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(Fwd) CS 25-2000 - Giornata Internazionale della Donna
- Subject: (Fwd) CS 25-2000 - Giornata Internazionale della Donna
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Wed, 8 Mar 2000 13:37:07 +0100
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "Amnesty International" <press at amnesty.it> To: stampa at amnesty.it Date sent: Wed, 8 Mar 2000 11:23:25 +0000 Subject: CS 25-2000 - Giornata Internazionale della Donna Send reply to: "Amnesty International" <press at amnesty.it> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner at amnesty.it # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare press at amnesty.it FESTA DELLA DONNA: OLTRE LA RETORICA E LE PROMESSE A VUOTO La retorica delle celebrazioni della giornata internazionale della donna stride fortemente con la condizione femminile in tutto il mondo. Malgrado le promesse e le dichiarazioni fatte cinque anni fa alla Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne a Pechino, ci sono stati davvero pochi provvedimenti da parte dei governi per porre fine alle innumerevoli violazioni dei diritti umani subite dalle donne. Ogni anno moltissime donne vengono mutilate, picchiate a morte, bruciate vive, stuprate, vendute per scopi sessuali. Le donne continuano ad essere considerate cittadini di seconda classe in molte parti del mondo e sottoposte a leggi e pratiche discriminatorie, spesso in nome della religione e della tradizione. In alcuni paesi, ad esempio, permane la terribile pratica dell'infibulazione, malgrado norme precise proibiscano le mutilazioni sessuali. Le donne sono particolarmente a rischio nelle aree di conflitti armati. Secondo Amnesty International nel settembre 1999 donne di Timor Est rifugiate nella parte occidentale dell'isola hanno subito violenze da parte delle milizie indonesiane. In circostanze analoghe, in ottobre e novembre le forze di sicurezze in Burundi avrebbero stuprato donne e ragazze nei centri di accoglienza istituiti dal governo. Uno dei pochi risultati ottenuti dalla comunita' internazionale e' stata la classificazione da parte del Tribunale Penale Internazionale dello stupro e di altre forme di violenza sessuale (costrizione alla prostituzione, gravidanza forzata, schiavitù sessuale) come crimini contro l'umanita' e come crimini di guerra quando commessi in un contesto di conflitto armato. L'adozione del Protocollo Opzionale alla Convenzione per l'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne nel dicembre 1999, consente di citare in giudizio gli stati che non adempiono agli obblighi assunti. Si tratta di un passo in avanti molto importante. Uno dei traguardi della Conferenza di Pechino era la ratifica universale della Convenzione entro il 2000. Purtroppo molti stati, tra cui gli USA, non hanno ancora ratificato la Convenzione. Amnesty International ritiene che finche' perdureranno comportamenti simili, i diritti universali per tutte le donne rimarranno un traguardo irraggiungibile. FINE DEL COMUNICATO Roma, 8 marzo 2000 Ufficio Stampa Amnesty International ------- End of forwarded message -------
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