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(Fwd) [noomc-it] "USA 2004": LA GRANDE FRODE



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From:                   "fr_abbe" <frabbel at tin.it>
Date sent:              Wed, 24 Nov 2004 22:10:15 -0000
Subject:                [noomc-it] "USA 2004": LA GRANDE FRODE

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"USA 2004": LA GRANDE FRODE
di John Andrew Manisco

24 Nov 2004


Estate 2005-2006. Il presidente Bush junior è seduto alla scrivania
nella stanza ovale, inchinato su un foglio che non vuole firmare,
guarda suo padre in piedi e piagnucolando chiede "devo proprio
firmare?". Il papà gli molla uno scappellotto alla testa 
ordinandogli:
"Stai zitto e firma le tue dimissioni". Il Senato e la Camera riuniti
in una seduta di emergenza e presieduta dal nuovo vicepresidente
approva ufficialmente la revisione dei risultati di ambedue le Camere
dando una lieve maggioranza ai democratici. Fantapolitica? Senza
dubbio. Ma seguendo il montare di cause, riconteggi e studi prodotti
nei sedici giorni dopo i risultati delle elezioni del 2 novembre 2004
diventa sempre più difficile negare che il popolo statunitense sia
stato vittima di una massiccia frode elettorale che impallidisce di
fronte al piccolo colpo di stato del 2000 in Florida. 

Nelle elezioni del 2000 Bush jr. "vinse" la presidenza grazie 
all'intervento della Corte Suprema, a maggioranza repubblicana. La
Corte bloccò il riconteggio delle schede perforate della Florida
perché il governatore e fratello di George W., Jeb Bush, non aveva
stabilito un metodo uniforme su come contare le schede per tutte le
contee. Al momento del blocco, Bush Jr. era in vantaggio di 537 voti 
e
così vinse la Florida e la Casa Bianca. 

Nel 2002 l'amministrazione Bush "aggiustò" il disastro della Florida
con la legge Help America Vote Act (Aiuta l'America a Votare) che 
rese
la frode elettorale molto più facile in quanto imponeva agli Stati 
una
ulteriore privatizzazione del processo elettorale e l'adozione di
sistemi elettronici (come i computer tocca schermo) che non lasciano
tracce cartacee. 

Negli Stati Uniti quattro compagnie private contano più dell'80% dei
voti. Tutte sono legate a doppio filo alla campagna elettorale di
Bush. Il giorno del voto Dopo il fiasco del 2000, migliaia di
osservatori volontari e non erano presenti ai seggi. Associazioni
civili avevano pubblicizzato i numeri telefonici per registrare le
proteste degli elettori che infatti hanno registrato una ondata di
proteste e richieste di assistenza. Più di 34mila dalla sola Election
Incident Reporting System. 

Il numero più alto di denunce provenivano dagli Stati in bilico, ma
anche dagli Stati blu (a maggioranza democratica). Per non parlare
della strategica decisione di limitare il numero di macchine
elettorali in contee molto popolose, con il conseguente effetto di
file lunghissime. 

Numerosi cittadini hanno raccontato come in alcuni Stati, dove si
votava con un sistema che non prevedeva la registrazione cartacea,
l'elettore votava Kerry ma il computer registrava un voto per Bush.
Sei deputati hanno richiesto ufficialmente al Government
Accountability Office, l'ente di vigilanza del Congresso, che venga
aperta una indagine formale sulle macchine contavoto usate nelle
elezioni del 2004 dopo essere venuti a conoscenza di macchine che
aggiungevano voti inesistenti: 93.136 in una sola contea dell'Ohio. E
proprio questa settimana in Ohio i funzionari elettorali hanno
raccolto testimonianze giurate di elettori che denunciavano abusi. 

I candidati dei Verdi e dei Libertarians sono riusciti a raccogliere
113.600 dollari per ottenere un riconteggio di tutti i voti 
dell'Ohio.
Questo riconteggio dovrà tener conto delle 92.672 schede perforate
"rovinate", molto frequenti nelle aree a maggioranza democratica.
Mercoledì scorso il partito democratico dell'Ohio ha intentato una
causa federale per imporre a Blackwell, il segretario di stato
repubblicano, di usare un metodo uniforme in tutte le contee per
contare le 155mila schede dei voti provvisori. Bush, secondo il
risultato non ufficiale, ha vinto lo Stato con 132mila voti. Nel New
Hampshire il candidato Ralph Nader è già riuscito ad ottenere il
permesso di ricontare i voti in 11 contee che usavano macchine della
Diebold. 

Se si scopriranno problemi nelle macchine, tutte le contee dovranno
fare lo stesso. Florida di nuovo nel mirino In Florida, l'eroica Bev
Harris, che da anni denuncia i problemi legati alle urne
(www.blackboxvoting.org) si è presentata la settimana scorsa
nell'ufficio elettorale della contea di Volusia chiedendo di vedere i
nastri originali di ogni macchina. E' suo diritto farlo. I nastri 
sono
simili ai rotoli usati dai registratori di cassa per lo scontrino,
vengono prodotti da un computer in ogni seggio e a fine giornata
vengono controfirmati dai funzionari del seggio. 

Poi il computer viene portato alla sede centraleper il conteggio
totale. Accompagnata da una troupe televisiva e un avvocato della
contea, l'arrivo della Harris ha gettato nel panico i funzionari
repubblicani che gli hanno consegnato copie non firmate dei nastri.
Alla richiesta della Harris di poter vedere quelli originali, i
funzionari le hanno intimato di uscire. La Harris però non si è 
arresa
e ha scoperto numerosi sacchi della spazzatura piene di nastri
originali firmati dai supervisori.

Mettendo a confronto i dati ufficiali con quelli dei nastri, ha 
scoperto che Bush ha ricevuto centinaia di voti in più in tutti i
seggi da lei controllate. L'avvocato della contea ha chiesto il
sequestro e il sigillo immediato di tutto il materiale elettorale.
L'organizzazione della Harris ha promosso la più grande richiesta di
documenti nella storia degli Stati Uniti per esaminare i dati
elettorali, nastri, memorie dei computer e la posta elettronica dei
funzionari di ogni contea del Paese. 

Exit poll e risultati ufficiali 

Gli exit poll del 2 novembre, commissionati dalle maggiori reti 
televisive e agenzie di stampa, avevano previsto un vantaggio negli
Stati chiave per Kerry e la sua vittoria su Bush. Man mano che
arrivavano i risultati delle macchine computerizzate gli stessi exit
poll venivano corretti. Inaudito. Ci sono le prove. La scienza della
statistica, usata per scovare la contabilità fraudolenta di compagnie
che usano programmi computerizzati falsati, è un'altro modo per
scoprire un reato, ma non chi lo ha commesso. 

Il 18 novembre l'autorevole Professore Michael Holt dell'Università 
di
Berkley ha presentato alla stampa uno studio di un team di suoi
ricercatori che rivela come in tre contee fortemente democratiche nel
sud della Florida, Broward, Palm Beach e Miami Dade, Bush abbia
ricevuto tra i 130mila e 260mila voti in più del previsto. "Possiamo
essere al 99.9% certi che questi risultati non sono attribuibili al
caso" ha dichiarato Holt chiedendo che le autorità indagassero 
subito.


Il 15 novembre uno studio del professore Dr. Steven Freeman 
dell'Università della Pennsylvania intitolato "L'inspiegata 
discrepanza degli exit poll" rivela come nei tre stati chiave della
Florida, Ohio e Pennsylvania, tutte le correzioni tra gli exit poll e
il voto finale erano a svantaggio del candidato democratico. Le
probabilità che si sia verificata una tale discrepanza nei dati in
tutti e tre Stati sono state calcolate di 250 milioni a uno. 

Riuscirà Bush a bloccare tutte queste indagini? 

John Andrew Manisco

http://www.reporterassociati.org/index.php?
option=news&task=viewarticle&sid=4612







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