lettera a Francesco Rutelli
- From: aercoli at mail.pelagus.it (sandro ercoli)
- Date: Fri, 17 Mar 2000 19:07:51 +0100
Lettera aperta ai consiglieri comunali di Roma Il sindaco di Roma disponga la chiusura del campo di concentramento di Ponte Galeria in cui sono iniquamente reclusi immigrati innocenti ed in cui già un uomo ha perso la vita Egregi signori, ci pare che il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, sia stato recentemente eletto al Parlamento Europeo anche grazie a chi ha votato la sua lista per poter esprimere una preferenza per Tahar Ben Jelloun, il grande scrittore autore de Il razzismo spiegato a mia figlia. Ebbene, il sindaco di Roma incredibilmente tollera che nel territorio del suo Comune esista una struttura segregativa che è la quintessenza del razzismo: il "centro di permanenza temporanea" di Ponte Galeria. I "centri di permanenza temporanea" in cui vengono reclusi gli immigrati cosiddetti "clandestini" sono a tutti gli effetti in termini tecnici dei campi di concentramento, strutture fuori della legalità democratica, in cui la dignità giuridica della persona umana è cancellata. I "centri di permanenza temporanea" sono strutture incostituzionali, incompatibili con lo stato di diritto e la democrazia: in essi vengono precipitate e private della libertà persone che non hanno commesso reati ed alle quali è di fatto negato finanche il diritto ad un processo. I "centri di permanenza temporanea" sono strutture assassine: in essi, e segnatamente in quello di Trapani ed in quello di Roma, delle persone innocenti hanno trovato una morte assurda ed atroce. Occorre ripristinare la legalità costituzionale e il rispetto dei diritti umani. Occorre abolire i "centri di permanenza temporanea". Occorre che gli enti locali, le autorità sanitarie, i soggetti istituzionali preposti alla difesa dei diritti, della legalità, dell'incolumità delle persone sul territorio, si adoperino per metter fine a tale scandalo, dal momento che il Parlamento, il governo, il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale ancora non hanno sentito il dovere di intervenire in merito in difesa della legge fondamentale dello stato italiano, in difesa della civiltà giuridica, dello stato di diritto, della democrazia. Il sindaco di Roma, quale massima autorità sanitaria locale nel territorio del Comune amministrato, può e deve mettere i sigilli a quella struttura sita in Roma, a Ponte Galeria, in cui una persona ha già perso la vita. Può e deve deciderne la chiusura immediata. A tal fine lo scorso mese abbiamo già indirizzato una lettera aperta al sindaco senza ricevere fin qui risposta alcuna. Ci rivolgiamo adesso a voi, confidando nella vostra umana sensibilità e nell'impegno che, come rappresentanti di un'istituzione democratica, sicuramente sentite a far valere i diritti umani e la legalità costituzionale: vi chiediamo di sollecitare il sindaco ad intervenire nella pienezza dei suoi poteri per chiudere immediatamente il campo di concentramento di Ponte Galeria ed affermare l'indisponibilità della vostra città ad ospitare una struttura antigiuridica ed incostituzionale, una struttura barbara e assassina. Distinti saluti, Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 12 marzo 2000 Mittente: Peppe Sini, str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532 -- Sandro e Roberta Ercoli Via C.P. La Fontaine 69 01100 Viterbo tel. 0761 290037
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