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Il Ruanda minaccia l'intervento in Congo
- Subject: Il Ruanda minaccia l'intervento in Congo
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Thu, 25 Nov 2004 16:12:06 +0100
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Il Ruanda minaccia l'intervento in Congo
Appello all'Europa: attuare misure atte a impedire una nuova tragedia in
Congo
Bolzano, Göttingen, 25 novembre 2004
L'Europa deve prendere una posizione chiara e minacciare il Ruanda di
congelare gli aiuti allo sviluppo se dovesse intervenire militarmente in
Congo. Questo è quanto l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM)
chiede in un appello urgente alla Comunità Europea. Le costanti minacce
del Ruanda rischiano di scatenare una nuova tragedia in Congo poiché gli
altri paesi vicini non resteranno a guardare mentre il Ruanda afferma i
propri interessi in Congo con l'uso della forza militare e in violazione
al diritto dei popoli. La Germania, che vanta massicci interventi di
aiuti alla cooperazione in Ruanda, potrebbe in particolar modo far
valere il proprio peso per dissuadere il Ruanda da possibili propositi
militari. Ma anche tutti gli altri paesi europei devono far la propria
parte e fare pressione affinché le minacce di guerra del Ruanda non si
concretizzino.
Ricordiamo che l'ultima guerra in Congo, dal 1998 al 2002, è costata la
vita a oltre 3,3 milioni di persone. Mercoledì scorso, durante una
visita in Senegal, il presidente ruandese Paul Kagame ha pubblicamente
minacciato l'invasione militare della Repubblica democratica del Congo.
Le truppe ruandesi avrebbero in quel caso il compito di eliminare i
gruppi ribelli ruandesi presenti in Congo. La minaccia è stata
addirittura rafforzata nel corso di alcune interviste rilasciate da
Kagame nel corso della giornata di oggi. Il contingente di pace dell'ONU
(MONUC) ha quindi rafforzato la sua presenza lunga la frontiera tra i
due paesi.
Le preoccupazioni del governo ruandese per la possibile
destabilizzazione del paese a causa delle truppe ribelli operanti dal
Congo vanno certamente prese sul serio, e la Comunità Internazionale
deve accelerare il disarmo e la smilitarizzazione dei ribelli. Ciò
nonostante, le costanti minacce di invasione, in evidente violazione del
diritto dei popoli, non possono più essere tollerate.
Nel giugno 2004 Kagame aveva attirato l'attenzione dell'opinione
pubblica mondiale grazie a minacce simili a queste. In quel caso la
Comunità Internazionale aveva reagito con rapidità e gli sforzi di
mediazione si erano conclusi con un vertice in Nigeria nel quale il
presidente del Congo e del Ruanda avevano firmato il 25 giugno un
accordo che confermava la loro disponibilità alla pace e avevano
concordato un sistema di sorveglianza capace di impedire l'insorgere di
nuove tensioni tra i due paesi.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040628ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040518it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040407it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030624it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030528it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030520it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030516it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030425it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030307it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020909it.html |
www.gfbv.it/3dossier/africa/pigmei.html |
www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda/ruanda.html
* www: www.bambinisoldato.it | www.iccnow.org