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FORUM CONGO - iniziativa digiuno
- Subject: FORUM CONGO - iniziativa digiuno
- From: "serv. informazioni Congosol" <congosol at neomedia.it>
- Date: Mon, 28 Feb 2000 14:36:53 +0100
============================================ fonte: combpress at pcn.net ============================================ CARISSIMI CONFRATELLI E CARISSIME CONSORELLE, VI TRASMETTO UNA PROPOSTA DI AZIONE A FAVORE DEL CONGO STUDIATA RECENTEMENTE E ALLA QUALE IL "FORUM CONGO" NON PUO' RESTARE INDIFFERENTE. GIOVEDI' PROSSIMO 2 MARZO, ALLE 15,30 PRESSO I MISSIONARI DELLA CONSOLATA, VIA DELLE MURA AURELIE 16 - ROMA SI TERRA' UN ALTRO INCONTRO PER RACCOGLIERE LE OSSERVAZIONI A QUESTO TESTO CHE ORA VI VIENE PRESENTATO, FARE IL CONTO DELLE POSSIBILI ADESIONI ALL'INZIATIVA E POI DECIDERSI SUL DA FARSI. IL TEMPO E' POCO. VI PREGO DI FAR CIRCOLARE QUESTO DOCUMENTO DENTRO E FUORI DELLE COMUNITA'. P.G.B. ANTONINI Digiuno e Preghiera per la pace in Congo (RDC) "Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, per rimettere in liberta' gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore" (Lc 4,18s). "L'impegno per la giustizia e per la pace in un mondo come il nostro, segnato da tanti conflitti e da intollerabili disuguaglianze sociali ed economiche, e' un aspetto qualificante della celebrazione del Giubileo" (T. M. A., 51). "Devono essere eliminate le sopraffazioni che portano al predominio degli uni sugli altri: esse sono peccato e ingiustizia. (...) Il Giubileo e' un ulteriore richiamo alla conversione del cuore mediante il cambiamento di vita" (I.M. 12). A Giubileo inoltrato, risuonano nel nostro cuore le parole del Signore e della sua Chiesa, mentre giunge a noi il grido dei popoli in guerra nel continente africano, e in particolare nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Da piu' di tre anni, la popolazione civile della RDC soffre e muore per massacri, violenze e soprusi. Vittima del succedersi di due guerre, di cui la seconda e' tuttora in atto, il popolo congolese leva un grido di estrema sofferenza, affinche' sia reintegrato nella sua dignita' di nazione stabile, indivisibile, pacifica ed ospitale. Questo grido pone a noi molte domande. Come potremmo vivere il Giubileo senza accogliere in noi questo grido e farlo echeggiare presso i potenti di questo mondo? Perche' sette paesi sono impegnati nella guerra in R.D.C., quando alcuni di essi sono alle prese con sanguinosi conflitti interni? Forse che in nome del primo genocidio in Rwanda o del secondo dei rifugiati hutu in Kivu, dobbiamo continuare a chiudere gli occhi di fronte al terzo che si sta consumando nella R.D.C.? In nome di quale diritto internazionale ammettiamo che dei paesi ne invadano un altro, anzi li appoggiamo fino ad essere pronti a riconoscere giuridicamente la loro conquista? E' forse giusto continuare ad aiutare governi che investono gran parte del bilancio in una guerra d'aggressione? Queste armi che massacrano degli innocenti, da dove vengono, quando nessun paese dei Grandi Laghi ne fabbrica? Digiuno e preghiera per la pace Il grido di un popolo che soffre e' il grido di Dio che ci chiama a conversione. Noi, figli e figlie della R.D.C., e noi che abbiamo avuto il dono di vivere con il popolo congolese, vogliamo vivere un digiuno che possa creare in noi uno spazio vuoto per meglio accogliere, ascoltare questo grido e "sciogliere le catene inique" (Is 58,6). Ci sentiamo anzitutto interpellati noi stessi: siamo stati segni evangelici, siamo stati sentinelle che hanno saputo segnalare questo pericolo premeditato, dei profeti che l'hanno denunciato, indicando cammini di giustizia e di pace, oppure abbiamo chiuso gli occhi? Con questo digiuno - preghiera, desideriamo purificare la memoria, riconoscendo le nostre colpe e chiedendo perdono a Dio e a tutte le vittime di questa guerra. Imploriamo anche la misericordia divina sui dirigenti e le popolazioni degli altri paesi direttamente o indirettamente implicati in queste guerre, e su tutti quelli che, nel Congo stesso, restano indifferenti o complici del sangue degli innocenti. Vogliamo chiedere il dono ed offrire l'impegno di vivere piu' evangelicamente e di denunciare senza calcoli e per amore cio' che offende la dignita' della persona umana. Noi denunciamo Per questo intendiamo denunciare: - il silenzio e la complicita' dei popoli e dei governanti del Nord di fronte alla situazione di oppressione che conosce il popolo congolese - gli interessi egoistici delle grandi organizzazioni economiche e finanziarie che finanziano la guerra in R.D.C. - l'incapacita' dell'Unione Europea, che, anziche' prendere una posizione giusta ed univoca su questo dramma, lascia spazio alle azioni isolate di alcuni suoi paesi membri - l'asfissia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, che, ostaggio delle grandi potenze, e' incapace di intervenire ove ci sono reali necessita' urgenti - la proliferazione delle armi leggere e pesanti in paesi che non le producono - il silenzio o la manipolazione dell'informazione, che confonde volutamente cio' che e' conflitto etnico e cio' che e' un'aggressione esplicita alla R.D.C. - l'indifferenza di certi governanti ed uomini politici locali, che non esitano a sacrificare intere popolazioni ai loro interessi; - le incertezze delle comunita' credenti. Un appello a tutti Con questo digiuno vogliamo condividere almeno un po' l'angustia del popolo congolese. Lanciamo un appello a tutti gli organismi di cooperazione nazionali ed internazionali, a tutte le confessioni religiose operanti o meno in R.D.C., affinche', ciascuno secondo le sue competenze e con iniziative autonome e concrete, si mettano al nostro fianco per contribuire all'ottenimento di una pace duratura in questo paese. Sollecitiamo un dialogo con tutti, particolarmente con i rappresentanti delle istituzioni politiche ed ecclesiali, per dare una risposta concreta alla sofferenza del popolo congolese. Invitiamo a partecipare al digiuno tutti i figli e le figlie della Repubblica Democratica del Congo, tutti i missionari, religiosi e laici, i fratelli e le sorelle delle diverse confessioni religiose e tutti quanti intendono solidarizzare cosi' con il popolo sofferente del Congo. Modalita' -Questo digiuno comincera' l'8 marzo, mercoledi' delle Ceneri nella tradizione cattolica e giornata mondiale della donna. In questo giorno faremo memoria delle donne vittime della fame, degli stupri, dei massacri a causa della guerra in Congo. Ci diamo tutti insieme appuntamento un mese dopo, sabato 8 aprile, a Roma, davanti al Colosseo. Il programma di questa giornata sara' inviato a quanti aderiscono all'iniziativa. Durante questo mese, ciascuno e' invitato ad organizzare delle iniziative di sensibilizzazione o di preghiera. - Un digiuno penitenziale domanda discrezione. Ma il nostro e' anche l'arma dei poveri che noi siamo, come ci ha insegnato Gandhi: facendoci carico della sofferenza, vogliamo attirare l'attenzione dei potenti sul dramma del popolo congolese e di conseguenza su quello dei popoli d'Africa. Per questo noi lo faremo conoscere. - Si tratta di un digiuno a catena, che comporta che ogni giorno sia coperto da qualcuno che digiuna. Noi segnaleremo alla stampa le adesioni a questa azione. Piu' si sara' numerosi, piu' il grido risuonera' forte! Ognuno, o ogni comunita' o gruppo, sceglie la data (o le date) del suo digiuno durante questo mese e le segnala il piu' presto possibile alla segreteria operativa: Fraternita' Missionaria, Via Cavestro, 14/A- 43030 Vicomero (PR) tel. 0521.314.263; fax: 0521.314.269; e.mail: muungano at libero.it - Se avremo sufficienti adesioni, si potra', anche solo a partire dall'8 aprile, scegliere un luogo, una chiesa preferibilmente, dove restare in permanenza e a turno, per dei giorni di digiuno ad oltranza. Un luogo per pregare, per incontrare i giornalisti, per dare notizie sulla situazione in Congo, per decidere di andare come delegazione dalle autorita', chiedendo, con la forza della nostra perseveranza, delle iniziative, come: - l'invio di una Commissione del Parlamento italiano in Congo, per verificare il rispetto dei diritti umani e degli accordi di Lusaka - la sospensione da parte dell'Unione Europea di ogni aiuti ai governi implicati nel conflitto, finche avranno truppe al di fuori dei loro confini, il sostegno economico alla forza multilaterale di interposizione. Il Signore ci conceda di vedere e seguire la verita' nell'amore e, al culmine del nostro sforzo, per sua misericordia, ci doni la pace. ============================================ Servizio informazioni Congosol Il materiale contenuto in questa comunicazione puo' non rispecchiare sempre il punto di vista del Servizio. Di fronte alla necessita' di offrirvi queste informazioni rapidamente, il Servizio sceglie di non essere sempre in grado di verificarle, e non puo' essere ritenuto responsabile della precisione delle fonti originali. Ci scusiamo con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo documento. ============================================
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